Il diavolo veste Prada
Ottobre 13, 2006 in Cinema da Barbara Novarese
Andy Sachs, neolaureata e originaria di una cittadina di provincia, si è trasferita a New York per ottenere il lavoro dei suoi sogni, ma si ritrova assistente di Miranda Priestly: editrice della rivista di moda ‘Runaway’ (la più rinomata nel settore). Una posizione invidiabile, “molte ragazze ucciderebbero per essere al tuo posto” le sobillano amici e colleghi, ma lei non sembra sensibile né agli abiti firmati nè alle feste tra Vip… fino a quando la bramosia del successo prende il sopravvento!
Esilarante commedia, a metà tra “Una donna in carriera” ed “Il diario di Bridget Jones”. Scenari divertenti si alternano a buffe vignette che rivelano, in chiave umoristica, la realtà nascosta dalle grandi firme dell’alta moda.
Diretto da David Frankel, “Il diavolo veste Prada” è stato sceneggiato da Aline Brosh McKenna assicurandosi il finale degno di una favola, con un messaggio in difesa dell’onestà, dell’amore e della vita semplice in contrapposizione agli intricati compromessi del successo.
Il film si colora di splendide tinte recitative grazie alla preziosa partecipazione di Maryl Streep che interpreta il ruolo di donna dispotica, cinica e spietata quasi esclusivamente attraverso la mimica dello sguardo.
Il giudizio complessivo non può che essere buono e la pellicola si configura tra le più piacevoli di fine estate 2006: è senz’altro destinata a riscontri e critiche positive.
Nelle sale italiane, è in uscita venerdì 13 ottobre.
Il diavolo veste Prada
di Barbara Novarese