Aikido, II parte
Ottobre 20, 2010 in Sport da Redazione
L’Aikido è considerato in Giappone come l’esempio più evoluto di arte marziale. Pur attingendo dalle tradizionali arti di combattimento il ju-jutsu (arte della lotta), della scuola Daito Ryu (aiki-ju-jutzu) ed il ken-jutsu (arte dell’uso della spada)], le tecniche sono state elaborate e concepite dal suo Fondatore per essere al contempo straordinariamente efficaci ma intrinsecamente non violente. Quest’arte porta a raggiungere tre livelli: quello fisico, mentale e spirituale.
Il corpo, non più vincolato nei suoi movimenti dai limiti della corretta esecuzione tecnica e la mente in completa sintonia con quella dell’avversario, lasciano il posto allo spirito che può ora agire liberamente senza più vincoli di sorta. Benché l’Aikido possa essere inteso come forma scientifica di difesa personale esso è soprattutto un metodo per sviluppare armoniosamente il sistema di coordinamento fra mente, corpo e spirito, essendo l’allenamento fisico orientato anche verso un fine morale molto più elevato. Secondo la filosofia del Fondatore la violenza e il desiderio di vincere o di uccidere pone l’aggressore automaticamente fuori dall’armonia dell’Universo. Per questa ragione la competizione è totalmente assente. L’Aikido rifugge dal mito dell’uomo forte, inteso nel senso materiale, per esaltare quello dell’Uomo in senso spirituale, quale essere umano che tenda al raggiungimento della completezza, quasi al limite della perfezione, un uomo che rinnega la violenza quale mezzo per la scalata sociale e che accetta con umiltà di correggere i propri errori; solo sviluppando il senso critico è possibile migliorare se stessi attraverso un lavoro costante e paziente. I tre ideogrammi che compongono il termine sono:
Ai:Armonia
Ki:Spirito
Do:Via o metodo
Letteralmente quindi “La Via dell’armonia dello Spirito”
Ai
Significa anche amore, armonia con le leggi della natura. Apprendere l’Aikido, è comprendere le leggi naturali del movimento; colui che pratica è chiamato ad un intenso lavoro teso alla costante ricerca dell’armonizzazione (awase) con l’azione del proprio compagno (uke). Le tecniche quindi si ispirano a principi di filosofia naturalistica: il vortice dell’aria, l’onda del mare ecc. senza che mai ci sia contrasto o collisione con la potenza dell’attacco. Si comprenderà allora che la forza viene vinta non opponendosi ma adeguandosi all’azione che irrompe. Mettendo in sintonia il proprio movimento con quello dell’attaccante è possibile dirigere l’energia negativa dell’aggressione in maniera appropriata rendendola inefficace e senza creare danni fisici.
Significa energia vitale e quindi non solo l’energia fisica ma anche l’energia psichica e mentale. Il fine dell’Aikido è di divenire coscienti della propria energia e di imparare a controllarla. Questa energia si chiama ki ed è la stessa che riempie l’Universo e che nell’individuo è la misura della sua vitalità; quando non c’è ki l’immobilità e la morte sopraggiungono. Tramite le tecniche dell’Aikido è possibile migliorare la propria salute fisica, acquisire un particolare autocontrollo ed una straordinaria energia interna, mantenendo la scioltezza giovanile e la serenità interiore.
Significa Via o cammino ma inteso come percorso e ricerca spirituale da compiere. Nella pratica dell’Aikido non c’è niente da dimostrare; non c’è dunque spazio per l’aggressione e la violenza, non c’è mai rivalità ma soltanto l’apprendimento reciproco (colui che è attaccato impara a utilizzare la propria energia e colui che attacca impara a non essere ferito, perché la ferita sarebbe il risultato inevitabile di una resistenza ostinata).
L’Aikido compie un salto in avanti rispetto alle altre arti marziali (jutsu) poiché, senza perdere in efficacia, diventa un’Arte Spirituale. Le tecniche di difesa, rappresentano infatti il “mezzo” per conoscere se stessi e comprendere come vivere: vincere o perdere non è dunque la giusta Via alla conoscenza, in quanto chi desidera essere imbattibile conserva uno spirito bellicoso e mantiene la propria aggressività.
Vincere veramente significa sconfiggere lo spirito di discordia e l’egoismo del nostro animo perché ciò che desideriamo o cerchiamo di fuggire si trova dentro di noi. La vera forza è divenire forti interiormente, mantenendo sempre la giusta calma e serenità dello spirito ma non per questo essere deboli, bensì decisi e determinati nelle nostre azioni, sicuri delle scelte operate e sempre pronti ad affrontare ogni nuova situazione con la giusta grinta.
Chi pratica l’Aikido acquisisce con il tempo un determinato atteggiamento sia fisico che mentale scaturito non solo dalle sue regole comportamentali ma anche dalla peculiarità di quest’arte, che si riflettono nella vita stessa di tutti i giorni in ciascuno di noi al di fuori della pratica nel dojo. Nella pratica con il compagno la prassi del saluto, il ringraziamento, il ripetere gli esercizi alternativamente e le tecniche eseguite sempre nel rispetto della sua integrità fisica accrescono il senso di rispetto per la natura e per il prossimo.
Il raggiungimento della corretta esecuzione della tecnica porta ad essere sempre precisi ed accurati su tutti i campi. La ricerca dell’armonizzazione, possibile solo attraverso l’autocorrezione, sviluppa il proprio senso critico. L’accettazione dei consigli da parte dei compagni più anziani (senpai) porta ad avere sempre la giusta dose di umiltà.
Entrambi costituiscono fattori determinanti per un profondo miglioramento della propria personalità. La pratica dell’Aikido (basata sulla ricerca dell’armonizzazione, della tecnica appropriata alla situazione contingente e del rispetto per il partner), consente di cercare la strategia giusta per raggiungere il proprio scopo. Questo è anche un modello di comportamento applicabile nella vita sociale. Anche qui, a volte, è necessario sapersi muovere con discrezione cercando sempre la strada giusta per conseguire i propri intenti mantenendo il rispetto per il prossimo. L’Aikido, dunque, non è soltanto una attività fisica: nel tempo e con pazienza, seguendo un bravo maestro, cambia realmente la vita.
Non vale la pena tentare?
Enzo Di Vasto è Istruttore Federale CONI-FIJLKAM e tiene un corso di Akido a Torino.
Il corso di Aikido è tenuto al Musubi Dojo ASD Mirafiori
Istituto comprensivo “Castello di Mirafiori”
Strada Castello di Mirafiori, 55 – Torino
Cell. 339.40471198
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di Enzo Di Vasto