Cosplay al Torino Comics & Games
Aprile 26, 2009 in Attualità da Tomas
Sembra proprio essere uno stile di vita. Quando ti guardi intorno vedi ragazzi e ragazze passeggiare cercando spesso di imitare le mosse del personaggio che interpretano, scambiarsi confidenze sul confezionamento dei propri costumi o semplicemente lasciarsi fotografare da grandi, piccini ma anche dagli altri appassionati cosplayers. Questa passione che viene dal Sol Levante, si è velocemente diffusa anche qui da noi, contendendo alla Francia lo scettro del paese europeo più coinvolto da eventi e dal livello tecnico raggiunto. Il “cosplay”, contrazione dei due termini inglesi “costume “ e “player”, è un neologismo coniato in Giappone che identifica gli appassionati d’anime e manga che amano calarsi totalmente nelle vesti dei loro beniamini, realizzando in prima persona con cura quasi maniacale, o con l’aiuto di sarti, gli abiti nonché i vari strumenti (armi, oggetti ecc) che caratterizzano il loro personaggio. Con l’ evoluzione dei tempi, dei gusti e del ricambio generazionale, la scelta dei personaggi si è sempre più diversificata, toccando anche videogiochi, pellicole di successo e serie “evergreen”. A differenza degli eventi occidentali, in Giappone non ci sono gare ma semplici passerelle. Al Torino Comics & Games gli eventi – a cura dell’Ataru Moroboshi Fan Club e di ADAM Italia – comprendevano: la sfilata non competitiva e il RiciCosplay il sabato, e la sfilata a concorso la domenica, culminante con l’assegnazione degli Oscar del Cosplay.
Noi abbiamo avuto la fortuna di seguire la bergamasca Federica Di Nardo (F) e la torinese Tanya Bettas Valet (T), vincitrice del premio come “Best Female Costume”:
Quando avete iniziato e perché ?
F: Nel Maggio 2005 a Fumettopoli (Milano). Curiosità, passione per anime e fumetti ed un pizzico di voglia di mettermi in gioco creando qualcosa di originale con le mie stesse mani, mi spinsero ad iniziare. Ad una fiera precedente avevo già avuto modo di vedere dei cosplayers in azione e rimasi contagiata dai colori, dall’allegria, dalla soddisfazione che si poteva leggere nei loro occhi quando gli veniva scattata una foto o ricevevano un complimento…quindi mi sono detta, alla prossima fiera lo farò anche io !
T: Io abbastanza tardi. Sono sempre stata appassionata di fumetti e cartoni, fin da quando in montagna leggevo gli albi appartenuti ai miei zii: Diabolik, Criminal, I fantastici 4, gli X-Men, non conscia che fossero dei capolavori. Da allora Marvel e Bonelli mi hanno accompagnata e solo più recentemente sono passata ai Manga.
Circa 8 anni fa, durante una gita a Firenze e Pisa, ho notato per caso alcuni cartelloni del Lucca Comics. Non ne conoscevo l’esistenza ma ho voluto farci un salto e fu un fulmine a ciel sereno ! Avevo sempre sognato di poter impersonare i miei personaggi preferiti, ma non ho realizzato il mio desiderio prima del Novembre 2008 quando confezionai il mio primo costume da portare a Lucca.
Quale è il vostro personaggio/cosplay che avete fatto e vi ha dato più soddisfazione ?
F: Ogni cosplay mi ha dato grandi soddisfazioni per diversi motivi, ma tra i miei preferiti ci sono sicuramente Xiao Mei, da “La foresta dei Pugnali Volanti” e Sayuri da “Memorie di una geisha”, due personaggi che fisicamente sento molto vicini a me e che ho cercato di intepretare al meglio. Non ultimo è invece Death The Kid dalla serie “Soul Eater”, dato che per la prima volta mi sono cimentata in un personaggio maschile !
T: Essendo una neofita ed avendone fatti solo 3 direi il primo, Flora Enchantix delle Winx. Nonostante non abbia esperienze sartoriali né troppa pratica con il “fai da te”, sono rimasta abbastanza soddisfatta del risultato, ma il poter essere per un giorno uno tra i personaggi più amati dai bambini che mi guardavano come una loro eroina è stato elettrizzante ! L’ultimo costume, poi, è stato moooolto soddisfacente, avendomi permesso di vincere il premio come Miglior Costume Femminile al Torino Comics 2009 !!!
Quale quello più difficile ?
F: Chise, da “Lei L’arma Finale”, per la costruzione di un paio di ali meccaniche dall’ apertura di quasi due metri, realizzate interamente a mano. Poi senza dubbio Alenia da “Suikoden V”, che a livello di realizzazione sartoriale è stato veramente complesso, dovendo tagliare ed incollare a mano un centinaio di triangolini dorati. E per finire la Moschettiera di “Granado Espada” (videogioco coreano) ha richiesto sia per l’arma, sia per il vestito un’attenzione incredibile. Forse proprio questo è stato il più difficile !
T: Sempre il primo. Le ali della Winx sono state un po’ difficoltose ma, nonostante tutto, hanno resistito ad un’intera giornata in mezzo alla folla !
Parlatemi dei vostri cosplay di Torino Comics
F: Ho scelto Lucretia Merces da “Suikoden V” realizzandolo interamente a mano. Come al solito la parte più complessa è stata la ricerca dei tessuti che a mio parere devono ricordare il contesto del gioco e il carattere del personaggio, oltre a rispondere perfettamente alla scelta cromatica di origine.
T: Bloom Enchantix delle Winx era in ballottaggio a novembre per Lucca. Come per la maggior parte dei personaggi, essendo disegni o generati da un computer, hanno spesso abiti che sfidano la logica e tessuti di pura inventiva, praticamente impossibili da trovare. Creatività e sensibilità del cosplayer sono fondamentali. Si cercano nei luoghi più impensati i materiali da utilizzare e poi tocca alla creazione dei cartamodelli per gli abiti affidandosi alle leggi della fisica (ci sono abiti che sembrano stare su grazie all’aiuto di una mano fantasma!!!). Per questo cosplay la maggior parte dei tessuti l’ho trovata nei mercati, sui banchi che vendono tendaggi. Per la realizzazione ho unito i cartamodelli di tre abiti differenti (presi da Burda: giornale contenente i cartamodelli e le istruzioni per confezionarsi in autonomia gli abiti che propone) e devo anche ringraziare mia mamma che, nonostante non sia sarta, ha molta inventiva ed è mooolto precisa. Le ali e gli accessori (orecchini, mollette, paillettes sul vestito, ciondolo, scarpe), li ho fatti interamente io, avvantaggiata anche dall’ esperienza passata per il mio primo cosplay: con un filo di ferro zincato, tulle, nastro di raso, colori per stoffa e glitter colorati ho messo insieme le mie ali !!! Il tutto in 3 settimane, nel tempo libero dopo una giornata lavorativa che si conclude alle 20.
Una gran bella soddisfazione !!!
Giorgia Vecchini, citata da entrambe come la miglior cosplayer italiana, è sicuramente la più famosa nel nostro paese e non solo, avendo vinto il “World Cosplay Summit”, una sorte di “notte degli Oscar” dei cosplayer, tenutosi a Nagoya ed organizzato dalla TV Aichi, in Giappone, nel 2005. Trovate molte informazioni sul suo sito, da una breve spiegazione di “Cosa è il Cosplay” ad alcuni preziosi consigli in “Come si diventa un Cosplayer”. Al Torino Comics gli altri principali vincitori sono stati Massimo Barbera grazie al suo Gundam RX-78, Alessio Moroni per l’ interpretazione del famoso Joker
di Batman The Dark knight e la coppia Mirko e Corrado Guglielmin per Peter Venkman ed Egon Spengler dei Ghostbusters.
Un grande ringraziamento a Federica e Tanya per la loro preziosa collaborazione.
di Tomas