OSN: appuntamento con la Spagna
Dicembre 21, 2006 in Spettacoli da Stefano Mola
Il doppio concerto che questa settimana animerà l’Auditorium RAI di Piazza Fratelli Rossaro (per la precisione Giovedì 21, alle 20:30 e Venerdì 22, alle 21:00) è dedicato alla Spagna.
La Spagna è una terra di miti, di viaggi, di suggestioni, di commistioni. Un paese che è anche caratterizzato da una matrice musicale molto forte. Ci sono temi che ascolti nell’aria e dici: questa è Spagna, anche se magari non ci sei mai andato. È la terra che ti sei immaginato, che alcuni libri o film o racconti hanno inventato nella tua testa. È uno di quei paesi che puoi credere di conoscere ancora prima di esserci stato.
Ricordo con particolare intensità una giornata passata a Granada, nel Dia de la Cruz. Tutta la città costellata di croci, dalle più povere, allestite sul davanzale d’una finestra con pochi poveri oggetti d’uso comune, fino alle più fastose, enormi, tutte fatte di fiori rossi. E l’esibizione delle scuole di flamenco, nelle strade, le bambine che ancora non immaginano neanche che cosa possa essere il l’intenso e talora doloroso coinvolgimento della seduzione e della memori imbardate nelle gonne a pallini. E musica, musica tutta la notte, musica a ogni angolo, e gente a ballare per strada, in una festa quieta, una festa a cui era impossibile non partecipare, nonostante la pioggia.
La Spagna è un’idea, una nazione della mente, e come tutte le nazioni della mente ha adescato nel corso del tempo l’immaginazione dei compositori altri, di chi non è nato in Spagna, ma a quel paese ha guardato, s’è fatto coinvolgere dei temi, da una gonna a balze oscillante sopra un tavolo, per dire.
Per tutti questi motivi, il concerto di questa settimana, che l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI eseguirà sotto la guida del suo direttore principale, ovvero Rafael Frühbeck de Burgos, è particolarmente suggestivo.
E dopo tanto sproloquiare, veniamo finalmente al programma. Si parte con una trascrizione, da un italiano a un italiano. La Spagna di Luigi Boccherini rivista da Luciano Berio. Nel 1975 Berio trascrisse la Ritirata notturna di Madrid, sintetizzando e sovrapponendo le quattro versioni del brano, apponendoci il suo personale pensiero timbrico. Si prosegue poi con la Symphonie espagnole, composizione di Eduard Lalo. Brano del 1875, grande successo, grande colore e grande calore. Al violino solista troveremo il siberiano Vadim Repin: nato nel 1971, ha già suonato con le più grandi orchestre del mondo, dai Berliner Philharmoniker alla Filarmonica di New York. Quanto a colore orchestrale, il terzo compositore in programma è un maestro assoluto: Nikolaj Rimskij-Korsakov. Avrete già capito tutti che si tratta del celeberrimo Capriccio spagnolo. Non c’è bisogno di aggiungere altro. Così come poche parole sono necessarie per la chiusa del programma, quasi obbligata. Ovvero, monsiuer Maurice Ravel e il suo Boléro. Un concerto che è un regalo di Natale.
di Stefano Mola