Adunata degli alpini: info utili
Maggio 3, 2009 in Medley da Redazione
E’ conto alla rovescia ormai per l’82esima Adunata Nazionale degli Alpini che si svolgerà nei giorni 8, 9 e 10 maggio a Latina. La città e la provincia intera sono pronte ad accogliere decine di migliaia di alpini e loro famigliari per una festa di pace che può anche essere l’occasione per scoprire un territorio ricco di cultura e enogastronomia.
Una stampa, in omaggio alla città e alle penne nere
La stampa, creata da Luca Falzarano, è un omaggio che tutti i borghi di Latina hanno fatto alla città e alle Penne Nere in arrivo. La stampa creata da Luca Falzarano è nata con l’intento di congiungere all’evento Nazionale, il nome e la storia della città di Latina, con un percorso descrittivo-grafico che rimanda la Città attuale a quella di fondazione (fondazione 30 giugno 1932 inaugurazione 18 dicembre 1932).
“Il poster – ha spiegato l’architetto – è stato realizzato su una immagine storica di fondo: questa vista, è direttamente incorniciata in un profilo rappresentativo dello sky-line classico delle alpi, luogo degli alpini, incastonato a quello di Latina, attraverso i suoi più rappresentativi ed identificabili edifici pubblici: il Comune; la Chiesa; l’Edificio Postale. L’espressività, cui mira l’intera stampa, è quella di Unione, Compiutezza, Rappresentatività, Visione evocativa.
Il cappello, che è l’elemento più rappresentativo degli alpini, marcia ordinatamente, sventolando la lunga penna nera, che ne è il simbolo. Ancor più metaforicamente, Latina è rappresentata da una serie di spighe di grano, poste in trasparenza. La rigogliosa spiga, è composta di cinque chicchi ed otto filamenti, rimando ad i tredici borghi, espressamente intitolati alle battaglie della grande guerra: ‘il Piave mormorava.non passa lo straniero’. Le varie tonalità di trasparenza, quasi filigranate, intendono dare al tutto un’aurea di documento storico: adunata in pergamena. Le diciture a corollario, sono quanto dovuto: ‘Sul Cappello che noi portiamo c’è una lunga penna nera.’.
Il tricolore, si pone ovunque e con modalità diverse: Alpi, Monumenti e Città, interagiscono con trasparenze; mentre le bandiere sui pennoni, pronunciano chiaramente le loro tonalità. Il Verde-Bianco-Rosso, cinge tutta la stampa, indicando il percorso che si svolgerà, nei giorni 8-9-10 Maggio 2009, attraverso la Città di Latina.e quello che si sarà svolto, a testimoniare il Valor di Patria”.
Grande soddisfazione del sindaco: “E’ questo lo spirito con cui dobbiamo accogliere i nostri amici alpini ed è significativo che il là parta proprio dai nostri borghi e dalle nostre giovani menti. Sarà una grande festa”.
L’adunata in diretta web e TV
Domenica 10 maggio la sfilata all’Adunata nazionale a Latina sarà trasmessa sul canale 907 di SKY. Oltre che in televisione si potrà seguire l’Adunata in diretta su ana.it e scaricare i video. Sarà una vera e propria finestra aperta sull’avvenimento più importante dell’anno per gli alpini, che offrirà a chi non potrà essere presente a Latina, in qualunque parte del mondo si trovi, la possibilità di vivere in prima persona tutte le emozioni della giornata.
L’intera sfilata verrà trasmessa in versione integrale in diretta dal canale 907 di SKY a partire dalle ore 8,30 di domenica 10 maggio.
Su ana.it oltre a tutti i momenti importanti dell’Adunata Nazionale di Latina, domenica 10 maggio sarà possibile seguire in diretta web l’intera sfilata. Il servizio, offerto per la prima volta durante l’Adunata di Genova del 2001 e, grazie alle recenti tecnologie, riproposto ed ampliato nell’offerta durante l’Adunata di Bassano del 2008, ha avuto un grande successo; la sfilata è stata vista da oltre 6.800 visitatori ed i video delle singole sezioni hanno registrato oltre 60.000 download.
Oltre all’intera sfilata in tempo reale sarà possibile anche vedere il video integrale di ogni singola sezione dell’Associazione: nella sezione del portale “Multimedia – video” sarà infatti disponibile il video in modalità VOD (Video On Demand), entro 30 minuti dal termine del passaggio della Sezione davanti alla tribuna delle autorità.
In tal modo sarà possibile, anche nei giorni successivi all’Adunata, poter vedere la sfilata scegliendo, di volta in volta, la Sezione ANA preferita. Agli utenti registrati di ana.it, inoltre, sarà consentito scaricare i video sul proprio computer. L’intera sfilata così suddivisa nelle 81 sezioni italiane più una sezione dedicata alle sezioni estere rimarrà disponibile per sempre sul nostro portale.
Percorsi turistici
Latina città
Latina è una città differente dalle tradizionali città italiane. Non esistono infatti chiese barocche, nè quartieri medievali, poiché la sua costruzione fu decisa da Mussolini partendo dal cosiddetto ‘prato verde’.
Il compito affidato ad un gruppo di architetti diede un risultato stupefacente. Una passeggiata nella città razionalista non può che iniziare da Palazzo “M” così chiamato per la caratteristica struttura che ricorda l’iniziale del Duce. L’arteria principale (Corso della Repubblica, in origine Corso Vittorio Emanuele III) è la strada dei negozi eleganti. Proseguendo e lasciando sulla destra gli edifici delle Assicurazioni, si giunge a piazza San Marco, dove è presente la chiesa dedicata dai coloni veneti all’omonimo Santo.
Nella stessa piazza sono presenti la Casa del Combattente e l’Opera Balilla, che attualmente ospita il museo “Duilio Cambellotti”. Si può inoltre proseguire e giungere nella Piazza Centrale (Piazza del Popolo, in origine Piazza del Littorio): è il cuore amministrativo della città, ove sorgono il Comune con la caratteristica torre. Superando gli archi sulla sinistra, si può osservare il Palazzo delle Poste, purtroppo mutilato negli anni Sessanta.
Attraverso un viale alberato, si giunge nella Piazza del Quadrato ove sorge l’edificio dell’Opera Nazionale Combattenti ed una cornice di costruzioni razionaliste. Un altro spazio urbanistico da non perdere è Piazza della Libertà dove ha sede il Palazzo del Governo (all’interno è custodito il grandioso affresco di Cambellotti sulla bonifica). Accanto sono presenti i giardini pubblici, tuttora dedicati ad Arnaldo Mussolini, fratello del più famoso Benito. Rimanendo in centro, si scorge Piazza Roma circondata da edifici di sorprendente modernità.
A pochi metri di distanza sorgono Corso della Repubblica e Piazza Dante dove è ancora presente la stele donata da Treviso a Littoria. Da lì è possibile percorrere un lungo viale alberato che termina nell’ex piazza dell’Impero, ora piazza Bruno Buozzi, dove sorge l’edificio del tribunale. Dopo aver passeggiato all’interno del nucleo di fondazione della città, per gli appassionati d’arte sarà possibile visitare la Pinacoteca Civica d’arte moderna e contemporanea ospitata all’interno del palazzo della cultura: lì sono raccolte parte delle opere che le provincie italiane donarono a Littoria nel 1932.
La provincia
La provincia di Latina fu istituita nel dicembre del 1934 e racchiude in sé beni architettonici storici e naturali che non hanno pari in altre parti d’Italia.
Cori: centro d’aspetto medievale scaglionato a piramide, coi suoi due nuclei di Cori Valle e Cori Alto, su un pendio dei Monti Lepini: d’antichissima origine, dal IV secolo a.C. appartenne a Roma. Salendo verso Cori Alto, s’incontrano diversi tratti di mura poligonali, i resti del Tempio di Castore e Polluce (I sec. a.C.), la singolare S.Oliva, formata da una chiesa duecentesca e una quattrocentesca con affreschi del XVI secolo, e il cosiddetto Tempio di Ercole, del I secolo a.C. Notevole anche la chiesa dell’Annunziata, con affreschi votivi (XV-XVI sec.) ispirati a Masolino.
Fondi: conserva resti di mura ciclopiche, romane e medievali, che narrano la storia gloriosa di “Fundanus” o “Fundi”, celebre nell’antichità
per il suo vino Cecubo (nell’antichità romana, a causa del clima assai freddo, le viti prosperavano soltanto lungo i litorali marini). La leggenda la vuole fondata da Ercole, e pare sia stata dapprima aurunca poi volsca prima di divenire colonia e municipio romano. Fondi ha il suo lago, il più ampio, dopo quello di Fogliano, tra i laghi costieri del Lazio, caratterizzato dalla torre del pesce e ricco di flora e di fauna acquatica. Fondi giace opulenta tra i suoi agrumeti, vigneti e oliveti. Il Castello baronale è il suo monumento più celebre e caratteristico insieme alla collegiata di S. Maria.
Gaeta: i primi insediamenti nel territorio di Gaeta risalgono al VIII secolo a.C., ma fu solo nel 345 a.C. che finì sotto l’influenza di Roma. Durante il periodo romano Gaeta divenne un luogo di villeggiatura molto rinomato, frequentato da imperatori, ricchi patrizi romani, da consoli e da famosi senatori dell’epoca. Per favorire la loro venuta fu persino costruita una nuova strada romana, la Via Flacca, più breve rispetto all’Appia. Il suo territorio, peraltro, è situato all’interno di quell’area geografica denominata, in epoca imperiale, Latium adjectum.
San Felice Circeo: sporge, isolato sul mar Tirreno, chiudendo a ovest il golfo di Terracina. Alto 541 m.s.m., costituito in prevalenza da dolomie e calcari, si ricollega per la struttura e le condizioni tettoniche ai monti Lepini. Forse separato dalla terraferma in epoca preistorica, oggi risulta saldato ad essa dalle alluvioni del Sisto e di altri torrenti minori. L’antica mitologia ne fece la residenza della Maga Circe, e in tal senso il Circeo è ricordato da Omero e Virgilio, ma il nome deve farsi piuttosto derivare da “circus”, con riferimento alla configurazione rotonda e isolata del promontorio.
Terracina: la città è situata al bordo meridionale della pianura pontina, alla foce del fiume Amaseno, sulla costa tirrenica (golfo di Gaeta); si sviluppa da una propaggine del Monte Sant’Angelo (Monti Ausoni), dove giace il centro storico, fino al lungomare Circe. La rupe di Pisco Montano segna nettamente il confine meridionale del centro abitato; a sud si apre la pianura di Fondi, a nord l’urbanizzazione degrada progressivamente verso la campagna aperta e i borghi rurali.
Ventotene è un comune di 708 abitanti esteso sull’isola omonima e la vicina isola minore di Santo Stefano, entrambe appartenenti all’arcipelago delle isole Ponziane, nel Mar Tirreno. E’ anche conosciuta per il Manifesto di Ventotene (redatto da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi, oppositori del regime fascista ivi confinati), che, nel 1941, in pieno conflitto mondiale chiedeva l’Unione dei paesi europei e che costituirà il riferimento ideale cui guarderanno in molti negli anni successivi per il processo di integrazione continentale.
I sapori del territorio pontino
La cucina raccoglie tradizioni enogastronomiche della fascia collinare, del sud pontino e dell’antica palude fino alle culture arrivate nell’Agro insieme ai Veneti, agli Emiliani, ai Friulani, ai Trentini che si sono stabiliti nella provincia di Latina.
I sapori del territorio sono estremamente variegati, diversi sia per le tradizioni storiche sia per i tanti ingredienti delle sue terre che, spaziano dalle zone interne collinari a quelle di mare. La cucina raccoglie tradizioni enogastronomiche della fascia collinare, del sud pontino e dell’antica palude fino alle culture arrivate nell’Agro insieme ai Veneti, agli Emiliani, ai Friulani, ai Trentini che si sono stabiliti nella provincia di Latina. La gastronomia si innesta sulla tradizione di piatti che si rifanno a una cucina povera di origine pastorale e contadina che trova nell’elaborazione dei prodotti tipici locali la sua genuinità. Sono ben 85 i prodotti tipici sono della provincia di Latina, tra questi val la pena ricordare l’IGP del kiwi, la mozzarella DOP di bufala campana dell’area pontina, il carciofo romanesco di Sezze, il sedano di Sperlonga, le olive itrane, quelle di Sonnino e di Gaeta, i vini di Cori, Aprilia e Terracina, l’olio corese, sonninese e itrano, la carne di bufala, il prosciutto di Bassiano.
di P. Arissone, L. Giordano