A due passi dal Campiello 2006
Settembre 3, 2006 in Libri da Stefano Mola
ALLA STRETTA FINALE
Domenica 10 Settembre, nella magnifica cornice del Teatro La Fenice di Venezia, conosceremo il vincitore (oppure i vincitori, se ricordiamo l’incredibile epilogo dello scorso anno) del Premio Campiello, giunto all’edizione numero 44.
I finalisti, come ormai da sei anni a questa parte, li avete scoperti su queste pagine. Ricordiamoli brevemente:
Qualche previsione? Premettendo che nei passati sei anni non ci abbiamo mai preso, nel 2006 fare un pronostico ci sembra ancora più difficile. A nostro modesto giudizio, non c’è un libro che si stacchi nettamente dagli altri. Per intensità di scrittura, per le parole carnali che grondano natura e sangue, sicuramente ha impressionato Niffoi (dato anche dalla stampa come favorito). Non possiamo nascondere la nostra passione per Orengo, anche se ci era piaciuto di più La curva del latte, con cui lo scrittore ligure era stato in cinquina nel 2002. Marinelli a tratti ci ha molto coinvolto per la sua capacità descrivere con passione lo sbilanciamento del sentimento amoroso. Buttafuoco è forse quello che ci ha meno attratto, pur riconoscendo l’importanza di un progetto che si cimenta con un punto di vista scomodo sul secondo conflitto mondiale.
Alla fine, se fossimo uno dei 300 incogniti membri della giuria popolare che con le loro silenziose letture determineranno il vincitore, daremmo il nostro voto a Claudio Piersanti. La storia di Metz coniuga eventi minimi e universali, apre importanti interrogativi sulla nostra vita politica e sociale senza marcarla troppo di polemica, senza connotarla eccessivamente di polemica (quindi un libro che potrebbe non invecchiare troppo).
GLI ALTRI CONCORRENTI
Un vincitore già c’è: Marco Missiroli. Il suo Senza coda (Fanucci Editore) ha convinto la giuria dei letterati ad assegnargli il Premio Campiello Autore Esordiente. Dei giovani, al momento conosciamo solo la cinquina: sbirciatela qui.
Per la cronaca e le curiosità da Venezia, rimanete su queste pagine. Tra una settimana saprete tutto.
di Stefano Mola