Le particelle elementari

Aprile 24, 2006 in Cinema da Barbara Novarese

le particelle elementariCinico, triste e patetico. Non ride di se stesso né si addolora per lo squallore dei temi trattati.

Tra un banchetto psicologico da dilettanti allo sbaraglio e una trama inesistente, si susseguono le scene di un film che avrebbe potuto essere intensamente introspettivo.

“Le particelle elementari” non sono ulteriormente divisibili; così come la pellicola non potrebbe essere ulteriormente approfondita. In parte, è la naturale conseguenza di un romanzo difficile da rappresentare; in parte, è la volontà di restare troppo fedeli alle pagine scritte, dimenticando che il cinema è tutt’altra cosa.

La sensazione di “inevitabile” pervade l’intera proiezione. Spegne qualunque forma di speranza o illusione riportando, continuamente, lo spettatore ad una visione pessimistica della realtà che quasi, quasi riesce a superare anche il “pessimismo cosmico” di Leopardi. Distrugge il mito dell’amore, distrugge la speranza di serenità, distrugge l’essenza stessa della vita.

Non s’intravede la ricerca del “sapere” o del “piacere fine a se stesso”, presente invece nel libro, ma solo la muta e silenziosa rassegnazione.

Il romanzo è da leggere… il film è da evitare.

Titolo Originale: Elementarteilchen

Germania

Drammatico

Durata: 1h45m

Regia: Oskar Roehler

Cast: Moritz Bleibtreu, Christian Ulmen, Martina Gedeck, Franka Potente, Nina Hoss, Uwe Ochsenknecht, Corinna Harfouch, Jasmin Tabatabai

Produzione: Constantin Film Produktion GmbH

Distribuzione: Lucky Red

Anno: 2005

Uscita: 21/04/2006

di Barbara Novarese