La gastronomia piemontese si veste d’eccellenza
Giugno 29, 2007 in Enogastronomia da Redazione
Nella Torino Olimpica un luogo esclusivo dove conversare e conoscere i sapori del Piemonte
Si chiamerà “Piemonte Food & Wine”, e sarà il nuovo ristorante bar d’eccellenza creato in occasione delle Olimpiadi Invernali del 2006. Il suoi punti di forza sono essenzialmente due, entrambi di altissima professionalità: l’architettura e la gastronomia. Per disegnare uno spazio adeguato all’evento, la Regione Piemonte ha fatto riferimento all’architetto Simone Micheli, che ha allestito una struttura moderna, funzionale, in piena sintonia con l’ambiente del Gusto. La definizione dello spazio è così stata pensata per accogliere un pubblico eterogeneo come cittadini, turisti, ma anche delegazioni olimpiche, atleti e tutti coloro che si daranno appuntamento ai Giochi Olimpici. Il ritaglio di una zona di relax in cui conversare e gustare i prodotti tipici piemontesi, ma anche per sorseggiare un calice di vino, una cioccolata calda, o un semplice caffè, è stata costruito fin nei minimi dettagli. Il progetto della “Simone Micheli Architectural Hero” ha dato il suo contributo artistico anche nell’abbigliamento, nel trucco e nell’acconciatura del personale, fino a concentrarsi al tipo di apparecchiatura per la tavola.
La sinestesia è al centro di questa interpretazione architettonica, e che certamente si sposa bene con il concetto di scambio dialogico e culturale di un luogo d’incontro come un ristorante-bar. Quindi concepito per generare e favorire interazioni, combinazioni concettuali e sensuali. Alle sua base è presente l’emozione.
Ma anche il dietro le quinte è d’eccezione. Le cucine eccellono per la presenza di chef di livello, come le 23 “Stelle del Piemonte”. Il team di professionisti della cucina ha perciò dato il suo contributo fondamentale per la valorizzazione di “Piemonte Food & Wine”, grazie ad una sintesi creativa d’eccezione, in cui i sapori nostrani primeggeranno.
Il tutto all’interno dello sforzo della Regione e della Provincia per realizzare una Torino speciale, turisticamente accattivante e solida. Uno sforzo che è innanzitutto economico: circa 24 milioni di euro sono stati investiti, ad esempio, dalla Provincia. La distribuzione degli investimenti ha riguardato un po’ tutto: dalla viabilità che tanto ha fatto soffrire, alle attività di comunicazione, fino al look olimpico.
Nel progetto di spettacolarizzazione della gastronomia piemontese, interverranno comunque anche altri marchi d’eccellenza come il “Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino”, “Fontana Fredda” e dulcis in fundo “Caffarel” (che sempre nel 2006 compirà i 180 anni di attività).
Torino, è il caso di dirlo, non è mai stata così gustosa.
di Davide Greco