Sul paradossale paradigma lessicale
Aprile 4, 2009 in Poesie da Redazione
Fare, in scienza,
prelude conferenza
s’ulteriore competenza
recante provenienza
da fondata conoscenza,
rinnovante la parvenza
che ‘l progresso sempre avanza.
Non contempla la frequenza
in cui sia falsa la partenza
o qual altra consueta istanza.
Ma s’è più buona una pietanza,
noi del “primo” si fa senza:
su inattesa discrepanza,
cade in bella compresenza
il contemplato e la sua assenza,
il costrutto e la sua essenza.
Per cui rifare in scienza,
preclude perder la pazienza.
Del passato nulla avanza:
“Ti rinnego Galilei!
Ti rinnego Einstéin!
Altri sono i tempi miei”.
E d’accapo, già lo sai,
ci millanti quel che fai
non sapendo più chi sei,
fiducioso come prima
d’azzeccare qualche “rima”.
Al giullare spiritoso
t’anteponi rigoroso:
il paradosso del buon fare
sta nel non “lasciarsi andare”.
di USCO