Garbo presenta “Come il vetro”
Ottobre 10, 2008 in Spettacoli da Gino Steiner Strippoli
Chi non ricorda “A Berlino va bene” un album uscito nel 1981 che diede una scossa alla new wave italiana. Generatore di tutto ciò è un autore e cantante di nome Garbo al secolo Renato Abate, precursore insieme a Faust’O e ai Decibel di Ruggeri dell’ondata rock italiana di chiara ispirazione internazionale, vedi Velvet Underground, Lou Reed, David Bowie e Brian Eno. Garbo per tutti gli anni ’80 è stato un innovatore del cantautorato italico: nessuno come lui è riuscito a coniugare letteratura, poesia e musicalità mai scontata. I suoi ispiratori italiani? Senza dubbio Maurizio Arcieri e Franco Battiato. Il suo è sempre stato un rock ipnotico ma contemporaneamente armonico. 23 album (tra inediti e raccolte) e ben 22 singoli sono il frutto di una carriera ricca di soddisfazioni artistiche ma anche di pause di riflessioni e di anonimato ma che non hanno mai scalfito la popolarità di Garbo. Anzi lo ha messo sul piedistallo del rock d’autore, di nicchia, un artista per chi ama e conosce la musica, rock intellettuale. Da pochi mesi cinquantenne Garbo si ripropone a distanza di tre anni (nel 2005 uscì l’eccellente Giallo Elettrico) con un nuovo album di inediti intitolato “Come il vetro” che sarà presentato a Torino, in un mini live acustico, sabato 11 ottobre alle ore 18, presso la Fnac di via Roma 56. Il nostro artista sarà accompagnato alla chitarra da Pedro Fiammingo. Per molti sarà un occasione di sentire all’opera un artista davvero molto importante nella storia della musica italiana. Un cantautore che ha segnato gli anni ’80 e non solo con i suoi testi davvero unici, tra scorci di intimità e una calda voce inconfondibile. Un mini concerto dove Una chitarra acustica accompagnerà senza necessariamente sovrastare…come si diceva quando ancora la musica veniva tenuta in considerazione? “Se una canzone c’è, la sua forma più elegante è voce e chitarra”. E l’eleganza è una fedele compagna di questo artista che cammina da sempre a testa alta attraverso un mondo musicale che negli ultimi anni spesso obbliga “a guardare dove metti i piedi”. Quanto Garbo e il suo stile di fare musica sia considerato lo si riscontra nell’album cd tributo “Congarbo”, uscito nel 2006, realizzato da molti artisti italiani. Con quest’ultimo lavoro “Come il vetro” Garbo chiude con eleganza un trittico inaugurato nel 2002 con “Blu” e proseguito con “Giallo Elettrico”. Un disco che rappresenta l’ambigua assenza di colore e contemporaneamente la presenza di tutti i colori, attraverso la trasparenza del vetro. Musicalmente elettronico ma con sonorità raffinate che non intaccano melodie e testi. Il brano di punta “Voglio morire giovane”, ricordo di un dramma personale vissuto lo scorso anno, è stato scritto da Tao giovane artista milanese. Un fatto davvero inusuale per Garbo che mai prima d’ora aveva usato testi altrui. Una spiegazione c’è: un testo eccellente in cui l’artista si specchia pienamente esorcizzando di colpo la morte e la gioventù tematiche ricorrenti in quasi tutti i suoi album.
di Gino Steiner Strippoli