La casa sul lago del tempo
Luglio 19, 2006 in Cinema da Barbara Novarese
Una casa di vetri costruita come palafitta sul lago,
le impronte di un cane che vede ciò che l’uomo non riesce a vedere,
il tempo…
l’amore…
Un’idea graziosa rivolta ad un pubblico un po’ romantico che non deve, però, porsi alcun quesito… deve accettare il mistero della vita che può cambiare il destino e far incontrare due persone separate dalla quarta dimensione.
L’amore vince sempre è il messaggio principale di questo filmetto rosa da serata in assoluto relax mentre il secondo: “meglio vivere di rimorsi piuttosto che di rimpianti”…due contenuti rivisitati milioni di volte ma, seppur rivelati con scontata enfasi, raccontarli non è mai una forzatura.
Sulla falsa riga del film coreano “Il mare”, “La casa sul lago del tempo” inizia con uno slancio brillante che lascia presupporre una commedia ambiziosa ma, i toni languidi e la disillusione di Sandra Bullock, uniti al disallineamento temporale vagamente tragicomico, lo confinano tra i film destinati ad essere “poco conosciuti”.
Scorre fluido fino al termine, senza colpi di scena o momenti di appassionante complicità. Finisce, con la stessa naturalezza con cui è iniziato e con la spontaneità di un bambino che spiega che cos’è il tempo senza conoscere le leggi della fisica e l’amore senza conoscere la psicologia.
TITOLO: La casa sul lago del tempo (2006)
TITOLO ORIGINALE: The lake house
REGISTA: Alejandro Agresti.
ATTORI: Keanu Reeves, Sandra Bullock, Dylan Walsh, Shohreh Aghdashloo, Christopher Plummer, Lynn Collins, Mike Bacarella.
GENERE: Drammatico
DURATA: 105 minuti.
Produzione USA 2006.
di Barbara Novarese