Messner a Torino
Ottobre 2, 2007 in Attualità da Redazione
Venerdì 28 settembre alle ore 21, Reinhold Messner ha incontrato il pubblico torinese per raccontare, con immagini e parole, la sua vita dedicata alla montagna nel cortile del Museo Nazionale della Montagna al Monte dei Cappuccini. I grandi exploits, le considerazioni e gli approfondimenti che hanno portato l’alpinista dalle vette Himalayane ai Poli sono stati al centro dell’attenzione di pubblico ed appassionati.
L’ingresso alla conferenza-proiezione, fino ad esaurimento dei posti, è stato gratuito e l’occasione dell’incontro è stata data dell’apertura, il 29 settembre, del Salewa Store di via XX settembre 66 B, nel cuore di Torino, a due passi da Piazza Castello.
Per l’occasione il Museo della Montagna è rimasto aperto al pubblico dalle ore 20,30 alle 23,30, per una visita della sale espositive permanenti e delle mostre temporanee. La vera e ghiotta occasione, per tutti, è stata naturlamente quella di poter conoscere Messner, uno dei miti viventi dell’alpinismo, primo uomo ad aver salito tutti gli Ottomila del pianeta, oggi impegnato nella divulgazione della cultura della montagna.
È stato quindi doppiamente interessante l’incontro del grande alpinista con il Museomontagna del CAI-Torino, la maggiore istituzione museale del mondo dedicata alle tematiche di settore. Il Museo oggi non è solo un arido conservatore di memorie, bensì opera come una struttura di studio, di documentazione e di promozione della montagna. Ed è in questo scenario straordinario che Reinhold Messner ha incontrato gli amanti torinesi della montagna nella serata speciale, dal titolo “Vette e pareti, immagini e pensieri: una vita spesa per la montagna”. L’iniziativa rientra all’interno di una amicizia storica tra Reinhold Messner e Salewa, e in questo contesto la serata “a tre” con l’alpinista altoatesino nello scenario del Museo Nazionale della Montagna e con il supporto di Salewa, rappresenta una naturale comunione di intenti: evoluzione sì, ma senza dimenticare tradizione e cultura della montagna.
di Marinella Fugazza – Marino Periotto