Lecce-Juve 1-2: Schiacciata d’ Amauri
Dicembre 9, 2008 in Sport da Tomas
Allo Stadio di Vial del Mare di Lecce la Juventus si ritrova a lottare per mantenere invariato il distacco sull’ Inter, vincente nell’ anticipo contro la Lazio, e per non farsi scappare anche il Milan che dovrà incontrare nel prossimo turno all’ Olimpico. Un risentimento muscolare impedisce a Del Piero di affrontare la trasferta con i compagni, mentre un forte torcicollo blocca il suo primo sostituto, Vincenzo Iaquinta, costretto a vedere la partita al caldo in una postazione riparata dello stadio del Lecce. Tocca finalmente a Giovinco, e forse nel ruolo che più gli si addice, in appoggio ad Amauri a svariare sul fronte offensivo. Beretta prova ad imbrigliare il gioco avversario puntando sul contropiede di Castillo in appoggio a Tiribocchi e per un tempo gli riesce. Marchisio, probabilmente il migliore tra i suoi, si impegna e corre per tutto il campo, trovando nel finale la palla giusta da servire al suo ex compagno di primavera De Ceglie, entrato a giocare a destra nel finale, sostituendo un poco incisivo Marchionni. Il cross che ne esce fuori è perfetto per il killer dell’ area piccola Amauri. Il Lecce non aveva assolutamente demeritato il pareggio, se si scorrono le pure e semplici occasioni da goal di entrambe le formazioni, ma nonostante la giornata poco incisiva dei laterali offensivi Nedved e Marchionni, e le conseguenti poche palle sfruttabili che ha avuto il bomber brasiliano, ancora in attesa del passaporto, alla prima occasione ha colpito implacabile, come solo Trezeguet era capace di fare.
LECCE (4-4-2): Benussi; Schiavi (24’ st Giuliatto), Stendardo, Fabiano, Esposito; Munari (36’ st Cacia), Giacomazzi, Vives, Ariatti (24’ st Caserta); Castillo, Tiribocchi.
A disposizione: Rosati, Polenghi, Diamoutene, Konan.
All. Beretta.
REGGINA (4-4-2): Manninger; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Marchionni (37’ st De Ceglie), Sissoko, Marchisio, Nedved; Giovinco, Amauri.
A disposizione: Chimenti, Mellberg, Zanetti, Ekdal, Rossi, Yago.
All. Ranieri.
RETI: 12’ st Giovinco, 38’ st Cacia, 45’ st Amauri.
Il match è a dir poco noioso nel primo tempo, anche grazie alla perfetta interpretazione degli uomini di Beretta. Il pallino del gioco la si lascia ai bianconeri, ci si chiude bene dietro, occupando tutti gli spazi, e si cercano gli attaccanti con lanci lunghi tentando il contropiede vincente. La Juventus soffre molto questo approccio alla partita, e impiega ben 25 minuti prima di impensierire veramente i giallorossi. Nedved interviene sulla corta respinta del portiere su di un cross dalla destra, sposta la palla di testa e cerca lo spazio al tiro, ma Benussi nel cercare la palla incoccia sul bianconero che cade. Per l’ arbitro non è rigore. Nuovo episodio dubbio al 31°, quando Marchionni, servito da Amauri, si ritrova a coprire un pallone in area sulla destra, venendo travolto dal portiere leccese. Anche in questa occasione l’ arbitro fa proseguire. Le occasioni da rete mancano, ed i portieri fan quel che possono per farsi vedere. Al 38° è sempre Benussi ad intervenire su punizione dalla sinistra di Giovinco, respingendo in tuffo quel che poteva essere un cross molto pericoloso. Al 46° Castillo ha forse l’ occasione migliore della prima frazione, ma il suo tiro finisce alto lasciando così inoperoso il portiere austriaco bianconero. Nella ripresa Ranieri sa che si deve trovare subito il goal per non incappare impietosamente nella beffa di un goal in contropiede del Lecce. I bianconeri sembrano averlo ascoltato bene nell’ intervallo e si accendono nei 15 minuti iniziali. Al 7° Giovinco dalla sinistra serve dietro in mezzo all’ area per Amauri, ma il suo tiro è troppo alto. Al 12° sempre Giovinco si procura una buona punizione da sinistra che batte lui stesso. La parabola a superare la barriera è perfetta e finisce la propria corsa all’ incrocio dei pali dove Benussi non può nulla sfiorando soltanto il pallone. La Formica Atomica si sblocca nel modo migliore, emulando il proprio capitano. Al 13° Giovinco prosegue il suo momento magico infilandosi bene sempre a sinistra, servendo Sissoko che cerca Amauri, ma il centravanti viene bloccato in angolo. I minuti centrali della ripresa sono tutti a favore del Lecce. I bianconeri si lasciano forse intorpidire dal freddo o dalla convinzione di avere in pugno la gara, ma gli uomini di Beretta non si lasciano intimidire e rialzano subito la testa cercando il pareggio. Al 22° Munari serve da destra Tiribocchi che di testa spedisce la palla di poco fuori. Attorno al 30° Caserta, entrato al posto di Ariatti, prova due volte il tiro, ma Manninger è sempre attento e blocca senza problemi. Al 36° Castillo ha l’ occasione migliore da un metro dalla linea di porta, ma su cross dalla sinistra in tuffo di testa alza incredibilmente troppo mandando fuori il pallone. Al 38° il Lecce pareggia meritatamente con Cacia. Beretta prova il tridente inserendo al 36° l’ ex fiorentino, che appena due minuti dopo ne approfitta calciando al volo di piatto sinistro un cross a campanile dalla destra di Giacomazzi. La palla finisce in rete carambolando prima sul palo alla sinistra di Manninger. Bella rete che i bianconeri devono recuperare a tutti i costi, ma i minuti a disposizione son pochi. Il forcing degli uomini di Ranieri non manca, ed ottiene il risultato sperato proprio al 45°. Marchisio lancia sulla destra De Ceglie che pennella un cross di sinistro in mezzo per la capocciata del solito Amauri. La schiacciata è implacabile, e Stendardo non può che osservare disteso a terra mentre Benussi è battuto per il 2 a 1 finale che premia i bianconeri.
Il Milan vince col Catania a San Siro e si prepara così all’ impegno di Torino, mentre tra le inseguitrici Napoli e Fiorentina vincono contro Siena e Torino. De Biasi sembra ancora resistere sulla panchina dei granata, ma il 4 a 1 subito dai gigliati all’ Olimpico potrebbe essere l’ ultima sua gara casalinga.
di Tomas