Catania-Juve 1-1: Pareggio al 3° tempo.
Gennaio 13, 2008 in Sport da Tomas
Non molto distante dall’isola di Malta, dove la squadra ha trascorso l’ultima settimana di preparazione, e dopo 3 settimane di pausa, la Juve riprende la corsa Champions a Catania, dove mancava da più di 20 anni. La preoccupazione di Ranieri era quella di ritrovare i propri giocatori ancora con la testa in vacanza. Ed il pareggio con sconfitta ai rigori con la squadra de La Valletta non era certamente un buon segnale. L’ allenatore bianconero, inoltre, conosce bene il clima caldo ed insidioso del Massimino, campo che ha calcato proprio nell’ ultimo Catania-Juve del ’83, vinto 2 a 0 con i goal di Platini e Rossi. Altri tempi. In questo momento la Juve si ritrova a dover lottare per il secondo posto con la Roma di Totti e Spalletti e a dover pensare al mercato di gennaio (Criscito è tornato in prestito al Genoa) ed a quello estivo, come testimoniano le ultime dichiarazioni di John Elkann. E non giocando al massimo, si rischia contro chiunque, figuriamoci contro un Catania ben organizzato, con un prezioso Mascara, capace di costruire rendendosi pericoloso e di tornare ad aiutare i compagni nel momento del bisogno, ed un implacabile Spinesi a segno nell’ unica sua occasione. Così la Juve torna a Torino con un pareggio per 1 a 1, come nel lontano ottobre del 1965, ultimo pareggio che le squadre ricordino, grazie soprattutto al proprio capitano, capace di raccogliere falli su falli per tutta la partita e di raccogliere il rigore al 90° e realizzarlo. Van der Vaart ed i suoi cloni possono aspettare, per il momento.
CATANIA (4-3-3): Polito; Silvestri, Terlizzi, Stovini, Vargas; Izco, Edusei, Colucci (22’ st Martinez); Biagianti, Mascara, Spinesi (44’ st Tedesco).
A disposizione: Bizzarri, Sottil, Gazzola, LLama, Millesi.
All. Baldini.
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Salihamidzic (36’ st Iaquinta), Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Nocerino, Tiago (1’ st Marchionni), Zanetti, Nedved (31’ st Palladino); Del Piero, Trezeguet.
A disposizione: Belardi, Grygera, Zebina, Almiron.
All. Ranieri.
RETI: 15’ pt Spinesi, 46’ st rig. Del Piero.
Le squadre sono molto corte in campo, ben disposte dai rispettivi allenatori, e solo il brio di Vargas e le incursioni di Del Piero, capace di catalizzare tutti i falli da dietro della serata, rendono i primi 45 minuti interessanti. Al 11° Legrottaglie non segna per poco da calcio d’ angolo, spedendo di testa la palla di poco alta sulla traversa. Al 15° passa invece in vantaggio il Catania, con Spinesi. Cross dalla sinistra di Mascara per l’ attaccante catanese che sbuca tutto solo davanti a Buffon e lo buca al volo in posizione di sospetto fuorigioco. Dieci minuti dopo è la Juventus che prova a pareggiare con un Del Piero sempre in palla che viene atterrato in area da Polito, ma viene fischiato in questo caso un fuorigioco che pare ai più inesistente. Al 28° Biagianti stende Legrottaglie con un potente tiro da fuori sul volto del difensore, Buffon inoperoso. Al 40° un discreto Tiago macchia la propria partita con un errore che conceda a Mascara il contropiede, ma il tiro effettuato viene deviato in angolo. Ultima occasione della partita per la Juve che al 44° sbaglia il goal del pareggio da pochi passi con Trezeguet che interviene scoordinato su cross dalla destra di Salihamidzic, negando così a Nedved in miglior posizione la possibilità di incocciare la palla in rete. Il secondo tempo riparte senza Tiago, apparentemente bocciato dal mister, e con un Marchionni in più. Al 1° Molinaro tenta il goal dalla distanza da sinistra e per poco non trova l’ incrocio. Al 11° un Marchionni in palla sulla destra, serve un assist delizioso a Del Piero che tenta la spettacolare rovesciata, di poco alta sulla traversa. Al 12° è sempre la Juve in attacco, questa volta con un cross dalla sinistra di Molinaro per Trezeguet, ma il francoargentino non deve essersi ripreso dall’ affaticamento di questa settimana e consegna la palla di testa tra le braccia di Polito. Al 18° della ripresa la prima parata di Buffon, senza problemi, sul solito Mascara che dopo un dribbling tira debolmente di destro. Al 19° ci prova di testa Del Piero ma la palla esce di poco fuori. Al 21° è un altro cross di Marchionni a trovare Nedved che al volo da pochi passi dalla porta trova un avversario, palla addirittura in fallo laterale. Non succede più nulla fino al 42°, quando è sempre la Juve a provarci con il capitano che cerca da sinistra Trezeguet, ma non è serata e la palla finisce fuori. La svolta al 45°, quando Del Piero viene servito poco fuori area da Palladino, il capitano entra dribbla un avversario e viene steso da dietro da Biagianti. Rigore contestatissimo per un presunto tocco del catanese sulla palla, ma il bianconero viene travolto e l’ arbitro concede il penalty, che realizza spiazzando Polito, portiere capace di parargli un rigore nella passata stagione a Pescara. Il terzo tempo per Catania e Juve viene inaugurato da una selva di fischi e dal solito coro “Ladri Ladri”, anche se a ben vedere la squadra a dovresi lamentare dovrebbe essere proprio quella ormai insultata a priori. In attesa dei risultati di chi la precede e la insegue, la Juve raggiunge la Roma a 36 al secondo posto, ma questo pareggio non ci voleva proprio agli uomini di Ranieri. Baldini può invece sorridere, nonostante la beffa finale, per come hanno interpretato la gare i propri giocatori.
di Tomas