Shan
Marzo 28, 2007 in Cinema da Claris
Oggi, giovedì 29 marzo, presso la sala cinematografica Empire in piazza Vittorio Veneto a Torino, si svolge la conferenza stampa di presentazione della prima nazionale del film Shan – il cuore antico dei popoli naturali, che sarà in proiezione a partire da domani. Il film è patrocinato dalle Nazioni Unite Alto Commissariato per i Diritti Umani, dall’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne, da Film Commission Torino Piemonte, dalla Città di Torino, dalla Presidenza del Consiglio comunale di Roma.
Partecipano all’incontro con i giornalisti Steve Della Casa, Presidente di Film Commission Torino Piemonte, Rosalba Nattero, Giancarlo Barbadoro autori e attori, il regista Stefano Milla.
Grande è la curiosità per il film, dunque non mancheranno le sorprese durante l’incontro, che svelerà parecchi retroscena della produzione.
Noi vi possiamo dare qualche anticipazione.
Il lungometraggio è imperniato sul lavoro del LabGraal alla riscoperta del cuore antico dei Popoli naturali, i Nativi del pianeta. Un percorso musicale e spirituale nel cuore delle antiche tradizioni, con particolare attenzione alle radici dell’Europa. Il lungometraggio vuole dare un’origine comune anche al continente europeo, riconducibile alla cultura celtica e ravvisabile nelle realtà ancora presenti sul territorio europeo, da quella bretone, alla realtà delle tradizioni dei territori piemontesi.
“Shan” nell’arcaica cultura dello sciamanesimo druidico rappresenta l’immaterialità dell’esistenza, come il “Dreamtime” degli aborigeni australiani. Il regista e i protagonisti hanno deciso questo titolo per il suo significato emblematico e per il riferimento alla ricerca e alla riscoperta delle antiche tradizioni che fanno da sfondo al lavoro creativo del gruppo.
Il film ha come filo conduttore la musica del LabGraal e si snoda intorno alle lotte che il gruppo da sempre conduce per la difesa delle tradizioni e dei luoghi sacri dei Popoli nativi del pianeta.
Il film Shan si snoda attraverso tre percorsi paralleli: quello musicale, quello della lotta per i diritti dei Popoli naturali ed il viaggio nel mito.
“Shan” è l’antico nome del Graal, ed è proprio la ricerca del Graal, inteso come l’aspetto immateriale dell’esistenza, ad aver fatto incontrare i cinque componenti. I cinque “viandanti del Graal” si sono trovati insieme su un cammino alla ricerca dell’invisibile, il mistero che anima tutta l’esistenza. Una ricerca al di fuori dei dogmi religiosi, in un percorso che li ha portati a contatto con il cuore intimo dei Popoli naturali.
Il film lascia intravedere una vita parallela dei cinque protagonisti in bilico tra due mondi, tra passato e futuro. Accanto alle vicende vissute nel nostro tempo, il film mostra a tratti una dimensione parallela che porta a riflettere sulle antiche origini dell’Europa, su conoscenze solo apparentemente dimenticate, su antiche simbologie che si collegano alle tradizioni invisibili di tutti gli altri continenti.
Insomma, se già la curiosità è tanta, aggiungiamo ancora una perla per stuzzicare la fantasia e la voglia di andare al cinema per vedere Shan: le riprese sono state girate in Australia, in Bretagna, a New York, a Ginevra, a Torino e nelle Valli piemontesi, Valle di Susa e di Valle di Lanzo.
Shan – il cuore antico dei popoli naturali
dal 30 marzo al cinema
con: il Laboratorio Musicale del Graal
regia: Stefano Milla
www.shanmovie.com
di Claris