Alex, ambasciatore in Australia

Settembre 11, 2012 in Net Journal, Sport da Claris

Ciao Alex o Benvenuto Alex? Tutti e due, direi!
Ciao perché va via da Torino, dall’Italia uno dei campioni più amati, più grandi, più vincenti, più longevi dello sport italiano.
Benvenuto perché non si ritira, ma arriva in Oceania, in un nuovo continente, tutto da scoprire dal punto di vista calcistico, da far crescere e diventare competitivo.
Alex, la bandiera, uno dei campioni più fedeli e sinceri, un signore del calcio, si trasferisce. Come noto la sua avventura juventina lunga diciannove anni e infiniti gol, scudetti, coppe é alle spalle, e il ‘capitano’, la maglia numero 10, non sarà più bianconero (o rosa), ma azzurro. E non azzurro Italia, ma celeste direi, del Sydney Football club.
E’ una delle avventure più belle ed intriganti che si potessero immaginare per Pinturicchio, definizione data dall’Avvocato. E proprio Alex spiega tutto cio’ con semplicità e chiarezza in una conferenza stampa nella bolla del Lingotto.

“Per me questa é un’occasione speciale di incontro: sono felice dell’accordo col Sydney Football Club, siglato per due anni.
Mi aspetto di vivere un’avventura splendida, strepitosa e forte e devo ammettere che alla fine di questo lungo viaggio nel calcio italiano ed europeo non poteva esserci situazione migliore.
Ci tenevo a ringraziare le squadre che mi hanno cercato e gli operatori di mercato che mi hanno fatto il filo in questi mesi, ma penso questo periodo lungo fosse indispensabile per analizzare la migliore scelta per il mio futuro.

Quello che affrontero’ non è un’avventura, ma un progetto, in un posto a cui solo tre mesi non avrei mai pensato, che non mi aspettavo, come allo stesso modo non mi aspettavo di ricevere telefonate da tante squadre che mi hanno cercato. Un riferimento particolare va alle squadre italiane che preferisco non citare comunque per ovvie ragioni. Non avrei comuqneu scelto una squadra italiana, non perché le avevo viste come nemici calcistici, ma perché mi sembra giusto cosi’ dopo tutti gli anni trascorsi sempre in bianconero.
Poi a parte il cuore e ringraziare i tifosi che ancora comprano la maglia numero 10 col mio nome la cui cosa mi fa un certo effetto, non voglio dilungarmi oggi sulla Juventus perchè oggi é un giorno dedicato solo al Sydney, alla squadra e al suo continente.

Adesso sto vivendo delle emozioni molto forti e contrastanti per me che non ho mai cambiato maglia, e in più vado ben lontano come km dalla vita e dalle abitudini attuali. Ma so che saro’ vicino come filosofia di vita e sport e di questo ringrazio il Sydney Football Club e l’Associazione australiana calcio per l’opportunità.
Adesso ho questo desiderio unico come non é mai stato (e non avrebbe potuto) in questi miei anni di riiniziare da capo. Sarà tutto diverso dal punto di vista umano e anche calcistico, ma dall’altra parte é sentita dentro di me in maniera fantastica questa opportunità.
Per me è doveroso ringraziare la squadra che ha rappresentato il mio trascorso e le persone vicine a me, i miei genitori, mio fratello che dal punto di vista professionale ha fatto moltisssimo, la mia famiglia, mia moglie Sonia che mi permette certe scelte e mi é sempre vicino in qualsiasi momento. La scelta é stata fatta anche con loro e ne sono felice.
Naturalmente ultimamente sono molto teso per il cambiamento che avviene dopo diciannove anni di calcio e di

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vita con la stessa squadra, per la quale per altro, come detto, continuero’ a tifare sempre.
Le sensazioni che ho dentro sono tante e affrontero’ questa avventura con l’entusiasmo di chi scopre qualcosa di nuovo e mi auguro e sono sicuro che la vivro’ bene con il mister pignatta,

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con la nuova squadra e insieme a loro voglio confrontarmi con un paese all’avanguardia dal punto di vista sportivo, anche se non ancora da quello calcistico.

Perchè Sydney e l’Australia? Beh, il grande fascino esercitato dall’esotico é stato superiore a qualsiasi altro pensiero e offerta passata in questi due mesi. Desideravo fortemente confrontarmi con qualcosa di nuovo per gli stimoli e penso sia la scelta perfetta. Qua in Italia ho fatto tutto quello che dovevo fare e andare in Australia mi permetterà, tra l’altro, di approfondire mondi sportivi che seguo da tanto come il rugby. Poi magari mi capiterà di trascinare altra gente di calcio, altri colleghi in Australia.

Per ora quello che conosco del Sydney squadra ce l’ho tramite Tom Pignatta, il mister, e penso che sarà bello scoprire da sé senza farsi raccontare tutto.
Quello che sogno é di giocare davanti a stadi pieni con tanta gente appartenente magari alla numerosa colonia italiana in Australia e vorrei che gli spettatori possano divertirsi. Inutile dire che faro’ il massimo affinché il calcio laggiu’ possa crescere anche con i miei consigli e poi che diventi uno sport nazionale di primo piano.
Poi mi ricordo bene della squadra australiana del 2006, un’ottima squadra che ci ha messo in grande difficoltá e abbiamo eliminato solo grazie al rigore di Totti.
Sono comunque orgoglioso e lusingato di rappresentare il calcio australiano e non solo la cittá e la squadra di Sydney, ma tutta una nazione.
Sono comunque cosciente che è un onore grande ma è anche un’altrattanto grande onere e lo vivo con grande senso di responsabilità.
E visto che fra un mese esatto inizia il campionato, il 5 ottobre, devo inziare bene per poter essere a disposizione del mister da subito. A tal proposito ringrazio il dottor Bonocore con cui mi sono allenato fino adesso a Piobesi e che mi seguirà in questa avventura. Altro punto non vedo l’ora di conoscere i miei compagni nuovi.
Mi hanno chiesto anche se mi sento come quando Pelé è andato negli Usa. Beh, non sono cosi’ vecchio da ricordarmi di persona, ma tramite vari racconti so del ‘pioniere’ Pelé. Ora è un momento diverso, pur se la mia partenza per l’Australia ha delle similitudini, pero’ con l’aggiunta e il vamtaggio che qua c’è la volontà di creare qualcosa di unico: ecco cosa è particolare e mi attira.”

E infine il General manager Tom non puo’ non dire che é la prima volta di una leggenda del calcio in Australia e non vede l’ora di iniziare il campionato.