Camillo Olivetti – Alle radici di un sogno

Giugno 17, 2005 in Spettacoli da Stefania Martini

OlivettiProdotta dal Teatro Stabile di Torino, con la regia di Gabriele Vacis e l’interpretazione magistrale di Laura Curino nel ruolo delle due donne più importanti della sua vita (la madre, Elvira Sacerdoti, ebrea, e la moglie Luisa Revel, valdese), arriva sul palcoscenico la storia dell’ingegner Camillo Olivetti, il pioniere, l’inventore, l’anticonformista geniale che fonda all’inizio del Novecento la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere.

Alla preparazione di queste macchine lavora un gruppo di una ventina di persone, che lo stesso ingegner Olivetti provvede ad addestrare con corsi tenuti nella sua casa del “Convento”, vicino alla fabbrica.

Con l’aiuto di biografie, interviste e testi letterari, in particolare Lessico famigliare di Natalia Ginzburg, la Curino ha ricostruito la vita, l’ambiente e lo spirito della fabbrica e della cittadina di Ivrea, luogo natale della famiglia Olivetti e sede della “Ing. C. Olivetti e C.”, dando luogo ad una forma di racconto epico, palpitante, di una grande avventura italiana.

La città diventa, nella rappresentazione, una sorta di paradiso perduto.

Quella in cui al caffè si potevano incontrare Lana Turner o quella Constance Dowling che fece perdere il cuore a Cesare Pavese.

Quella che fu la culla di un sogno urbanistico, industriale, culturale e civile unico in Europa.

Unico perché ora non si parla quasi più di fabbriche belle, di città a misura d’uomo, di rispetto del territorio, di tecnologia al servizio del benessere.

Sono in pochi a ricordare che a dirigere la Olivetti erano stati chiamati intellettuali, pittori, artisti, poeti.

Oppure che Adriano Olivetti, succeduto al padre Camillo nel corso degli anni ’30, aveva chiamato Le Corbusier per progettare le case degli operai.

O, ancora, che faceva sorgere le fabbriche fra gli alberi e che fu uno dei primi al mondo a usare la psicologia del lavoro nel dirigere un’azienda.

E poi c’era la sua casa editrice, che pubblicò testi di filosofia, psicologia, sociologia, architettura fino ad allora proibiti dal fascismo.

CAMILLO OLIVETTI – Alle radici di un sogno

Settimo Rottaro, Il noccioleto,

Sabato 18 giugno 2005 – ore 21,30.

PER INFORMAZIONI:

Il Contato del Canavese – 0125/641161

di Stefania Martini