Il Signor Bruschino al Teatro Nuovo
Marzo 9, 2008 in Spettacoli da Redazione
Abbiamo parlato già qualche tempo fa delle potenzialità del Liceo Teatro Nuovo. Ora abbiamo la possibilità di vederle eseguite sul palco, in uno spettacolo completamente realizzato dallo staff interno.
Si tratta de Il signor Bruschino, una farsa giocosa e allegra composta nel 1813 da un Rossini appena ventenne. All’epoca era una moda e quello della farsa era un vero e proprio genere, prodotto da compagnie di solito molto piccole e specializzate in questo tipo di spettacolo. La sua grande forza era soprattutto nelle caratterizzazioni e nella brevità (circa un’ora e mezza). I personaggi, così, erano vere e proprie figurine ritagliate con garbo e gusto, tutt’altro che semplici da impersonare. Oltre all’abilità del canto era infatti richiesta anche una non poco navigata esperienza del palco teatrale.
Il ruolo di maggiore presa sul pubblico era quello del “buffo”, giocato sulla simpatia del personaggio e spesso sui suoi tic linguistici, ovvero frasi ripetute all’infinito. Nel caso del Signor Bruschino lo si può ben notare nell’iterazione del “Ufh, che caldo” di Bruschino Padre interpretato dal bravo Matteo Peirone.
L’opera di Rossini, oggi ormai un classico, al suo esordio non fu accolto con molto favore. Anzi, si può dire che fu un vero e proprio flop. Il testo, su libretto di Giuseppe Foppa, non piacque e fu subito sostituito, e pare che per tutto l’800 sia stata rappresentata solo un’altra volta nel 1844. Tuttavia l’opera presentava elementi di originalità non consueti, come l’effetto comunemente detto “col legno”, che consiste nel battere la bacchetta dell’arco appunto dalla parte del legno, e creare così un particolare stato di sospensione. Espediente, per altro, ben ripreso anche dall’Orchestra Master dei Talenti Musicali di Fondazione CRT.
La realizzazione del Signor Bruschino, ad opera del Liceo Teatro Nuovo, è sicuramente un evento ben realizzato, che ha tutte le caratteristiche di uno spettacolo ad alti livelli professionali. La scena vede impegnata, nei ruoli principali, nomi di risonanza internazionale quali il soprano Linda Campanella, il basso brillante Matteo Peirone, il tenore Francesco Marsiglia e il baritono Maurizio Leoni. E nell’accostamento non sfigurano certo i due giovanissimi popolani (Denise Consiglio e Giuseppe Raimondo) che sostengono il palco con brio e intelligenza. Complimenti, non è sicuramente semplice a quell’età reggere un pubblico che, si sa, è sempre molto severo.
L’allestimento inoltre prevede un’osservazione tridimensionale, ottenuta grazie alla distribuzione della scenografia (mobile) su più piani. Un accorgimento mai semplice da realizzare e che denota rispetto e amore sia verso la materia trattata, sia verso il pubblico. Creazione di ambienti, guizzi, idee rendono il tutto molto gustoso e godibile, con effetti di senso inaspettati.
Chi desidera ogni volta un luogo in più da guardare, un aspetto, un dettaglio, una sottigliezza, non può non sentirsi soddisfatto dalla preparazione del palco e dalle coreografie danzanti, realizzate rispettivamente da Raffaele Nocerino e Anna Rita Schirra, insegnanti del Liceo Teatro Nuovo (scenografia); e da Robert North, con Antonio Della Monica e Marisa Milanese (parti danzate).
Un mix ben riuscito, insomma, dove testo, musica e danza si amplificano a vicenda, con tante cose da vedere.
Tutto lo spettacolo è preceduto da una suite danzante, realizzata da Antonio Della Monica sulle note della “MUSICA SULL’ACQUA” di Friedric Haendel. Una coreografia la cui forza sta nella leggerezza e nella sorpresa, perché i passi sono molto complessi e soprattutto imprevedibili. I costumi appropriati si ritagliano bene (o si confondono, il che può essere un pregio) con il fondo monocromatico blu del palco, tanto da dare l’esatta impressione di giochi sull’acqua, schizzi, brevi onde. Il corpo di ballo scelto fa parte interamente del Liceo Coreutico e va giudicato con sincerità ma anche con affetto perché l’abilità si costruisce con l’esperienza. La spontaneità e la piacevolezza dei movimenti, in ogni caso, non mancherà di stupire.
Nel contesto della serata del 3 marzo, poi, il confronto è stato piuttosto robusto grazie all’accostamento con il professionismo di Federico Bonelli e Hikaru Kobayashi del Royal Ballet di Londra. Bonelli, ricordiamo, è un ex studente del Liceo Teatro Nuovo, nel quale ha costruito le basi della prestigiosa carriera che ne ha fatto uno dei più grandi danzatori del mondo. Entrambi hanno mostrato a quali livelli si può portare questo mestiere, con una performance impeccabile che ha coinvolto il pubblico sin dalle prime battute.
Nell’atto di mostrare i traguardi raggiunti dal Liceo, le tre fasi dello spettacolo hanno lo scopo di sottolineare sia ciò che è stato raggiunto, sia ciò che è raggiungibile.
Galà di danza
con l’eccezionale partecipazione di
FEDERICO BONELLI e HIKARU KOBAYASHI (Royal Ballet di Londra)
MUSICA SULL’ACQUA
Suite dall’opera di Georg Friedric Haendel
direzione musicale Achille Lampo – coreografia Antonio Della Monica
con gli allievi del Liceo Coreutico Teatro Nuovo
Valentina Ghirlanda, Zuzana Feltrami, Elisa Insalata, Costanza Sciaccaluga, Sofia Zanelotti, Martina Foppiani, Giulia Mustacchi, Laura Vigano, Lucia Frizzo, Veronica Seminara, Viola Spagnotto, Piera Ordine, Ilaria Palladino, Martina Maio, Sabrina La Greca, Arianna Todisco.
DON QUICHOTTE
Gran Pas des deux dall’opera di Leon Minkus – coreografia Marius Petipa
con Federico Bonelli e Hikaru Kobayashi
IL SIGNOR BRUSCHINO
Farsa giocosa in un atto di Gioacchino Rossini
Direttore di orchestra: Claudio Desderi
Interventi in prosa e regia: Girolamo Angione
Coreografie: Robert North
Orchestra: Master dei Talenti Musicali di Fondazione CRT
Cast lirico: Master dell’Accademia della Voce di Torino
di Davide Greco