Camolese pensa al futuro
Aprile 2, 2002 in Sport da Giovanni Rolle
Reduci dalle fatiche e dal trionfo di Verona, i granata riprenderanno ad allenarsi soltanto oggi, dopo un ponte pasquale di tre giorni. Ieri si sono allenati soltanto i giocatori che non sono scesi in campo al Bentegodi e quelli che stanno recuperando da infortuni, come Asta, che sabato prossimo dovrebbe tornare in panchina contro il Bologna. A proposito di Asta, pare che l’incontro tra il suo procuratore e la società, previsto per questa settimana, sia nuovamente slittato.
Contro gli emiliani sarà ancora out Comotto, che dovrebbe rientrare tra due settimane a Bergamo, mentre per Ferrante il rientro è previsto per la partita contro il Lecce.
Anticipando di un giorno la ripresa degli allenamenti, Giancarlo Camolese ieri ha tenuto una conferenza stampa ad Orbassano, nel corso della quale sono stati affrontati non soltanto argomenti legati all’attualità ma anche i programmi futuri. A questo proposito, a chi teme che il Toro possa adagiarsi sui risultati conquistati in questa stagione rinunciando ad investire sul mercato, il tecnico risponde: “Personalmente sono ambizioso e lo è anche la società. Da parte di nessuno c’è la voglia di fermarsi. Attorno a me c’è uno staff che conosce bene le mie idee e che sta sondando il mercato alla ricerca di giocatori che possano migliorare la situazione”. Anche se i progetti di Cimminelli prevedono un Toro basato sui giovani, Camolese frena: “Il concetto dei giovani è molto elastico, nel senso che bisogna sostenerli quando giocano, ma occorre che siano amalgamati con giocatori esperti. In giro per l’Italia abbiamo parecchi giovani interessanti, che seguiamo con interesse. Tuttavia, per riportarli a Torino occorre che giochino con continuità e non soltanto una manciata di partite in serie B”.
Tornando all’ultima partita contro il Verona, Camolese tesse gli elogi di Franco: “Vedendolo in allenamento, ero molto curioso perché lasciava intravedere delle buone qualità. E’ diverso dagli altri nostri attaccanti per quelle sue caratteristiche di giocare in profondità, che a Verona sono state molto preziose”.
Camolese rifiuta di definire la partita con il Bologna una sfida fra squadre rivelazione, anche se è naturalmente soddisfatto per i risultati conseguiti dalla sua formazione: “Al termine del girone di andata avevamo 17 punti, mentre ora siamo arrivati a 22. Comunque, c’è sempre da lavorare. Per esempio, a Verona c’è stato un black-out difensivo, con Camoranesi lasciato completamente solo in area, che poteva costarci caro”.
Oggi pomeriggio la Primavera scenderà in campo a Lecce per la gara di ritorno della finale di Coppa Italia Primavera. I granata, che hanno l’arduo compito di ribaltare lo 0-1 del Ruffini, dovrebbero scendere in campo con la seguente formazione: Caparco; Pagliuchi, Martinelli, Mantovani; Vanin, Giordano, Fusseini, Incani; Rossi; Quagliarella, Omolade.
di Giovanni Rolle