F. – à Léo
Luglio 10, 2008 in Spettacoli da Stefano Mola
Dopo la Bohéme, primo appuntamento per il Regio a Racconigi, ecco ora arrivare nelle Serre Reali del Castello un progetto affascinante: F. – à Léo (inizio concerto alle 21:30). F è Léo Ferré, poeta musicista, anarchico, una parabola umana, affettiva e politica tra il Principato di Monaco, Parigi e infine l’Italia.
L’idea ha radici lontane. È il 2001: a Liegi, in Belgio, il pianista Roberto Cippelli dopo un concerto insieme a Paolo Fresu va in un ristorante gestito da un amico intimo del cantautore francese:
Ricordo come fosse oggi la piacevole ed intensa conversazione che avemmo su Ferré, circondati dalla sua musica diffusa, dagli oggetti e le fotografie che lo ricordavano (quasi un “santuario”) e dalle parole del ristoratore calorose, centellinate, avare e profondamente rispettose di un fenomeno artistico a tutto campo che io allora non conoscevo ancora bene. Tutto questo mi ha spinto ad approfondire la conoscenza di Ferré grazie ai suoi dischi e ai suoi scritti.
Nasce così l’idea di rileggere Ferré in chiave jazz e inizia così una serie di concerti, in Italia, Francia, Belgio. Poco per volta il progetto diventa collettivo: si uniscono al pianoforte di Cippelli il contrabbasso di Attilio Zanchi, la batteria di Philippe Garcia, la tromba di Paolo Fresu, e alla voce, il cantautore Gianmaria Testa, assai vicino per temi a Ferré e assai a suo agio con la Francia (ricordiamo infatti che il caso Testa nasce prima all’Olympia che da noi). Il repertorio poco a poco si affina, si consolida fino a generare, nel marzo di quest’anno, un disco: per l’appunto, F. – à Léo.
Quel che troviamo nel disco, e che potremo ascoltare dal vivo a Racconigi non è tanto un insieme di cover, una rilettura letterale, quanto la ricerca dello spirito di Ferré, il tentativo di riportare in scena un universo musicale, testuale, poetico e anche politico. Allora, non solo canzoni di Léo, ma anche il Tenco di Lontano lontano, quasi un addio a Ferré. E una poesia di Pavese, Il Blues dei blues messa sopra le note di Saint Germain dès Pres. Un brano scritto da Cipelli, F., per richiamare la grande capacità compositiva ed armonica del Ferré musicista. Di Léo ci saranno brani forse meno noti Les Forains e Monsieur Williams per esempio, insieme ad alcuni tra i più celebri: Avec le temps, Colloque sentimental, L’Adieu, Vingt ans, Les Poètes. E altre, immancabili, sorprese. Sul palco di Racconigi, insieme a Testa, troveremo tutti i protagonisti citati in precedenza.
di Stefano Mola