Black “Illumination“ for Earth Wind & Fire
Novembre 13, 2005 in Musica da Gino Steiner Strippoli
Tutti sugli attenti: welcome Earth Wind & Fire!
E’ la Black Soul più raffinata (al pari di Stenie Wonder) che si possa ascoltare sul nostro pianeta, nata in quel di Chicago nel lontano 1971 dalla creatività dell’eccelso Maurice White. Ben trentaquattro primavere artistiche per una band che ha saputo fondere sapientemente il funk con alcuni riflessi jazz dando vita ad una sorta di rock’n’ soul. Un ritorno in grande stile con un album “Illumination” (Sanctuary – Sony BMG) che dall’alto dei suoi 14 brani confessano al mondo che gli E W & F sono ancora tra i migliori artisti della musica nera. Rispetto ai loro inizi l’organico della band si è ridotto a 4 elementi (erano ben 9 i componenti negli anni ‘70’ /’80), Sono rimasti Maurice White, Philip Baley, Verdine White e Ralph Johnson. Il tempo non ha intaccato l’eleganza vocale dell’accoppiata M. White – Baley. L’ascolto di “Illumination” è anche portavoce di ricordi che hanno segnato la storia della black music: Boogie Wonderland ( 1979), September (1978), Fantasy (1977), Getaway (1976). Gli Earth Wind & Fire sono sempre stati assoluti nelle loro sonorità, contraddistinte da sezioni fiati e percussioni sempre energiche e fresche, sia nelle sequenze più soft che in quelle hard. Diciamo subito che “Illumination” si colloca tra gli album più belli della storia della band. Sorprende e non poco la vitalità e il sound cristallino anni Settanta che suona bene anche in questi anni Duemila. La partenza è fulminea, “Lovely People” è un soul rap davvero accattivante con giri vocali di afrosound, mentre “Pure Gold” è una raffinatezza da ascoltare sdraiati su un bel divano a luci soffuse. L’atmosfera soft non addormenta l’album anzi i continui cambi ritmici lo rendono completo. “Talkin Voice” riporta il verbo dance nel suo più intimo classicismo. Questi “vecchi soul-coloured” riescono a suonare una musica che raccoglie tutte le possibili contaminazioni della black music: i fiati a rieccheggiare sfumature free – jazz, le percussioni che passano velocemente dall’africanism al reggae, le voci che si intrecciano in cori da gospel moderni sino ad arrivare ai vocalizzi più pop mentre i giri di basso non tradiscono il funky tradizionale. Episodio “Wonderiano” è l’elegante “Love’s Dance”, un pezzo trasognante. Il susseguirsi dei brani trascina l’ascolto su ritmi “incontrollati”, ma dettati da una finezza creativa unica (quella che Dio o chi per lui ha dato a Maurice): “Show Me They Way” e “ This Is How I Fell” sono due soul-dance piacevoli da ascoltare quanto da ballare. Ritorna leggero il ritmo con “Work It Out” per preparare la strada alle due perle (a mio avviso) dell’album: “The One” e “Liberation”, due progressioni soul colorate di funky jazz. L’aria sognante ritorna con la dolcissima “Toyou” mentre invade la scena la successiva elettrizzante “Love Together”. Ultima, ma non ultima, è “The Way You Move”, da considerarsi la terza perla di “Illumination”. D’altronde quando il talento di Kenny G si sposa con la fantasia degli Earth Wind & Fire bisogna rimanere tutti in silenzio e aprire bene le orecchie!
di Gino Steiner Strippoli