S.O.S. Soldi Opera Street
Aprile 21, 2006 in Spettacoli da Roberto Canavesi
E’ un gran minestrone di suoni e linguaggi “S.O.S. Soldi Opera Street”, l’ultima fatica di Eugenio Allegri, in scena al Teatro Gobetti per il cartellone dello Stabile, con la quale l’attore e regista torinese tributa un omaggio a Bertolt Brecht: ispirandosi ad un testo simbolo come “l’Opera da tre soldi”, Allegri realizza un percorso teatral-musicale che spazia dalla commedia dell’arte al teatro di strada, dalla clownerie circense alla giocoleria, in questo supportato dalla vérve dei Fratelli Ochner. Poco importa, pertanto, se il copione originario venga letteralmente “tradito” ed in parte “riscritto” con la contaminazione di riferimenti linguistici presi dall’attualità in una specifica direzione semantica dove a contare è il “messaggio” che si trasmette, e non le parole o i suoni con cui ciò avviene.
Spettacolo assai lontano dai canoni brechtiani, dove si perde ogni riferimento spazio-temporale e con una componente per così dire comica, il clown, anch’essa distante dalla tradizionale raffigurazione, naso rosso e goffi vestiti, cui siamo abituati: un clown-ragionatore, che conduce l’ascoltatore in una dimensione totalmente astratta, distante anni luce dal pre-nazismo con cui Brecht fu chiamato a confrontarsi, ed in un contesto artistico attraversato dalla continua contaminazione tra differenti registri espressivi. E così, ovviamente, anche per la musica portata in scena dalla Bandaradàn, ensemble di variegata natura, lontana parente delle orchestrine di Karl Valentin, anch’essa portatrice di un messaggio popolare e clownesco: l’accostamento e l’interazione di strumenti come la fisarmonica e gli ottoni conducono proprio verso quell’improvvisazione che sembra essere la linea guida di un allestimento costruito per contrasti, dove alla musica da strada si contrappongono due cantanti liriche a segnare lo zenit ed il nadir dell’universo musicale. Il pubblico entusiasta saluta con calorosi applausi i novanta minuti di uno spettacolo dove Eugenio Allegri si ritaglia una parte minima, lasciando una volta tanto la ribalta al manipolo di giovani e scatenati giocolieri, funamboli, acrobati, oltreché ovviamente musici, vera e propria gradita sorpresa dell’intera serata.
“S.O.S. Soldi Opera Street”
liberamente ispirato all‘Opera da Tre Soldi di Bertolt Brecht.
Di e con Eugenio Allegri, Fratelli Ochner, Bandaradàn e Angelo Desideri, Maria Zindato, Irene Zindato.
Teatro Gobetti, fino a domenica 23 aprile
info: www.teatrostabiletorino.it
di Roberto Canavesi