Su il Sipario!
Ottobre 20, 2008 in Spettacoli da Stefania Martini
L’azione si consuma nella sala d’attesa di uno studio medico e ha per protagoniste 3 donne di diversa nazionalità, somala, nigeriana e italiana.
“Chi è l’ultima?” vuole essere occasione di riflessione sul senso di inadeguatezza, sulle pressioni ed i condizionamenti che le società esercitano sul corpo femminile in Occidente e nei Paesi Africani.
Le 3 donne trascorrono insieme il tempo dell’attesa che le costringe a conversare e ad ascoltare ricordi, considerazioni e dubbi personali difficili da confessare. Il luogo e i motivi per cui sono lì in quel momento le spingono a riflettere su di sè. Si parla di segni indelebili sul corpo, di mutamenti assurdi attuati attraverso la chirurgia estetica, di mutilazioni genitali e di donne che combattono per essere lasciate integre nella mente e nel corpo. Si parla di leggi conquistate dopo anni di lotta per affermare i diritti delle donne.
Il testo teatrale prende spunto da storie reali, raccolte tramite interviste e cerca di tener in considerazione più punti di vista, mettendo in scena le contraddizioni che sovente si riscontrano quando si raccolgono le parole delle donne che hanno subito queste pratiche tradizionali: da un lato il dolore profondo, l’umiliazione, dall’altro l’orgoglio e il ricordo affettuoso e rispettoso delle donne della famiglia: madri, nonne che tramandano e sostengono le mutilazioni genitali femminili per il “bene” delle ragazze, vittime loro stesse di forti condizionamenti sociali.
Lo spettacolo è una riflessione a tre voci sulla dignità della donna, sul ruolo che oggi essa occupa nel mondo e sul controllo del suo corpo esercitato in nome di “norme societarie” in uso qui e altrove , che raggiungono livelli di violenza inauditi.
Chi è l’ultima?
Martedì 21 ottobre 2008
Teatro Gobetti, Via Rossini 8 – Torino.
Ingresso libero
Info: Almateatro
Centro Interculturale delle Donne Alma Mater
Via Norberto Rosa, 13/a – 10154 Torino – Tel. 011/2464330 – 011.24.67.002 – fax 011.20.56.133
[email protected]
www.almaterratorino.org
Due uomini legati da un vincolo familiare, la morte di una donna che e stata importante per entrambi. Riempiono ed elaborano un lutto. Danno sembianze ai fantasmi del tempo e disegnano una varietà di intrighi che l’età suggerisce.
“L’apparenza inganna” ci indica la finzione come unica alternativa credibile. Come vita parallela. Come luogo in cui vita e morte sono intercambiabili.
Presentato in anteprima al festival Teatro a Corte 08, la Fondazione TPE è lieta di proporre un nuovo spettacolo con Michele Di Mauro e la collaborazione di Egumteatro.
L’apparenza inganna
di Thomas Bernhard
traduzione Roberto Menin
con Michele Di Mauro, Riccardo Lombardo
scene e costumi Rita Bucchi
luci Marco Burgher
regia Annalisa Bianco, Virginio Liberti
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA in collaborazione con EGUMTEATRO
CAVALLERIZZA REALE – MANICA CORTA, Via Giuseppe Verdi, 9 – Torino
Da mercoledì 22 ottobre a domenica 16 novembre 2008, ore 21.00.
(mercoledì 29 ottobre, 5 e 12 novembre ore 19.00, domenica ore 16.00)
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA
Teatro Stabile d’Innovazione
Via Santa Teresa 23 – 10121 Torino
tel. +39 0115119409 – fax +39 0115184711
www.fondazionetpe.it
Il troppo dissimile causa timore; ma il simile è un pretesto possibile per vedervi ciò che ci riguarda, come in uno specchio, più o meno deformato. I fantasmi sono questa deformazione: prossimi agli uomini ma da loro diversi, quel tanto che basta per accendere dubbi; o perché aiutino a parlar di noi stessi parlando d’altri, ma più sinceramente, con meno pudore e senz’alcun rischio. spiega il regista.
Nello spettacolo, in due atti unici introdotti e amalgamati da una liaison in versi, i fantasmi si muovono tra il reale e l’irreale, tra la polvere e la vita: sono fantasmi veri e vibranti, intrappolati nelle bende della morte, in una favola senza tempo (“Il regno e il fiore” – Primo atto unico), dove re e regine, sacerdotesse e guerrieri, stimolano a un viaggio nella parola, fin dentro al mito; ma sono anche i fantasmi della coscienza, che opprimono l’uomo moderno ponendolo davanti alle grandi domande dell’esistenza (“Usanze” – Secondo atto unico), attraverso un vortice di contraddizioni in bocca a un “quasi” suicida.
Fantasmi Quotidiani
24 e 25 Ottobre, ore 21.
Teatro San Giuseppe, via Andrea Doria 18A – Torino.
Per informazioni contattare i seguenti numeri: 339.259.16.86; 328.632.64.84 oppure visitare il sito www.benandanti.it
L’apertura della stagione è affidata a Il giuoco delle parti di Luigi Pirandello, uno spettacolo che segna il ritorno alla regia di un grande artista: Egisto Marcucci, impegnato a dirigere Geppy Gleijeses in un ruolo impegnativo e insolito.
Celebre e fulminante capolavoro pirandelliano, “Il giuoco delle parti” conduce alle conseguenze estreme l’eterno dilemma della maschera che ogni essere umano è chiamato, più o meno consapevolmente, a indossare.
Il protagonista Leone Gala, è pienamente consapevole del ruolo di marito tradito che la vita coniugale gli ha imposto e, per difendersi, ha scelto di farsi “il vuoto dentro”,lasciando scorrere la propria esistenza placida e inattaccabile da sentimenti e passioni. Andandosene di casa, egli lascia piena libertà alla moglie, Silia e cede il posto al di lei amante, l’amico Guido Venanzi, senza per questo venir meno al rispetto delle forme imposte dal ruolo di marito nella società borghese di cui fa parte.
Esasperata dalla disponibilità fino eccessiva di Leone, Silia, pensa di scuoterlo giungendo a esporre la sua vita al pericolo. Offesa gravemente da un gentiluomo, Silia chiede al marito di difendere il suo onore sfidando a duello il colpevole.
Leone, come sempre, accetta ciò che il suo ruolo di marito gli impone sfidando il gentiluomo, ottimo tiratore, e chiamando l’amico e amante di Silia, Guido, a fargli da padrino.
Ma al momento fissato per lo scontro, Leone getta finalmente la maschera: la sua parte di marito l’ha fatta, sfidando l’offensore; quanto a battersi, non tocca a lui ma all’amante. E Guido, costrettovi dalle ferree leggi cavalleresche oltre che dal “giuoco delle parti”, va a battersi e muore.
Lo spettacolo, prodotto dallo Stabile di Calabria, è presentato in prima nazionale a Ivrea.
Il giuoco delle parti
Domenica 26 Ottobre, ore 21.
Teatro Giacosa di Ivrea (To)
di Stefania Martini