Augusta Masters, comincia il Grande Slam
Aprile 4, 2001 in Sport da Federico Danesi
In Georgia, da domani, quattro giorni di golf ai massimi livelli nel primo dei quattro appuntamenti che radunano tutti i migliori giocatori al mondo. Saranno in 93 al via, ma gli occhi di tutti sono puntati sin dalla vigilia su Tiger Woods.
Il numero uno del mondo, lo sportivo più pagato in assoluto, ancora meglio di Schumacher, ha la possibilità, vincendo, di centrare lo Slam, anche se sono in molti a non considerarlo tale. Si tratterebbe, infatti, di una vittoria spuria, perché qui lo scorso anno vinse Vijay Singh, mentre Woods trionfò negli altri tre tornei maggiori.
Tiger, però, sembra poco preoccupato dal possibile record, centrato per la prima volta nel 1930 dall’avvocato americano Bobby Jones, che un paio di anni dopo fondò proprio il circolo di Augusta, dando via al Masters che nella sua prima edizione (’34) venne vinto da Horton Smith. Qui nella storia hanno trionfato solo grandi campioni, da Jack Nicklaus, lo ‘squalo bianco’ che vanta sei vittorie (l’ultima nel 1986), ad Arnold Palmer, che però manca dal gradino più alto del podio dal ’64. Entrambi saranno al via ancora per quest’edizione insieme a Gary Player, vincitore tre volte.
Il favorito dei bookmakers, comunque, resta Woods, che proprio qui si rivelò al mondo vincendo nel 1997 (ultimo giro addirittura con Costantino Rocca, che terminò poi quarto) e che due settimane fa è tornato a vincere, segno di una forma ritrovata. I suoi avversari più accreditati sembrano essere i soliti: da Vijay Singh, a caccia di uno storico bis, a Tom Lehman, Davis Love III e Phil Mickelson, ancora in cerca di una grande affermazione nello Slam, ad Ernie Els, secondo lo scorso anno, a Fred Couples e David Duval.
Anche i giocatori europei avranno la loro occasione; in fondo, almeno negli ultimi vent’anni, il Masters è stato torneo molto europeo, con le vittorie di Ballesteros, Faldo, Langer, Woosnam ed Olazabal. Proprio lo spagnolo e il danese Thomas Bjorn, che di recente ha battuto proprio Woods in Dubai, hanno le carte giuste per vincere, sempre che finalmente non si svegli il talentino Sergio Garcia. Non ci sarà invece Lee Westwood, tornato in Europa per assistere al parto della moglie.
E l’Italia? Per quest’anno sta a guardare: Costantino Rocca, che pure la settimana scorsa è stato quarto negli Open d’Argentina, è calato molto in classifica mondiale, mentre il torinese Emanuele ‘Peppo’ Canonica, che da quest’anno gioca nel tour americano, non ha ancora i punti necessari, ma il futuro gioca dalla sua parte.
di Federico Danesi