Donna dell’anno 2008
Novembre 24, 2008 in Attualità da Adriana Cesarò
La Giuria dell’undicesima edizione del Premio Internazionale, “La Donna dell’Anno”, presieduta dal Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise, ha scelto le tre finaliste selezionandole fra le molteplici candidature, giunte dalle varie associazioni nazionali e internazionali.
La somala Aisha Omar, l’iraniana Esha Momeni e l’italiana Natalina Isella. La cerimonia di consegna dei premi, si svolgerà, venerdì 28 novembre,, presso il Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent, dove sarà nominata la finalista vincitrice. Alla Donna dell’Anno 2008, sarà assegnato un premio di 20.000 euro, mentre le altre due finaliste riceveranno 5.000 euro ciascuna. La Giuria ha deciso, inoltre, alcune menzioni speciali che saranno rese note nel corso della serata finale, nella quale sarà consegnato anche il Premio Soroptimist Club Valle d’Aosta.
Esha Momeni, 28 anni, ha la cittadinanza Usa e iraniana. Arrestata a Teheran perché difendeva le donne, è stata rinchiusa nel terribile carcere di Evin.
La sua unica battaglia è stata in difesa dei diritti alle donne. Una rivoluzione rosa che spaventa gli uomini in nero, gli ayatollah. Che per questo l’hanno fatta arrestare oltre due settimane fa, alla vigilia della sua partenza per gli Stati Uniti. Un arresto arbitrario che ha suscitato sdegno e spinto Amnesty International a lanciare un appello rivolto alla comunità internazionale. si è unita alla campagna «Cambio per l’ uguaglianza» insieme a poche coraggiose, decise a sovvertire tabù e tradizioni. Il loro obiettivo è quello di raccogliere un milione di firme per sostenere la svolta. Una lotta, condotta con l’appoggio di organizzazioni occidentali, che le autorità iraniane considerano alla stregua della sovversione.
Aisha Omar, nata il 7 luglio 1968 a Mogadiscio (Somalia), si è laureata in Medicina. Ginecologa nel Corno d’Africa (Somalia e Gibuti), fa formazione, lotta contro le mutilazioni genitali femminili, ha un centro di prevenzione per gravidanze a rischio a Gibuti e aiuta i bambini con malformazioni congenite organizzando le operazioni chirurgiche in Italia, dove esistono le strutture necessarie. Aisha ha vissuto sotto scorta e, in pratica, agli arresti domiciliari. Con l’arrivo dei profughi dall’Etiopia il suo ambulatorio è diventato una sorta di campo profughi. Quando la situazione si è deteriorata ulteriormente si è spostata nella Somalia settentrionale.
Natalina Isella, nata a Barzago (Lecco) nel 1946, risiete attualmente a Bukavu, in Rhwanda, presso il Centre Olame. Dopo un diploma di Assistente Sociale ENSISS a Milano, lavora per due anni al Centro Polivalente di Usmate. Nel 1976 inizia la sua esperienza missionaria. Laica consacrata, dal 1976 collabora con l’ONG in Africa e, nello specifico, nella Repubblica Democratica del Congo, con progetti di tipo sociale. In particolare, l’impegno di Natalina si è tradotto negli ultimi sei anni in un’azione a tutela di centinaia di bambine che, accusate di stregoneria, sono cacciate da casa e abbandonate e sottoposte agli abusi e torture.
di Adriana Cesarò