La Befana, la dentiera e la scopa
Gennaio 5, 2007 in Racconti da Redazione
Tra un leone triste e smunto e una rosa vecchia ma gagliarda, la befana si prepara alla sua comparsata annuale.
Mentre l’arzilla vecchietta è alla ricerca delle sue labbra perdute, pronta a spuntare dai rami di un bosco, il povero leone di pietra si crogiola nel suo dolore, costretto a sembianze poco consone al re della foresta, per colpa di un momento di vanità.
D’altro canto invece, una vecchia rosa che sembra non aver più nulla da chiedere alla vita, si scopre innamorata di una spina, e procede il suo cammino con l’entusiasmo dei begli anni che furono.
Tra due opposti personaggi ecco arrivare la vecchia signora, la dentiera nuova in bocca, pronta a carrozzare l’anno nuovo con la sua fedele scopa…o no?
Ehy! Mi senti? Ehy! Dico a te che mi stai guardando!!
Si è voltato. Con tutti la stessa storia. Passano mi guardano sorridono a vanno oltre. Nessuno si ferma a darmi un carezza. Da quando ho visto Medusa e in pietra mi ha tramutato la mia virtù è congelata. Ma che dico?!?! E’ solo imbrigliata in queste particelle immobili che mi hanno rubato l’aspetto!
E’ stato tutto un errore sin da principio. Si è giovani e si vuole scoprire il mondo. Ho trovato uno specchio d’acqua, avevo sete e mi ci sono buttato. Il tempio era lì vicino. Si rimirava lui stesso in quella quiete azzurra. Non sono stato attento. C’era un po’ di affollamento. Non solo il tempio ambiva a rimirarsi ma anche lei, Medusa.. ed io impetuoso ho .. ho rovinato la loro immagine e loro si sono vendicati spedendomi al di là della pozza d’acqua e pietrificandomi all’istante come leggenda vuole.
Così mi ritrovo con questa faccia da pesce lesso invece che di un gagliardo leone. Nelle mie vene però il sangue ribolle e scalpiterei e ruggirei se ne avessi la possibilità. Invece…
è già tanto se mi toccano il muso con volto impietosito.
§ Pronto? Come ?! Parli più forte, please!
#“I want to break free” da queste due giovani rosee infermiere che son belle ma poco indipendente mi fanno sentire
§ Ma… ma ne è proprio sicuro? Alla sua età è una piacevole compagnia… purtroppo al telefono non …
# Sì, è un peccato che non possa essere qui a vederle, così rotonde.. nel fiore della loro età e del loro splendore senza un difetto
§ Mr, mi ero sincerato che fossero anche pronte ad aiutarla, all’occorrenza. Difettano forse in questo?
# No, sono così rotonde e rispettose… come potrei lamentarmi ma.. “I want to break free”!
§ PERCHE’! mi faccia almeno capire il perché!
# I’ve fallen in love / I’ve fallen in love for the first time / And this time I know it’s for real…
§ (Marta, mi dia i sali grazie) Lei è innamorato? Alla sua età? Ne è sicuro!?
# I’ve fallen in love, gliel’ho detto! Non ci sono spiegazioni.
§ E come facciamo con la stampa?… lei è un rinomato dongiovanni.. per chi ha perso cuore e testa?
# Quelli erano altri tempi.. si cambia. Tutto passa veloce, lo avete insegnato voi a me…
§ Si cambia… lei è nel pieno inverno della vita ma .. Già, non ci sono più le quattro stagioni… (oddio il testamento)
# E’ meraviglioso sentire nuova linfa scorrere in questo corpo ammuffito… ah, l’amore!
§ E chi è la signora che ha conquistato il suo essere, che le ha ridato vita?
# Si chiama… Spina
Le mie labbra!! Dove sono finite le mie labbra!
Signora Befana, abbiamo cercato ma non le abbiamo trovate
COSA!!?!? Ed io ora devo andare in giro brutta come una sdentata!?!?!? CERCATE ed in FRETTA o saranno le vostre di labbra a prendere il volo!
Cosimiro dimmi che fare..
Camilla è sdentata da diversi anni e la sua pelle avrebbe bisogno di un lifting… offrile un viaggio alle terme o un chirurgo plastico
Oh, ma cosa dici!? Non sono certo cose che io posa dirle!
Pss pss
Chi è?
Camilla sono Xavier ed ho una soluzione per te: in una piazza di Parigi vicino al Centre Pompidou ci sono un paio di labbra rosse laccate
Fammi vedere, ma… sono perfette! Ti prego rubale subito! La notte è vicina e la strega ..l’hai sentita…
Camilla, per te vado e torno ma dopo, voglio un tuo bacio!
Sì sì ma ora vola!
Il sole si leva tra le brume di un alba pigra
L’inverno è un lento risveglio dovuto ogni giorno dalla natura ai suoi equilibri
Preservare
Il rispetto di quanto è mistero e di quanto è salvezza.
Caro nipote guarda come si incunea il disco tra i rami del bosco
Sembra di sentire il risveglio del sottobosco e dei primi uccelli
Il cielo è sgombro e così la nostra mente si apre leggera al nuovo giorno
Caro nonno, io guardo tra gli alberi e vedo ancora tanta ombra
E da lì che uscirà la gonna della befana dalle calze tutte rotte?
E’ tra quei rami che la vedrò volteggiare in cerca della casa in cui atterrare?
Caro nipote chiudi gli occhi e ascolta la natura
Se la donna vecchia e saggia riterrà opportuno salutarti certo la sentirai passare
Ma non vedrai perché troppo veloce per il nostro occhio.
Riposa ora cullato dal respiro delle fronde prima che il mattino ritiri la coperta dal tuo lettino
Din don din don
le campane suonano
la festa della nonna dopo la messa attende
Din don din don
lo Schiaccianoci vola per il cielo
Un grammofono alle mie radici e farfalle tutt’intorno
Din don din don
Dicembre ha salutato ed il nuovo anno è arrivato
Non lo sentono le mie rosse foglie che dondolano e volano tutt’attorno
Din don din don
Aiuto hanno urlato, Piero prendi e scappa
Sta arrivando la signora che senza scopa è rimasta e
(è morto, Piero, o meglio scopa è diventato, lui, povero albero slanciato giovane ed inesperto)
di C.Modena, S.Mola, G.Ventura