Roma-Juve 1-4: E a Spalletti girano
Marzo 22, 2009 in Sport da Tomas
Cinque anticipi consecutivi, cinque gare al sabato, cinque vittorie. Dopo quelle con Palermo e Napoli, il Derby ed il Bologna della settimana scorsa, arriva la vittoria a Roma. Che strana è la vita. Qualcuno forse non perderà mai l’ occasione per gettare fango sul tecnico, per osteggiarlo mediaticamente, per attaccarlo ad ogni minimo passo falso, ad ogni sconfitta o pareggio, o se si vince ma giocando male. La società criticata per il mercato, per non essere forte politicamente, perché sembra troppo molle con gli odiati interisti. La Champions salutata da molti premiando con onore l’ impegno agonistico messo in campo dai giocatori, ma dimenticandosi incredibilmente di chi li allena, criticandone l’ atteggiamento che poi ha portato al pareggio negli ultimi minuti. Insomma, la contraddizione contraddistingue qualcuno che ora, dopo la partita contro la Roma, probabilmente troverà sempre qualcosa a cui appigliarsi. Il goal di Loria forse ? L’ aver tenuto in panchina Nedved ? L’ aver dato poco spazio a Iaquinta ? Dimenticandosi che solo un anno fa, la Juventus aveva 7 punti in meno, dimenticandosi che l’ unica Juve che andava a ritmo maggiore, che pareva inarrestabile, era quella di Capello, una Juventus inarrivabile, per il momento, dal punto di vista della rosa. Certo le somme si tirano a fine anno, ma visto il continuo attacco ad un tecnico che non pare colpevole di alcunché, bisognerebbe sottolineare sempre l’ impresa che questa squadra sta portando avanti. Una grande impresa vista anche l’ uscita dalle coppe delle milanesi e della stessa Roma. E così, nella prima serata primaverile del 2009, una Juventus rabberciata ha avuto la meglio su una Roma orfana di squalificati ed infortunati, con 6 primavera in panchina, consentendo a Spalletti di ricordarci quanto gli girino. Forse gireranno anche ai sempiterni scettici di Ranieri.
ROMA (4-2-2-2): Doni; Panucci, Mexes, Loria (17’ st Montella), Riise; Filipe, Brighi; Tonetto, Baptista; Menez (37’ st D’Alessandro), Vucinic (47’ st Stojan).
A disposizione: Arthur, Crescenzi, Malomo, Brosco.
All. Spalletti.
JUVENTUS (4-4-2): Buffon 7; Grygera 6, Mellberg 6.5, Chiellini 7, Molinaro 6; Salihamidzic 6.5, Tiago 6 (25’ st Nedved 7), Poulsen 6.5, Giovinco 6 (27’ st Marchionni 6); Iaquinta 7.5, Del Piero 6.
A disposizione: Chimenti, Zebina, Knezevic, Castiglia, Trezeguet.
All. Ranieri.
RETI: 34’ pt e 10’ st Iaquinta, 3’ st Loria, 23’ st Mellberg, 29’ st Nedved.
Bel primo tempo giocato a viso aperto da entrambe le squadre, con la Roma che cercava spesso il lancio lungo a scavalcare il centrocampo, viste le assenze dei registi titolari. Juventus più manovriera, che prova a far uscire dal guscio i giallorossi per colpirli ai fianchi con il guastatore Iaquinta ed il folletto Giovinco. Le occasioni migliori sono per i giallorossi, ma la Juve passa in vantaggio. Nei primi minuti è Riise ad impensierire i bianconeri, ma prima il suo tiraccio finisce fuori e poi una sua discesa, giudicata male da Grygera che lo lascia entrare in area, non viene conclusa bene a rete da Menez, murato da Chiellini. Al 25° la prima conclusione bianconera con Giovinco, ma il suo tiro viene deviato in angolo. Un minuto dopo la prima parata della serata, con Buffon in facile presa sul tentativo di pallonetto di Vucinic. Al 34° i bianconeri passano in vantaggio grazie a Iaquinta, ben servito a sinistra da Giovinco il calabrese con un tocco dribbla Mexes e lascia partire un tiro sul secondo palo che batte Doni. La Roma non ci sta e prova a reagire, ma prima un tiraccio di Menez viene spedito troppo lontano dai pali e poi il tentativo di Vucinic dal centrosinistra viene deviato in angolo a pochi centimetri dal palo. Nei minuti finali è la Juve che osa ma le conclusioni di Giovinco e Iaquinta sono poco efficaci. Nel secondo tempo i bianconeri vengono subito raggiunti su calcio d’ angolo. Al 3° Loria interviene di prima su una palla rasoterra ed infila Buffon beffando la difesa. Ma la serata non è fortunata per i giallorossi, quando una discesa di Grygera viene deviata da Riise sulla testa di Iaquinta che svetta su Mexes e riporta al 10° in vantaggio i bianconeri. Dopo il tentativo su calcio d’ angolo murato dall’ indomito Iaquinta, la Juventus si impossessa del pallino del gioco, tentando il colpo del ko con Giovinco, su splendida azione in velocità con Poulsen e Del Piero, e poi con un contropiede concluso da Del Piero, ma il risultato non cambia. Ci vuole un calcio d’ angolo al 23° per chiudere la partita, grazie alla conclusione di testa dello svedesone. Nel finale Baptista si risveglia dal torpore tentando due volte il tiro, prima mandando fuori di poco e poi impegnando Buffon alla deviazione in angolo. Tutto questo quando Nedved al 29°, da poco entrato in campo, aveva pensato bene di firmare il 4 a 1 finale con una strepitosa conclusione al volo su respinta di testa di Panucci. Spalletti può solo sorridere per la bravura di D’Alessandro, giovane primavera entrato nel finale capace al 42° di un bel dribbling sulla destra ed un tiro di prima intenzione deviato in angolo da un attentissimo e sempre bravo Buffon.
La giornata si conclude con la vittoria nerazzurra contro la Reggina, mentre il Napoli riesce a bloccare il Milan, ora più lontano dai bianconeri. Nella lotta al 4° posto la vittoria del Genoa tiene ancora a distanza la Fiorentina vincente sul Siena. Nelle retrovie il Torino, perdente in casa contro la Samp, ringrazia il Cagliari che doma il Bologna, ma il Chievo, vincente sul Palermo, si allontana.
di Tomas