BOLERO E TANGO DELLE ORE PICCOLE
Marzo 23, 2008 in Spettacoli da Gabriella Grea
Dal 14 al 15 marzo al TEATRO NUOVO è andato in scena lo spettacolo proposto dalla Compagnia Teatro Nuovo, con le musiche di M. Ravel, C. Gardel e A. Piazzolla; le coreografie di R. North.
Protagonisti della settimana di danza al Teatro Nuovo i “padroni di casa”. Più che meritatamente la Compagnia Teatro Nuovo calca le scene del suo palcoscenico proponendo l’interpretazione di Robert North della cultura musicale ispanica.
Al ritmo della vita quotidiana, cadenzata dal lavoro nei campi, dalle riunioni familiari, dalla preghiera raccolta, ma anche dall’esplosione di gioia e spensieratezza delle feste paesane, si dipinge la tela del Bolero. I danzatori ci offrono uno spettacolo di coralità e preghiera, secondo una coreografia che trae ispirazione da una danza catalana,
Dal Bolero al Tango in un fil rouge di passionale rigore interpretativo, perché “ No basta tener la voz màs melodiosa para entonar un tango. Hay que sentirlo. Hay que vivir su espiritu” – non basta possedere la voce più melodiosa per intonare un tango, bisogna sentirlo, bisogna viverne il suo spirito – (C.Gardel 21 settembre 1933).
Il tango delle ore piccole è liberamente ispirato alla commedia musicale di Manuel Puig. Si rievoca una storia d’amore infelice, tra Carlos Gardel, celebre cantante di tango, e Nadia, immigrata polacca, amata in gioventù, perduta, ritrovata in età matura e ancora perduta per un amaro scherzo del destino: la morte di Carlos.
In realtà il tango delle ore piccole è il punto di partenza per una panoramica dotta tra i più famosi interpreti di tango da Gardel a Piazzolla.
Carlos Gardel è un personaggio affascinante, el morocho del Abasto, cresce nelle periferie di Montevideo e Buenos Aires, a contatto con le bande giovanili di strada, le compagnie teatrali ed i più famosi musicisti sudamericani dei primi del Novecento. La sua nascita resta ancora un mistero: forse 1887, forse 1990, a Tolosa in Francia o a Tacuarembò in Uruguay; la sua vita un romanzo avventuroso: continuerà ad esibirsi nonostante un proiettile nel polmone sinistro, “regalo “ di una rissa a Buenos Aires nel 1915. Morì tragicamente in un incidente aereo.
Astor Piazzolla conobbe Gardel nel 1935, poiché, appena quattordicenne, fu chiamato dal cantante in persona a comporre alcuni dei temi del film “El dia que me quieras”.
In attesa che venga il giorno anche per lo spettatore più diffidente di innamorarsi del tango, i ballerini della Compagnia continuano ad emozionarci.
INFORMAZIONI
Teatro Nuovo
C.so Massimo D’Azeglio 17
011.6500205
www.teatronuovo.it
di Gabriella Grea