Rigori danno, rigori tolgono
Giugno 23, 2008 in Sport da Tomas
Strade deserte come al solito. La nazionale di calcio catalizza l’ attenzione del italico paese, dopo aver tifato per la doppietta della Ferrari in Francia e la vittoria Ducati con Stoner ed il secondo posto di Valentino Rossi a Donington. Portogallo, Croazia e Olanda aspettavano la 4a eliminata. Le squadre che avevano terminato le fasi eliminatorie mostrando un ottimo calcio e vincendo i rispettivi gironi sono state eliminate contro pronostico. Certo che Germania, Turchia e Russia non hanno mostrato di essere inferiori una volta che il gioco si è fatto duro. Una granitica Germania, una mai doma Turchia ed una spumeggiante Russia si sono quindi guadagnate i galloni delle semifinali. E così l’ Italia, che non perdeva da 88 anni contro le Furie Rosse, sperava nell’ impresa di raggiungere le semifinali oltre all’ impegno e la classe messa in campo, anche grazie proprio alla casistica ed alla tradizione. Ma così non è stato. Dopo aver portato ai rigori la squadra di Aragones, usciva mestamente per gli errori dal dischetto di De Rossi e Di Natale, parati perfettamente dall’ ottimo Casillas, capace di indovinare sempre la direzione del tiro. Gli spagnoli riuscivano così meritatamente a rompere l’ incantesimo delle prime qualificate, giocando meglio dell’ Italia e dimostrando di essere più in palla degli azzurri.
SPAGNA (4-4-2): Casillas; Sergio Ramos, Puyol, Marchena, Capdevila; Iniesta (Cazorla dal 14′ s.t.), Senna, Xavi (Fabregas dal 14′ s.t.), Silva; Villa, Torres (Guiza dal 40′ s.t.).
A disposizione: Reina, Palop, Arbeloa, Sergio Garcia, Navarro, De la Red, Xabi Alonso, Albiol, Moreno.
All.: Aragones.
ITALIA (4-3-2-1): Buffon; Zambrotta, Panucci, Chiellini, Grosso; Aquilani (Del Piero dal 3′ s.t.s.), De Rossi, Ambrosini; Perrotta (Camoranesi dal 13′ s.t.), Cassano (Di Natale dal 29′ s.t.); Toni.
A disposizione: Amelia, De Sanctis, Gamberini , Materazzi , Quagliarella, Borriello .
All.: Donadoni
RIGORI: Villa (R), Grosso (R), Cazorla (R), De Rossi (P), Senna (R), Camoranesi (R), Guiza (P), Di Natale (P), Fabregas (R)
Mancano Pirlo e Gattuso in mezzo, così Aquilani viene messo dal primo minuto a dar manforte a De Rossi ed Ambrosiani, mentre Perrotta e Cassano sono gli esterni alti liberi di svariare in aiuto a Toni unica punta. Solita formazione invece per la Spagna, col Niño Torres e Villa pronti a dare l’ assalto a Buffon grazie all’ aiuto degli esterni Silva ed Iniesta, con Senna e Xavi a far da centrale basso ed alto. Primo tempo di marca spagnola. Primi 20 minuti con sterile possesso di palla a favore degli iberici che potrebbero recriminare per un rigore su Villa ad opera di Ambrosiani. Uniche azioni degli azzurri al 19°, con un colpo di testa di Perrotta ed al 36°, su splendida azione sulla sinistra di Cassano che crossa per Toni, ma il suo colpo di testa viene murato da un difensore di testa/spalla. Buffon viene più impegnato: al 25° Villa su punizione ed al 32° ci prova Silva, ma il portierone è sempre attento. Un minuto dopo un tiro pericoloso di Xavi viene deviato in angolo, mentre al 38° un’ azione sulla sinistra di Torres viene murata dalla difesa, la palla finisce a Silva sulla destra che tenta di segnare ma la palla finisce di poco a lato. Nel finale l’ Italia rischia ancora con un pestone di Grosso su Silva, ma anche in questo caso l’ arbitro non fischia. La partita si fa meno interessante nella ripresa, ma la Spagna mantiene il pallino del gioco e le occasioni migliori, anche se l’ Italia aumenta il ritmo di gioco e ci prova con maggiore spavalderia, ma la fortuna non è questa volta bendata d’ azzurro. Dopo una grande occasione spagnola al 10° ad opera di Torres, mandata in angolo da Chiellini, l’ Italia ha la grande chance per passare in vantaggio col neo entrato Camoranesi. Caos in area e dopo un doppio scambio tra Toni e lo juventino, è quest ultimo che tenta il tiro a colpo sicuro ma Casillas ha un riflesso felino e con i piedi spazza via alla Garella. Dopo un ultimo tentativo italiano nato da un cross dalla destra di Zambrotta per Toni che manda la palla fuori, la Spagna accelera e cerca la vittoria nel finale. Al 35° una punizione di Senna viene deviata da Buffon con i pugni mentre al 36° la Spagna pareggia i conti con le grandi occasioni. Un bolide da fuori area sempre di Senna sfugge alla presa di Buffon e finisce sul palo alla sua sinistra. L’ ultimo brivido al 48° quando Fabregas smarca con un prezioso cross dalla destra Villa, stop e solo davanti a Buffon non riesce a tirare per il veloce recupero in angolo di Zambrotta. Si va ai supplementari. Nel primo tempo un’ occasione per parte, ma la Spagna trova solo un tiro di Silva che finisce di poco fuori, mentre l’ Italia intorno al 5° costruisce 2 chiare palle goal, sempre di testa, prima di Di Natale e poi con Toni. Niente da fare però e si riprende con il secondo supplementare ancora sullo 0 a 0. La paura e la stanchezza cominciano a farsi sentire e le due formazioni riescono a costruire e concludere pericolosamente davvero poco. Unico intervento dei portiere è l’ uscita al 5° di Buffon che chiude in angolo, poi per il resto si vede solo una vana magia del neo entrato Del Piero che si smarca in area ma l’ Italia non riesce nemmeno a tirare in porta. Dal dischetto dei rigori l’ Italia rompe la favorevole tradizione contro gli iberici e torna a casa meritatamente. Le strade tornano vive, ma non per i caroselli. Questa bella e cinica Spagna dovrà vedersela ora con la Russia, prima di affrontare in finale probabilmente la Germania, favorita contro la decimata Turchia che ha fatto richiesta all’ Uefa di sostituire almeno qualche infortunato con nuovi convocati. Ma gli uomini di Terim sono duri a morire.
di Tomas