Una vacanza tra siti archelogici peruviani
Aprile 20, 2008 in Viaggi e Turismo da Cinzia Modena
Si iniziano a valutare le mete per le vacanze estive. Troppi paesi, troppe offerte, tanta indecisione e poche idee chiare. A volte un colpo di testa è la soluzione migliore. Quanti, ad esempio, hanno fatto tappa in Perù con il pensiero di visitare i siti archelogici? Questa terra ha storia e da vent’anni sono state fatte incredibili scoperte. Un patrimonio che parte da lontano: 4000 anni fa e concentrate nelle regioni di Lambayeque e La Libertad, nel nord del Perù. Oggi sono tappe fondamentali per il turismo culturale e archeologico, grazie al ritrovamento di numerosi reperti.
E’ normale chiedersi cosa però nel concreto si possa trovare in questi siti. La ricerca portata avanti nell’ultimo ventennio ha portato alla luce tombe di importanti governatori, ricche di oggetti, ornamenti e ceramiche appartenenti alla cultura Moche, che fanno pensare che in questa area ci sia ancora un intero universo da rivelare, tesori di straordinaria importanza capaci di sorprendere ancora gli archeologi, sempre più intenzionati ad andare avanti con nuovi scavi.
20 anni… perchè è tanto importante questo periodo? Allora fu rinvenuta la tomba del Señor de Sipán dall’archeologo peruviano Walter Alva.
Señor de Sipán, gran signore della civiltà Moche
La tomba del Señor de Sipán è stata ritrovata sulla costa nord del Perù, nella zona archeologica della Huaca Rajada, nel dipartimento di Lambayeque. Risale ad oltre 1700 anni fa, ed appartiene alla cultura Moche, antica civiltà peruviana.
Dal 2002 i resti ritrovati nella tomba sono custoditi e visibili al pubblico presso il Museo Tumbas Reales de Sipán di Lambayeque, a pochi chilometri da Chiclayo. Tre le tombe reali scoperte in questa area, i cui oggetti portati alla luce, posti all’interno della necropoli, tutti in buono stato di conservazione, dai gioielli al vasellame, dalle armi ai metalli preziosi, hanno un valore inestimabile. Vicino al Señor de Sipán sono stati rinvenuti i resti della sposa, dei servitori, di un guardiano, di un sacerdote, di un cane e persino di un bambino.
La Señora de Cao: primo ritrovamento di sesso femminile della civiltà Moche, con importanti ruoli in società e in politica
Non molto lontano, nel dipartimento di La Libertad, un gruppo di archeologi peruviani della Fondazione Wiese ha scoperto, all’inizio del 2005, un corpo in perfetto stato di conservazione di una donna appartenente alla civiltà Moche. Battezzata “Señora de Cao” e risalente ad oltre 1600 anni fa, gli elementi portati alla luce confermano l’importanza di questa donna nell’ambito della propria civiltà: dai disegni geometrici dipinti sulle pareti della tomba, ai tatuaggi sulle braccia e sulle gambe raffiguranti serpenti e ragni (che nella simbologia andina sono attribuiti ad un carattere semidivino), così come vasi di ceramica, strumenti per la lavorazione del tessuto e splendidi gioielli in oro e rame. La mummia della “Señora de Cao” era ricoperta da oltre venti cappe di tela, fra le quali manti coperti di lamine d’oro e di cotone e ciò che maggiormente ha stupito gli esperti è il buono stato di conservazione in cui hanno ritrovato la donna. Questo ha permesso di stabilire che sarebbe morta all’incirca a venticinque anni, che fosse alta circa un metro e mezzo e che, malgrado la giovane età, avesse ricoperto importanti ruoli all’interno della società, anche in politica, normalmente esercitati dagli uomini.
Un tempio millenario di oltre 4.000 anni fa
L’ultima scoperta, portata alla luce da un gruppo di archeologi peruviani e tedeschi nei primi mesi del 2008, è una delle più antiche strutture mai rinvenute nel continente americano, costruita oltre 4000 anni fa. Si tratta di un santuario religioso situato nei pressi di Ventarrón, in provincia di Chiclayo, e secondo quanto rivelano alcuni studi effettuati, risale ad un periodo precedente la tomba del Señor de Sipán.
Questa scoperta potrebbe riscrivere la storia del Paese, in quanto si differenzia da altri ritrovamenti della zona. La struttura architettonica del tempio, infatti, presenta alcune peculiarità che hanno sorpreso gli archeologi stessi, perché in contrasto rispetto alle caratteristiche di edificazione dell’epoca a cui è fatto risalire il tempio: una scala, una struttura a contrafforti all’esterno e l’uso del fango invece di pietre e mattoni crudi per la costruzione dell’edificio stesso, che la rendono sicuramente unica nel suo genere.
Nella zona sono stati inoltre ritrovati altri due templi e i resti di un muro policromo con rappresentazioni di aquile, che denotano lo sviluppo di civiltà nord-peruviane nei pressi di Ventarrón. Sono stati anche ritrovati alcuni disegni lineari, con raggiere rosse e bianche, quasi a rappresentare i colori della bandiera peruviana e un cervo intrappolato in una rete, che è stato interpretato come un rituale di caccia.
Nel complesso Huaca Rajada trovati esempi dell’arte Moche
L’enigmatica scultura trovata nella tomba reale del complesso Huaca Rajada, sembrerebbe appartenere ad un dignitiario Moche, una delle grandi civiltà che popolarono il Perù precolombiano.
Questa statuetta, un idolo di rame incavato unico nel suo genere, risulta essere in buono stato di conservazione, misura 12 centimetri e presenta una corona a forma di V o protuberanze simili a pennacchi con un gufo e appare armata di mazza, fionda e scudo, le armi classiche dei guerrieri Moche.
Ciò che ha maggiormente stupito gli archeologici, sono le pupille turchesi e, sul dorso, la rappresentazione di un volatile con le ali aperte, quasi fosse il personaggio stesso ad essere alato, attribuendogli, così, un carattere semidivino.
Inoltre, questa figura sembrerebbe completare una sequenza di personaggi importanti presenti nelle immagini della Cerimonia del Sacrificio, rituale durante il quale si sacrificava un prigioniero e si offriva al sovrano un calice colmo del suo sangue.
Dopo sette mesi di scavi e studi realizzati da un gruppo di archeologi, è stata portata alla luce questa tomba, la numero 14 della zona, più vecchia di circa un secolo rispetto a quella del Señor de Sipán.
Si pensa infatti che risalga a 1800 anni fa e sembra nascondere ancora molte sorprese. Oltre alla scultura di questo governante Moche, sono stati ritrovati più di 120 oggetti, tra cui corone, monili, ceramiche, emblemi e bellissimi ornamenti.
Per maggiori informazioni sul Perù visita il sito: www.peru.info/italiano
di Cinzia Modena