Camolese lancia il Toro
Marzo 26, 2002 in Sport da Giovanni Rolle
La partita contro la Fiorentina, anche se deludente sotto il profilo del gioco, è servita a restituire serenità all’ambiente granata, che ora può guardare alla classifica con maggiore tranquillità, dall’alto dei cinque punti che dividono il Torino dal quartultimo posto, attualmente occupato dall’Udinese.
“L’obiettivo è sempre quello di legare il gioco ai risultati, anche se non sempre questo risulta possibile.”, ha detto ieri Camolese, in occasione della ripresa degli allenamenti ad Orbassano, in risposta alle critiche ricevute da parte della stampa dopo la partita con i viola: “Nel secondo tempo di domenica abbiamo subito la reazione della Fiorentina, una squadra che, nonostante la posizione occupata in classifica, dispone di giocatori in grado di mettere in difficoltà qualsiasi avversaria. Comunque, mi rendo conto non allenare una squadra qualsiasi, e per questo non mi meraviglio più di tanto che possano arrivare delle critiche pure dopo una vittoria molto importante per la nostra classifica”.
I tre punti di domenica scorsa, oltre ad aumentare il distacco dalla quartultima, hanno permesso al Torino di scavalcare il Verona, prossimo avversario dei granata al Bentegodi. Una sfida nella quale Camolese sarà costretto a reinventare completamente l’asse di destra, dovendo fare a meno di Asta e Comotto: “Purtroppo ci sono venuti a mancare contemporaneamente due giocatori che avevano dato un buon assetto da quella parte. Sotto questo aspetto, la sfortuna ci ha visto benissimo.”, è stato il commento del tecnico granata, che in questa settimana cercherà di studiare la soluzione per ovviare alla defezione di Comotto. Oltre all’impiego di Garzya, che in questo momento appare la soluzione più logica, non è escluso che il tecnico possa optare per l’inserimento di Cauet oppure spostare Mezzano a destra.
A proposito della sfida con il Verona, Camolese ha le idee chiare: “Negli scontri diretti anche un pareggio può essere un risultato importante. Tuttavia, credo che valga sempre la pena rischiare qualcosa per ottenere i tre punti. Per questo, dovremo andare a Verona con la consapevolezza di poter vincere la partita. Le prossime due gare, contro Verona e Bologna, per noi saranno fondamentali, in quanto due risultati positivi ci consentirebbero di evitare la bagarre nelle ultime giornate. Verona e Bologna, anche se in modi diversi, sono due squadre molto difficili da affrontare. Per quanto riguarda la formazione di Guidolin, adotta un sistema che mi piace molto, avvicinandosi al modello di gioco che avevo in mente per il Torino all’inizio del campionato, con tre attaccanti e gli esterni che rientrano. Poi, un tecnico ha il dovere di adattarsi alle caratteristiche dei giocatori a sua disposizione”.
Per quanto riguarda la quota salvezza, Camolese ritiene che quaranta punti potrebbero non essere sufficienti a garantire la permanenza nella massima serie: “Non faccio tabelle ma solo considerazioni. L’anno scorso, a questo punto del campionato, il Napoli era quart’ultimo con ventotto punti, tre in meno di quelli che attualmente ha l’Udinese. Se nella scorsa stagione la quota salvezza era di trentotto punti, credo che quest’anno bisognerà superare i quaranta”.
Nella doppia seduta di ieri erano assenti Castellini e Martinelli, impegnati rispettivamente con le nazionali Under 21 e Under 20, oltre a Maspero, leggermente influenzato. Mentre l’ecografia ha confermato lo stiramento alla coscia destra per Comotto, con conseguente stop di quindici-venti giorni, Asta ha finalmente ripreso a correre sul campo.
Dopo l’allenamento di ieri, Lucarelli ha ricevuto la visita di Domenico Patania, presidente della provincia di Torino per l’Unicef, a cui l’attaccante aveva devoluto 10.000 euro come beneficenza-punizione per l’erroraccio contro l’Inter a San Siro. La donazione di Lucarelli, che presto sarà insignito del titolo di “Ambasciatore di buona volontà dell’Unicef”, andrà a finanziare il progetto, avviato circa tre mesi fa, di sostegno per i bambini cambogiani vittime dello sfruttamento sessuale.
di Giovanni Rolle