Buffon, orgoglio ritrovato
Febbraio 24, 2006 in Sport da Roberto Grossi
Sto bene, a Brema l’ho dimostrato. La sconfitta contro i tedeschi frutto di errori e casualità. Ora chiudiamo il campionato
Dopo la cocente sconfitta patita a Brema in Champions League, la Juve si rituffa nel feudo amico del campionato. Contro il Lecce, domenica prossima al Delle Alpi, i bianconeri dovranno fare a meno dello squalificato Cannavaro, sostituito da Kovac, mentre per i due posti da esterni difensivi, con la perdurante indisponibilità di Chiellini, Zambrotta e Zebina, sono in ballottaggio Balzaretti, Blasi e Pessotto.
Viste le condizioni non ottimali di Mutu, ieri zoppicante in allenamento, il resto della formazione non dovrebbe riservare sorprese, tranne il possibile impiego di Del Piero al posto di Ibrahimovic o Trezeguet. In terra tedesca, mercoledì scorso, diversi senatori capelliani hanno deluso: dalla difesa all’attacco, passando per un centrocampo evanescente, in troppi sono sembrati fuori condizione proprio nel momento cruciale della stagione. A salvarsi dal naufragio generale è stato Gianluigi Buffon. Il portiere della nazionale, criticato da più parti dopo l’infortunio che lo ho costretto allo stop forzato per diversi mesi, sembra aver finalmente ritrovato le qualità che da sempre appartengono al suo repertorio e appare al momento l’unica nota lieta nel taccuino di Capello.
Nella conferenza stampa svolta ieri alla Sisport il numero uno è apparso determinato come non mai: “A Brema un paio di buone cose le ho fatte – chiarisce con decisione Buffon – e sono state importanti per il sottoscritto: ho bisogno di caricarmi e di dimostrare a chi mi osserva che sto bene, sia fisicamente che a livello mentale. Werder e Inter sono state le mie migliori partite, anche nelle uscite ho dimostrato sicurezza. Purtroppo questa volta siamo usciti sconfitti, serviva più malizia ed esperienza nel gestire gli ultimi minuti, almeno un pari bisognava portarlo a casa. A fine partita, lo confesso, ero molto nervoso: nella miglior prestazione ho preso tre gol…”
La stanchezza fisica, secondo il numero uno, non è però la causa del periodo opaco dei torinesi: “ A San Siro, a distanza di soli tre giorni dalla brutta gara contro il Parma, sfoderammo una prestazione super. Forse è una questione di motivazioni, di pigrizia mentale, di ritrovare energie solo nei grandi appuntamenti. Brema comunque è un discorso a parte, dove la casualità, nonostante i nostri errori, ha avuto la sua parte: certe volte ti deve andare male per forza…”
La gara di ritorno contro i ‘verdi’ di Germania sarà decisiva per il passaggio ai quarti di finale e qualche maligno rievoca lo spettro del Liverpool. Ma Gigi, con tono perentorio, smorza le similitudini: “ Sarà una gara completamente diversa rispetto a quella che ci costò l’eliminazione l’anno scorso. Gli inglesi erano squadra arcigna, chiusa in difesa; i tedeschi invece sono garibaldini, basano il loro gioco sull’attacco e lasciano quindi ampi spazi difensivi: dovremo essere bravi ad approfittarne.”
L’impegno contro il Lecce, sulla carta, è l’occasione, per la Juve ferita dall’Europa, di tornare alla vittoria e blindare in cassaforte l’ennesimo scudetto. Guai però a sottovalutare gli avversari: “ Queste sono gare insidiose – conclude Buffon – perché contro i salentini abbiamo tutto da perdere e niente da guadagnare mentre loro, al contrario, sono nella situazione mentale opposta. Con il cospicuo vantaggio in classifica possiamo anche permetterci di gestire certe situazioni, come ad esempio l’esserci accontentati del pari a Messina. Ma l’obiettivo è di mettere prima possibile il lucchetto definitivo a questo campionato, che possiamo gettare al vento solo noi, specie se ripeteremo gli ultimi cinque minuti di Brema…“
di Roberto Grossi