Solo Show Pier Paolo Koss
Giugno 1, 2007 in Arte da Gabriella Grea
Solo Show: solo spettacolo, solo esteriorità in uno psichedelico cartoon della commedia umana, partendo dall’immagine di un Paese , la Corea del Nord, visitato da Pier Paolo Koss (Vallecrosia, 1964) nel 1992, in occasione di un convegno sulle corpografie organizzato dal Consiglio Internazionale della Danza dell’Unesco di Parigi.
La formazione artistica di Pier Paolo Koss matura nel segno della connessione tra la danza Butoh e la Body Art. Nel 1985 fonda co il coreografo Ko Murobushi la prima compagnia di danza Butoh con danzatori giapponesi e occidentali. I 25 anni di attività dell’artista e la ricostruzione del suo percorso spaziano dalla regia alla coreografia, dalle performance individuali alle installazioni visive in una prospettiva estetico-filosofica di inserimento dell’uomo contemporaneo nell’universo.
Il poliedrico artista si interroga: dietro la teatrale assurda felicità del “paese eremita” trova spazio l’individuo? il singolo? In realtà conduce la sua esistenza avvolto da una bolla, coma una bambola agghindata, stereotipata nell’espressione e nei movimenti, assecondando la volontà del regime.
In questo clima da favola per adulti, di febbricitante allucinazione collettiva, lo spettatore occidentale è rapito, affascinato dalle performances dei coreani durante le parate nazionali: come DorothY del Mago di Oz, abbacinata dalla strada di mattoni gialli, contempla la città di Smeraldo, così PPK ci seduce proponendoci Fire Parade 1 (70x50cm, foto mixed media stampata su forex), una distesa di fiammeggianti mattoni uomo che lastricano l’accesso all’arco di trionfo (costruito per il 70° compleanno del grande leader).
L’intera popolazione è coinvolta nello spettacolo, candies mostruosamente giganti piovono dal cielo in Welcome to Pyong-yang (100x50cm foto mixed media acrylic), la città diventa un enorme palcoscenico, dove tutto è immenso e fuori scala, una quinta teatrale che l’artista sfrutta per la sua performance nel video Pyongyang Pyongyang (23’32”, 1992).
In questa sequenza di immagini Koss sembra ricercare la libertà di espressione, non riesce a staccarsi dalla tradizione, dai movimenti suggeriti dai manifesti-guida che tappezzano la città. Il guizzo di libertà è fugace, ritorna l’automa compassato al cospetto dei monumenti del regime. Il giullare singulta attraverso saltelli sincopati, cerca inutilmente di dar vita al drappeggio delle statue. La realtà è statica, il dinamismo è illusione. L’artista si allontana sconsolato è impotente, solo.
Il filo conduttore delle scelte espositive della galleria ToBe è stato per tutta la stagione la capacità di addattamento dell’uomo all’ambiente, quale miglior scelta per chiudere la stagione del “mutante” per eccellenza Pier Paolo Koss? Il linguaggio del corpo proposto dall’artista tenta di scrivere le sue pagine sulla perfezione deserta e supertecnologica della città. All’orribile ordine degli spettacoli collettivi del secondo video Composizioni Sommarie (15’17”, girato nel 1992 e montato nel 2003), che si lascia ammirare con sconcertante piacere, Pier Paolo Koss contrappone la performance individuale improvvisata (Pyonyang Pyongyang video 23’32”, PYONGYANG 1992, video stills 55 x 45cm).
E l’improvvisazione contempla l’imperfezione, l’errore contempla l’umanità che non è concessa ai robotizzati artisti coreani.
In Corea del Nord non esiste arte astratta o concettuale, i soggetti sono paesaggi ritratti, temi politico/sociali, propaganda (soprattutto nei poster), rappresentazioni della vita quotidiana, animali, fiori e piante oppure temi tradizionali.
Così privato dell’“elogio dell’imperfezione” il “paese eremita” è sospeso in bolla trasparente, tuttavia l’impegno e la fantasia di Pier Paolo Koss portano la moltitudine dei corpi senza nome in occidente, un piccolo passo To Be far from heaven.
Solo Show Pier Paolo Koss
Fino al 30 giugno 2007
TOBE ARTSPACE – via Mazzini 37 Torino
mar- sab 15.30 – 19.00
tel. +39.011.569.0384 – +39.333.495.5645
[email protected] – www.artobe.net
1. Young Soldiers (60×39,5cm foto su plexiglass)
2. Fire Parade 1 (70x50cm, foto mixed media stampata su forex)
3. Welcome to pyongyang (100x50cm foto mixed media acrylic)
4. Pyonyang Pyongyang (video 23’32”, PYONGYANG 1992, video stills 55 x 45cm)
di Gabriella Grea