Arti Decorative a Palazzo Accorsi
Febbraio 15, 2001 in Arte da Redazione
La Fondazione Pietro Accorsi di Torino, da circa un anno, ha allestito un museo molto affascinante, che ogni persona interessata al Sette-Ottocento dovrebbe sicuramente visitare.
Il museo, ospitato al 55 di via Po (quasi alla fine, vicino a Piazza Vittorio Veneto), mostra in una trentina di sale centinaia di oggetti preziosi (cristalli di Baccarat, maioliche, porcellane, argenterie, tabacchiere) e importanti mobili italiani e francesi, soprattutto a cavallo tra Illuminismo e Romanticismo.
Percorrere questi ambienti significa ricollegarsi idealmente ai fasti e agli splendori di Palazzo Reale e della Palazzina di Stupinigi, poiché tutte le sale espongono uno scorcio originale di spaccati dell’epoca, aiutando il visitatore a farsi un’idea molto precisa della produzione settecentesca e ottocentesca.
La ricostruzione di ogni ambiente ha la preziosità e il gusto di un vero appassionato, quale era Pietro Accorsi (1891-1982).
Già percorrendo l’androne di ingresso e le scale per accedere al museo, ci si immedesima nell’atmosfera adatta a quanto si sta per ammirare. L’edificio, infatti, progettato nel Seicento da Amedeo di Castellamonte, nelle sue linee sobrie, ma delicate, si presenta come un notevole esempio di quelle nobili dimore piemontesi che racchiudono nel loro intimo, come uno scrigno, tutte le loro bellezze nascoste e degne di pochi intenditori.
Fra i pezzi più pregiati della collezione, si possono ammirare il settecentesco “Doppio Corpo” decorato con maioliche di Pesaro, il “Doppio Corpo” di Pietro Piffetti realizzato probabilmente per le nozze di Carlo Emanuele III con Elisabetta di Lorena (anno 1738), l’eccezionale “trumeau” veneziano in lacca policroma a fondo celeste, un gruppo di sei sedie stile impero, già della collezione Borghese in Roma, dono di nozze per Paolina Bonaparte Borghese.
Dalle collezioni di Umberto II di Savoia provengono alcuni “Tabourets” piemontesi settecenteschi, mentre da una raccolta parigina sono pervenuti i due straordinari lampadari di bronzo e porcellana di Sassonia, donati da Luigi XV di Francia all’ambasciatore piemontese Marchese di Lascaris.
Tra i cristalli si segnalano quelli di Baccarat montati in bronzo dorato e cesellato dell’epoca di Carlo X, tra le porcellane il servizio di Frankenthal, completo di 150 pezzi siglati e datati 1772, tra le argenterie la raffinatissima caffettiera settecentesca, siglata dall’assaggiatore torinese Giovanni Battista Caron. Di notevole impatto visivo sono le oltre cento formine di rame nella cucina ed il carro piemontese intarsiato, esempio della presenza a Torino di stupendi e abili artigiani.
Arti Decorative a Palazzo Accorsi
Orario: continuato 10.00 – 20.00
Sede: via Po 55 – Torino
Info: tel. 011.812.91.16
Ingresso: L. 12.000 – Ridotto L. 8.000
Il Museo si può visitare solo con visite guidate dal martedì alla domenica.
di Gaijin Ronin