Le lacrime amare di Petra Von Kant
Novembre 5, 2006 in Spettacoli da Roberto Canavesi
L’universo femminile indagato da Rainer Werner Fassbinder. La regia è di Latella, e sarà di scena al Teatro Astra di Torino fino al 15 novembre
TORINO – E’ un suggestivo ed inquietante viaggio nell’universo femminile “Le lacrime amare di Petra Von Kant” di Rainer Werner Fassbinder che Antonio Latella presenta al Teatro Astra di Torino per la stagione dello Stabile: il racconto di Petra Von Kant, affascinante disegnatrice di moda separata dal marito e madre di una figlia adolescente, è il pretesto per delineare la trasformazione di un normale conflitto sentimentale in un ben più complesso interrogarsi sul tema della solitudine, sull’impossibilità di vivere soli o con gli altri.
Petra, delusa dal fallimento dei suoi precedenti rapporti, sembra aver ridotto la propria esistenza alla convivenza con Marlene, factotum onnipresente e asservita, fino a quando non conosce la giovane Karin, di cui subito di innamora perdutamente. Ed è proprio sul rapporto amoroso tra Petra e Karin che Fassbinder approfondisce l’analisi, arrivando provocatoriamente ad esorcizzare e smitizzare, l’opposizione omosessuale-eterosessuale, normale-diverso: e poco conta, sembra suggerirci l’autore, che l’idealizzata storia d’amore, tra gelosie e tradimenti, stanchezza e disgusto, si dissolva alla fine in un nulla con Petra, ormai sola, a riconoscere ed accettare “l’altro da sé” nei silenzi e mutismi della fidata Marlene, ultima compagna di un’esistenza vissuta tra le quattro mura di una casa-prigione.
Antonio Latella firma una regia di stampo cinematografico, dove le ombre animate di Massimo Albarello e Sebastiano Di Bella incarnano la contaminazione della parola teatrale con l’immagine visiva: in scena l’applaudita Laura Marinoni è una Petra Von Kant lucida nella sua delirante follia amorosa, insieme a cui, nello spazio scenico ideato da Annelisa Zaccheria, un candido interno borghese con al centro una gigantesca statua-feticcio della giovane amata, si muove la diabolica Karin di Silvia Ajelli, lolita supponente e pragmatica sempre attenta al proprio tornaconto. Completano il cast l’espressiva Marlene di Barbara Schroer, Stefania Trojse e Sabrina Jorio. Un’ora e cinquanta tutta d’un fiato con calorosi applausi finali.
“Le lacrime amare di Petra Von kant” di Rainer Werner Fassbinder: uno spettacolo della Fondazione del Teatro Stabile di Torino e del Teatro Stabile dell’Umbria in collaborazione con il Théatre National Populaire-Villeurbanne-Lyon; regia di Antonio Latella.
Torino, Teatro Astra, fino a mercoledì 15 novembre 2006.
di Roberto Canavesi