Rosolino e Pellegrini, bronzi pesanti
Aprile 7, 2006 in Sport da Federico Danesi
SHANGAI – Il tassametro per l’Italia del nuoto corre sempre. Dopo l’abbuffata nelle prime due giornate, ai Mondiali in vasca corta sono arrivate altre due medaglie, questa volta di bronzo. Entrambe dai 400 stile libero, sia al maschile che al femminile, ma dal sapore profondamente diverso.
Perché questa è la gara di Massimiliano Rosolino, quella che lo ha reso famoso a cominciare dall’argento di Sidney. Il “cagnaccio” napoletano ci ha provato in tutti i modi, prima cercando di resistere al ritmo imposto sin dall’inizio dal russo Prilukov, poi contenendo la rimonta dalla sorpresa di giornata, rappresentata al coreano Park Tae Hwan. Negli ultimi cinquanta metri si è arreso davanti alla freschezza atletica dell’avversario. Il perché è resto detto: Rosolino è del ’78, chi la battuto ha nove anni in meno. In ogni caso per Rosolino è la terza medaglia della rassegna. Era presente anche Nicola Cassio, che ha chiuso all’ottavo posto.
L’altra faccia da bronzo è quella di Federica Pellegrini. Una prova generale verso la finale dei 200 e l’esame è più che superato. E’ partita forte l’atleta della Dds, lottando spalla a spalla con l’australiana Barratt. Seconda ai 200, è andata in crisi nella seconda parte di gara scivolando sino al quarto posto, prima di riprendersi la medaglia con un poderoso rush finale nelle ultime due vasche.
Appena fuori dal podio altre due speranze azzurre al femminile. Alessia Filippi nei 200 dorso ha chiuso quarta, ad appena 37 centesimi dal bronzo e a 3 soli centesimi dal primato italiano di Lorenza Vigarani che resiste dal 1994. Da record, invece, la staffetta 4×100 misti (Gemo, Boggiato, Segat e Chiuso). Al mattino lo hanno abbassato di cinque secondi, togliendone quasi altri tre al pomeriggio, ma non è bastato per una medaglia. Anche perché le australiane hanno conquistato l’oro con il nuovo primato del mondo, secondo di giornata dopo quello ottenuto da Ryan Locate nei 200 misti. L’unica piccola delusione di giornata è arrivata da Chiara Boggiatto che non ha centrato la finale dei 100 rana. Una controprestazione che la caricherà maggiormente per i 200.
Oggi, penultima giornata di gare, torna in vasca Pippo Magnini, impegnato nelle batterie e nelle semifinali dei 100 stile. E’ già primatista europeo con 46”52, ma viste le sue condizioni attuali il record del mondo di 46”25, detenuto in coabitazione da Schoeman e Crocker, potrebbe essere anche alla sua portata.
di Federico Danesi