Biancoverdi vincenti ma con tanti problemi
Maggio 28, 2002 in Sport da Redazione
Due vittorie, sono sempre due vittorie, e per di piu’ la classifica sorride ai torinesi. Ma il Torino continua a meritarsi le critiche, perche’ anche questa volta contro il Lodi, nonostante i risultati, si sono viste ancora troppe cose che non vanno bene. 13-3 all’ottavo e 7-6 conquistato nell’ultimo attacco. Contro il Lodi ci si aspettava di piu’. La colpa e’ del maltempo che in questa settimana ha impedito lo svolgimento degli allenamenti dei biancoverdi, ma non dimentichiamo che, soprattutto nella seconda gara, i torinesi hanno sottovalutato gli avversari
Prima partita
La prima partita vede sul monte Lole Avagnina. Ancora una volta il fossanese non riesce ad esprimere il suo talento e subisce subito 4 valide e tre punti. E’ l’inizio falsato di una partita che si migliorera’ in seguito l’avvio rombante del volenteroso Lodi che fino al quarto inning riesce a far paura.
L’attacco biancoverde questa volta inizia male e poi riesce a riscattarsi. Nel primo inning i padroni di casa si muovono grazie a tre basi su ball regalate dal lanciatore Bassi, senza pero’ segnare. Ci pensa Celli nella seconda ripresa a svegliare il poco pubblico presente, con un meraviglioso triplo e poi lo stesso viene portato a casa per il primo punto. Ma chi si aspettava il crescendo della squadra e’ rimasto deluso. Nonostante Bassi dimostri grossi limiti, i biancoverdi insistono a non battere. Una fase di stallo che fa davvero arrabbiare i dirigenti, considerando anche che la difesa con Lole Avagnina in testa, riesce a mettere delle pezze ma di certo non incanta.
Dal quarto inning, dopo tre basi su ball di Lole Avagnina, finalmente inizia la riscossa. Apre Luca Celli, con il secondo triplo che trascina a casa il secondo punto per i Grizzlies, subito dopo lo imita Cece Avagnina che poi ruba casa e sigla il punto del vantaggio. Ancora meglio il quinto inning che vede il definitivo stacco. Entrano sei punti, quando il tabellone segna due out. Tutti singoli, battuti sugli esterni che diventano tanti punti battuti a casa. Sul 10-3 entrambe le squadre tirano i remi in barca. Al settimo Lole con triplo spinge a casa l’undicesimo punto e nell’inning dopo, Carbini sostituisce sul monte il fossanese e in attacco si segnano gli ultimi due punti. 13-3 per manifesta.
Seconda partita
Seconda partita. E’ una squadra completamente rivoluzionata quella che scende in campo per la gara serale. Mike Lingua e’ ko, Mammano gioca in terza, Lole Avagnina in prima. D’Alessandro e’ il catcher e a sorpresa sul monte c’e’ Marco Mannucci. Ma senz’altro non sono stati i cambi a far si che questa partita faccia parte di quelle da dimenticare. Anzi, Marco Mannucci ha dimostrato ancora una volta di poter far bene. Cinque inning giocati, 6 strike out e due punti subiti. D’Alessandro e’ stato perfetto nel ruolo di catcher. Peccato che non sia impeccabile alla battuta.
L’inizio non e’ male. Al sesto inning il risultato e’ di 4-2, con il Lodi sornione che segna due punti ma che non fa paura. Ma e’ proprio qui che le cose iniziano a girare male. E’ una lenta discesa, che vede i Grizzlies spegnersi pian piano e soprattutto dimostra che i biancoverdi non sono in grado di chiudere l’incontro.
Ballor sostituisce Mannucci e non ingrana, ma per fortuna Mammano guida il diamante e fa spettacolo, con delle eliminazioni strappa applausi. Nella settima ripresa il Lodi segna il punto del 4-3 la replica non si fa attendere e Celli, Lole Avagnina e Max Rosso portano il risultato sul 6-4.
Dante Carbini, in veste di rilievo, sostituisce anche Ballor. Delude anche lui, che subito manda in base due giocatori. Il Lodi, comincia a crederci. E in effetti i risultati arrivano al nono. Una base su ball, un errore difensivo e una valida. E’ l’incredibile 6-6. La panchina degli ospiti e’ in festa. La parte bassa del nono inning e’ l’ultima o quasi speranza di vittoria per i biancoverdi. D’Alessandro va in base e viene sostituito dal piu’ veloce Marco Scalzo. Poi Luca Costa batte sul terza base, la pallina rimbalza sopra la testa dell’avversario e va verso l’esterno. E cosi’ entra il punto del 7-6 e si chiude una faticosissima partita.
di Fabio Granaro