Inzaghi-Davids ad alta tensione
Giugno 15, 2001 in Sport da Roberto Grossi
Sembrava un giorno come gli altri quello di ieri al Comunale: la truppa bianconera si stava allenando agli ordini di Ancelotti (che contro l’Atalanta confermerà la stessa formazione che ha maramaldeggiato a Vicenza con l’eccezione di Montero, sofferente all’adduttore della coscia) in un clima sereno e disteso, dove a farla da padrone era la goliardia che imperversava tra i giocatori, intenti a disputare la consueta partitella del giovedi con il sorriso sulle labbra e senza minimamente dare l’impressione che qualcosa di strano covasse sotto la cenere. Ma, all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno, a pochi minuti dal termine della sfida in famiglia succedeva il patatrac. Inzaghi e Davids, che per l’occasione militavano nella stessa squadra delle ‘riserve’, (quella senza pettorine), e mentre il pallone viaggiava da tutt’altra parte rispetto alla loro posizione in campo, mossi da un impeto di cui non si conoscono le ragioni (vecchie ruggini che affiorano a fine stagione?) decidevano di litigare plate
Chiusano crede nello spareggio
All’insolito allenamento di ieri terminato con un finale a sorpresa erano presenti anche buona parte dei vertici di corso Galileo Ferraris: la triade composta da Moggi, Bettega e Chiusano ha assistito sbigottita da bordo campo al diverbio tra i due calciatori. Il presidente bianconero, uscendo dalla stadio al termine della seduta, non ha voluto soffermarsi sull’increscioso episodio, preferendo spostare l’argomento della brevissima intervista rilasciata ai giornalisti sulle speranze scudetto della Juve: “Ho visto una squadra senza problemi e che si sta allenando bene – ha dichiarato senza ironia l’avvocato Chiusano -. Certo, dipendere dal risultato della Roma ci provocherà una forte sofferenza sino a domenica, speriamo che quel giorno la sofferenza finisca. L’eventuale spareggio? Ci credo, perché non dovrei farlo? Nel calcio sono possibili tutte le ipotesi, quindi anche quella di un finale extra tra noi e i giallorossi per decidere il tricolore”.
L’ottimismo del penalista torinese è condiviso anche da buona parte dei tifosi, rinfrancati dagli ultimi risultati positivi ottenuti dalla Juve e vogliosi di credere sino in fondo alle possibilità di un ‘miracolo’. I soci del club bianconero ‘Amici del Combi’, con sede sociale all’interno dello stadio Comunale, ne sono un esempio: gli arzilli pensionati, che tutti i giorni seguono il lavoro della truppa ancelottiana da una posizione privilegiata, non intendono certo gettare la spugna proprio adesso: “Finchè la matematica non ci condanna è lecito continuare a sognare – ci spiega Marcello Santanera, Presidente del sodalizio -. In ogni caso questa non potrà certo essere definita una stagione fallimentare per la Juve: Ancelotti in questi due anni ha lavorato bene gestendo con abilità lo spogliatoio, per cui ci dispiace molto che lasci Torino. Con qualche innesto di qualità e un po’ di fortuna in più lo scudetto non gli sarebbe sfuggito. Senza dimenticare poi i vantaggi di cui ha goduto la Roma nel corso della stagione. Difficile non essere d’accordo.
di Roberto Grossi