URBE
Luglio 9, 2001 in Poesie da Redazione
S.P.Q.R. è un detto che fu spesso travisato
dagli juventini in primis ed insieme a tanta gente
forse per fottuta invidia forse per aver peccato
che inesatto traducevan sempre e volontariamente
S.P.Q.R. invece rappresenta laude e gloria
il folgore di una squadra che rasenta la leggenda
di una city giallorossa perno della nostra storia
verso cui ogni nemico è costretto a fare ammenda
Da una Lupa il fondatore primo re e Dio Quirino
che fu Romolo nomato prode e ardito condottiero
da cui Cesare ed Augusto proseguirono il cammino
che nei secoli forgiò la potenza dell’ impero
Oh che epoche lontane e intrise di mitologia
cui seguiron tempi cupi come fu lo Medio Evo
pur lo fato non sembrava dare alcuna garanzia
di un futuro ancor glorioso che per anni è stato atteso
Dal Brasile questa attesa venne tramutata in gloria
con l’ ottavo re di Roma capitan dello scudetto
oh giustizia è stata fatta per la squadra di Trigoria
Grazie Roma fu cantata a esaltare sto concetto
Più per ricchezze che per classe poi potenza bianconera
come macchina del tempo cambiò il corso degli eventi
triste e lungo fu il digiuno per la Roma e sua bandiera
in attesa che un messia la rimuovesse da ‘sti stenti
Finalmente nel 2000 venne il tempo del Messia
il cui nome è Mastro Totti che del calcio è imperatore
forse anch’egli figlio maschio della Vergine Maria
ne son prova la sua classe e il suo calcistico splendore
di J.R.R.