Anastacia per Traspi.net
Aprile 23, 2001 in Musica da Gino Steiner Strippoli
La pantera, si sa, è un felino che esprime tutta la sua forza attraverso l’agilità e l’aggressività; se poi ci aggiungiamo che il color nero la rende regina di bellezza e sensualità, allora non possiamo che inchinarci di fronte a tale forza della natura. Ed è chiaro quanto abbia calzato a perfezione il paragone di Black-Panther, Pantera Nera, per il ruggito musicale di una grande come Tina Turner. E’ pur vero che non esistono solo le pantere nere, infatti, da qualche mese il mondo musicale ha partorito una “Pantera Bianca”, di nome Anastacia, che ha tutto per raccogliere quell’eredità pesante lasciata mesi or sono dalla Turner, nel rhythm and blues e nel soul.
Quando uscì il suo primo album “No that kind” (Epic-Sony) tutti si chiesero chi fosse quella voce nera, perfetta e aggressiva, tanto che si scomodarono subito parallelismi con star della black music come Aretha Franklin, la già citata Tina Turner e Roberta Flack.
Tutti a chiedersi chi fosse questo nuovo talento nero. Risposta: una bianca di nome Anastacia Newkirk, nata a New York da padre cantante di East Coast e madre attrice di Broadway! Il fenomeno Anastacia ha riesumato il fenomeno R’n’B, ma significa anche un ritorno a quelle originalità tipiche del blues, sia nelle interpretazioni vocali che negli arrangiamenti.
Una miscela carica di energia dove il ritmo si intreccia alla canzone leggera, al rock, al jazz. Sentirla in “Not that kind”, canzone che dà il titolo all’album, vuol dire riscoprire quel fervore musicale che fu degli artisti della indimenticata casa Tamla Motown. Che dire poi della trascinante “I’m Outta Love”, scritta da Anastacia insieme a Sam Watters dei Color Me Badd e Louis Biancaniello, una soul music fatta apposta per essere ballata, ma anche goduta piacevolmente nell’ascolto? Ma il ritmo non può essere solo aggressivo ed ecco arrivare una mix di country-pop-soul intitolata “Cowboys & Kisses”.
Piacevoli sorprese di questo 2001. Per lei si sono scomodate rock star del calibro di Elton John e di Michael Jackson. Con Elton è arrivato anche il duetto in pubblico. Lasciatemi poi “sprecare” un paragone con l’Aretha, quando Anastacia si lancia nell’elegantissima “Love is Alive”… impareggiabile!
Miss Anastacia, i dati biografici dicono che i suoi inizi vanno ricercati nella house music e nel freestyle.
Veramente la passione per la musica l’ho recepita dai miei genitori, due artisti. Grazie a loro sono cresciuta in un’atmosfera frizzante che mi ha incoraggiato a dedicarmi all’arte. Pensa che per quanto riguarda il periodo delle piste da ballo, quando frequentavo il “New York Dance”, non sapevo nemmeno cosa fossero “house” e “freestyle”, però ero affascinata e coinvolta emotivamente da quegli stili.
In una parola descrivimi il tuo modo di cantare.
Il modo in cui io canto è uguale a come ballo, cioè all’insegna della libertà.
Sei esplosa musicalmente con “Not That Kind” tanto da scomodare tutta la stampa europea in apprezzamenti forti: ti hanno eletta erede di un’accoppiata di colore come Artetha Franklin e TinaTurner…
Non mi sembra vero questo successo, 5 milioni di copie vendute! La cosa importante è la mia realizzazione come persona, ho sempre sognato di cantare, sapessi quanto ho dovuto lottare per impormi e farmi ascoltare. In passato ho dovuto ingoiare bocconi amari, soprattutto quando mi sentivo dire “lei non ha talento”, oppure “lei urla troppo”, per non parlare di quando criticavano la mia fisicità: “lei è troppo bassa e grassa”.
Oggi finalmente quei momenti bui sono passati e mi sento bene soprattutto con me stessa, mi sento forte! Per quanto riguarda Aretha e Tina non posso che essere lusingata dagli accostamenti che mi ha fatto la critica europea, però è giusto stare con i piedi per terra, loro sono ancora la storia della musica soul, per me sono dei miti viventi che guardo dal basso verso l’alto!
Due nomi: Barbra Streisand e Elton John!
Sono state le due rock star che mi hanno iniziato alla musica, nel senso che mia madre, quando io ero piccola, mi faceva ascoltare a ripetizione i loro dischi ed io li imparavo a memoria. Pensa che quando ho cantato con Elton, conoscevo e ripetevo tra me e me anche le parti coriste dei suoi brani e ti posso assicurare che non possiedo nemmeno un suo disco!
C’è qualcuno che reputi importante per la tua ascesa internazionale nella musica?
Non posso dimenticare la persona che prima di tutti ha creduto in me, cioè O.G. Pearce, un grande musicista che è riuscito ad interpretare il mio stile e poi mi ha aiutata anche a scrivere i miei primi pezzi musicali.
Dopo l’Europa, proprio in questi giorni il tuo album sarà lanciato negli Stati Uniti. In bocca al lupo!
E’ una grande occasione, speriamo in bene. Io mi sento determinata e molto positiva, perciò dico crepi il lupo!
di Gino Steiner Strippoli