Alla scoperta del sultanato dell’Oman
Aprile 5, 2004 in Viaggi e Turismo da Claris
L’Oman è una terra ai più sconosciuta e misteriosa, e per questo ricca di fascino, che rappresenta una meta “nuova” e con tanti interessi paesaggistici, storici ed etnologici di enorme valore.
‘Osservando il Mondo & Raid Inside’ sono due agenzie di viaggio ancora (o per fortuna!) rampanti e non troppo ‘popolari’, che si possono permettere di organizzare viaggi ‘unici’, non di massa, e indimenticabili.
Le due affermazioni appena scritte trovano la loro unione nel tour d’avventura alla scoperta della cultura del Sultanato dell’Oman, stato chiamato anche l’eremita del medio oriente, in programma dal 19 Aprile al 3 Maggio 2004.
‘Osservando il Mondo & Raid Inside’, infatti, è uno dei primi tour operator a vagliare le soglie del Sultanato dell’Oman, terra di Islam e petrolio, che sta aprendo a ragione le proprie porte al turismo, in quanto il paese è dotato di numerose attrazioni per soddisfare anche i turisti più esigenti, oltre a ben prestarsi agli appassionati dei viaggi d’avventura che hanno un’innata passione per le auto e le moto.
Conosciamo meglio la filosofia di “Osservando il Mondo & Raid Inside”: il loro concetto base è che l’utilizzo di auto e moto è solo il mezzo per raggiungere e conoscere le realtà di paesi e popoli diversi, mai il fine, con il rischio di trasformare il viaggio in una gara di guida. Il must di “Osservando il Mondo & Raid Inside” sta, inoltre, nell’organizzazione logistica (trasporto moto e auto, bagagli, noleggio di auto…) che permette così ai propri turisti di viaggiare nella massima tranquillità e comodità, senza dover pensare a dove mangiare o dormire, alla prenotazione del traghetto o a cosa portare in viaggio. In ogni avventura è prevista la presenza di un capo gruppo, che riveste un ruolo fondamentale, in quanto da indicazioni e funge da punto di riferimento e supporto in caso di necessità. Quindi, viaggi d’avventura ma in assoluta sicurezza, valorizzando gli aspetti culturali e naturalistici, sempre guidati dall’entusiasmo di scoprire luoghi e curiosità di tutto il mondo.
E’ bene ricordare inoltre che tutti i viaggi proposti sono stati testati e vissuti in prima persona da Ettore Francesconi e Antoni Tofani, titolari dell’azienda, che hanno maturato negli anni significative esperienze di viaggio nel continente africano, europeo e americano.
E parliamo ora di questo Sultanato, il più antico Stato indipendente del mondo arabo, così ricco di petroldollari, quanto affascinante e misterioso, seguendo l’itinerario proposto da Francesconi e Tofani.
Ci troviamo nella penisola Arabica: le spiagge, che nei secoli scorsi erano conosciute come “Costa dei pirati” e “Costa della Tregua”, si estendono per migliaia di km. bagnate dal Mar Arabico, proprio sulla linea del tropico del cancro. Qui il clima è si caldo ma anche umido.
Le piste sono innumerevoli, anche se, grazie alla conformazione del territorio, è possibile effettuare percorsi in fuoripista, mentre estese ed anche molto selettive sono le intricate catene di dune di sabbia, presenti ovunque.
Muscat, la capitale, è nata nel primo secolo d.C. diventando presto un importante e strategico centro commerciale, conquistato nel tempo dai portoghesi. A nord dell’Erg Gharbanyat, il paesaggio, da sabbioso, diventa prettamente montuoso. Ai piedi della catena montuosa dell’Akhdar, si trova Nizwa, antica città raccolta attorno al suo souk. Tra le montagne troviamo wadi Tanuf, ove si trovano i resti di uno splendido villaggio, e uno tra i sistemi di caverne sotterranee più ramificate, a oltre 2.000 metri di altezza (a Hoti Cave). Passata Rustaq antica capitale del paese nel medioevo, ci troviamo nel Wady Bani Kharus, ove sono situati interessanti graffiti di epoca storica. Seguendo la costa si arriva a Qalhat, con le rovine della città più antica dell’Oman e Sur, con le sue incantevoli spiagge e un interessante cantiere per la costruzione dei sambuchi, tipiche imbarcazioni locali.
Passate le sorgenti calde e solforose di Abyadh, il viaggio prevede il rientrio a Muscat, dove ha termine. Non manca il contatto con il deserto di dune, il mitico Rub al Khali, nella regione del Ramlat Fasad, nella parte meridionale dell’Oman, né col Dhofar, territorio montuoso che durante il periodo delle piogge, tra giugno e settembre, i monsoni trasformano in una intricata foresta tropicale.
Il Sultanato Dell’Oman: note tecniche
Data del viaggio: 19 aprile – 3 maggio 2004
Quote di partecipazione: € 2000,00 (per conducente moto propria) – € 1.900,00 (auto a noleggio, tariffa per persona con 4 viaggiatori a bordo) – € 1.850,00 (passeggero su veicoli organizzazione) – € 755,00 (qotazione moto enduro a noleggio)
Osservando il mondo & Raid Inside
Via Boves, 5 – 25124 Brescia – tel/fax: 030/3534778 .- www.osservandoilmondo.it
Via Battisti, 9 – 04100 Latina – tel/fax:0773/668891 – www.raidinside.it
Programma di viaggio ‘SULTANATO DELL’OMAN: Salalah – Muscat’: 19 aprile – -3 maggio 2004
Partenza dall’Italia ed arrivo in serata a Muscat. Trasferimento in albergo per prendere possesso delle camere.
Al mattino trasferimento in aeroporto e partenza per Salalah, dove arriviamo per pranzo. Ritiriamo i mezzi per cominciare il viaggio. Dedichiamo il pomeriggio per effettuare dei giri sulle bellissime spiagge situate vicino a Salalah. Una di queste, Khawr Rawri è importante anche per la presenza delle rovine del principale porto per il commercio dell’incenso nell’antichità. Campo a pochi km. dalla città.
Postandoci verso nord, le spiagge vengono sostituite dall’altopiano del Dhofar, che dall’Oceano Indiano si prolunga fino all’interno. Raggiungiamo il centro agricolo sperimentale di Shis, dove sono ancora presenti i resti delle abitazioni dell’antica città di Ubar, risalente al 5.000 a.C. Ora davanti a noi si presenta maestoso il Ramlat Fasad, zona di dune dal colore rosso ocra intenso. Stiamo per entrare in uno dei deserti più belli: il Rub Al Khali. Cena e pernottamento al campo.
Per oltre tre giorni ci troviamo immersi in un oceano di sabbia: il più grande sistema di dune presente sulla Terra, che si estende al confine con l’Arabia Saudita e che forma le prime propaggini del grande deserto Rub al Khali. Il “nulla” così viene chiamato questo deserto, per l’assoluta mancanza di piante, animali e dell’uomo. Qui le migliaia di dune creano un’immagine surreale dell’ambiente tale da coinvolgerci e trasformarci emotivamente; sono diverse da quelle presenti in Algeria o in Libia. Tantissime montagne di sabbia separate tra loro da larghi corridoi dal fondo duro e compatto che avvicinandosi all’Arabia Saudita si stringono sempre più fino a creare un incredibile oceano di sabbia mosso dai numerosi venti present
i. Cene e pernottamenti al campo.
Ultimi km. di sabbia e deserto prima di arrivare sul mare. Meta della giornata è Ras Madrakah, penisola di roccia che si protende sull’Oceano circondata da diversi relitti di navi adagiate sulla battigia. La località è caratterizzata per la presenza di rocce laviche che a seguito di eruzioni sono giunte fino in riva al mare. Cena e pernottamento al campo.
Ci troviamo sempre a percorrere le piste in riva al mare con la possibilità di tuffarci ripetutamente in acqua. Nel primo pomeriggio arriviamo sulle spiagge più belle dell’Oman: Khaluf, Ras Bintawt e Salutyat; con un poco di fortuna possiamo vedere le tartarughe deporre le uova. Cena e pernottamento al campo.
L’interno del territorio è un vero e proprio deserto formato da altopiani e wadi ricoperti di sabbia. Si viaggia lungo la costa per entrare successivamente nel Wahayabah sands, un mare di dune di sabbia che terminano direttamente nel mare. La pista che segue la costa è stata asfaltata a tratti per velocizzare i collegamenti tra i villaggi. Percorriamo il tratto in fuoristrada più tecnico dell’Oman: nei pressi di Khuwaymah, occorre seguire per parecchi km. le tracce scavate attraverso la aeolianite, roccia a taglio ricoperta dalla sabbia nella quale è facilissimo tagliare i copertoni dei mezzi. E’ possibile incontrare pescatori al loro rientro dal mare mentre percorriamo la battigia, e accordandoci prendiamo del pesce da cucinare al campo. Per l’intero tratto che abbiamo percorso sulla costa in questi giorni, con una maschera da sub è possibile vedere anche banchi di corallo che si estendono per centinaia di km. Cene e pernottamenti al campo.
Continuiamo il nostro percorso tra costa e l’interno per cercare di percorrere strade sterrate. A Sur visitiamo i cantieri per la costruzione dei sambuchi (dhows in lingua locale), mentre a Qalahat, sono presenti le rovine di una delle più antiche città omanite. Nei pressi di Dibab, ci immergiamo nelle acque cristalline del Sinkhole, una grotta collegata col mare la cui volta crollata, mette in luce il fondale di colore turchese. Da qui risaliamo sull’asfalto fino ad incontrare i primi grandi wadi che precorreremo all’interno. Ceniamo e pernottiamo al campo.
Partiamo visitando i forti più famosi del Paese, edificati nel 1.600 dai portoghesi, durante il loro dominio coloniale: Ibri, Bahla, Fort Jabrin e, Nizwa. Prima di entrare nel Western Hajar, ci troviamo davanti alle tumuli di Al Ayn, le più antiche tombe omanite risalenti al 3.000 a.C. ed arrivate a noi ancora integre. In ordine percorriamo i letti dei fiumi wadi Bani Ghafir e wadi Sahtan per salire attraverso ripide piste che portano agli incantevoli villaggi di Al Beir, Hat, Bilad Sayt e Salma. Caratteristiche abitazioni di contadini che coltivano terreni a terrazze ad oltre 1.500 metri di quota. Scendendo a valle percorriamo altri wadi e tempo permettendo possiamo visitare ulteriori villaggi tra i quali Wajmah e Al Hajir. Terminiamo le giornate nel letto del wadi Bany Awf. Cene e pernottamenti al campo.
Gli ultimi contrafforti dell’imponente catena montuosa del Jebel Akdar sono ormai alle nostre spalle. Entriamo nel wadi Abyadh dove, acqua permettendo, arriviamo alle “blue pools”, le piscine blu chiamate così per la presenza di calcite nell’acqua. Ultimi km. del viaggio nel cuore di Muscat per visitare il vivacissimo mercato del pesce di Mutrah, i palazzi del Sultano e le botteghe del souk. Arriviamo in albergo; avremo alcune camere a disposizione dell’organizzazione come day-use: Qui lasceremo i nostri mezzi che verranno successivamente spediti in Italia.
Trasferimento in aeroporto di notte e partenza con destinazione finale Milano.
di Claris