Storie di Fogwood city
Maggio 12, 2007 in Racconti da Redazione
La città sta fumando. No Jack, non sto delirando. La città fuma dai tombini, dai camini, dai locali. Fuma la gente. Fumano le macchine. I palazzi emettono fumo. Noi stiamo diventando fumo vivente. La cortina di nebbia velata che attraversa gli incroci senza precedenze è fumo che si materializza. E’ lo spirito di questa città. Fogwood soul. Sai cos’è curioso? Che in tutto questo grigiore, sotto l’asfalto ci sono cuori che battono per dei sentimenti veri. Che ci macchiamo di colore per ingannare gli altri.
Sì, “Smoke on the water” penso sia ottimo come sottofondo. Pump up the volume, Jack
Guarda. Ciack si gira ed i paparazzi spuntano come funghi in cerca di scoop. Ogni tanto un abbaglio. Secondo te, Jack, chi dei due sta ingannando l’altro?
Ma quanto ci mettono a svuotarmi il negozio? Siam sicuri che sia una pistola quella che mi preme la schiena?
Sposta l’obiettivo, amigo. Quei due stanno girando un corto o uno spot. Non me la bevo che ci sia una rapina in atto con reporter che registra immagini. Laggiù invece c’è un angelo braccato a sua insaputa da un deluso. Situazione pericolosa o solo fumo di china?
Dio mio
come vorrei essere al posto della seggiola…
guarda che culo! E’ perfetto,
sembra parlarmi,
dotato di un’anima propria… anzi,
forse mi ha appena rivolto la parola!
Mi chiama… mi sussurra… mi bisbiglia… lo raggiungo?
Barman, che ci han messo in ‘sto coktail! …
Solo fumo di china in questa città, amigo. Non ha avuto coraggio. E’ rimasto tutto il tempo appostato.
Come noi, Jack.
No. Non come noi. Noi siamo come quei semafori. Telecamere nascoste che sbirciano la vita del delirio umano.
il traffico è tanto e bisogna regolarlo
soprattutto quello delle anime perse. Anche quelle che viaggiano sulle ali di volatili…
anche quelle.
Ci son dei giorni che spaccherei tutto.
Mi sento una montagna e quel che solo ieri mi sembrava un problema, oggi non lo è più.
L’invincibilità.
Che bella sensazione. Ti fa agire come normalmente non faresti…
anche se tentar di volare gettandosi dall’ultimo piano di un grattacielo non sarebbe una idea brillante… oppure sì?
Brillante domanda, hombre. Goditi stelle cielo e nuvole. Da lassù vedi anche i neon che illuminano questa città. Da lassù vedi la tua potenza. Sei tu e domini. Vola alto e pensaci due volte. Buttarsi non è niente di nuovo. Resistere immersi nel fumo e provare a scorgere una luce sì. A te la scelta.
Solita serata tra amici… figa non se ne vede neanche a pagarla, se non nei manifesti…
ancora un cuba libre e come tutte le sere mi si chiuderanno gli occhi senza aver combinato un …
ma come si fa a cambiare tutto questo?
Meglio non pensarci. Vuoto il bicchiere, vado a casa, mi giro la canna della buonanotte e, anche per oggi, fan culo mondo!
Smoke on the water, Jack
Titoli di coda e Note a margine
Ispirato da una storia vera. “Smoke on the water” became the title of the song referred to the smoke from the fire spreading over Lake Geneva from the burning casino as the members of Deep Purple watched the fire from their hotel across the lake.” (wikipedia)
“Smoke on the Water” come singolo raggiunse il quarto posto della classifica pop single chart, rilasciata da Billboard (USA), nell’estate del 1973.
di C. Modena S. Mola G. Ventura