Camolese tiene alta la tensione
Maggio 3, 2001 in Sport da Giovanni Rolle
Dopo un ponte festivo di tre giorni, i giocatori del Torino, reduci dal successo di Ravenna, si ritrovano ad Orbassano. L’allenatore granata ha approfittato del turno di riposo, che questa settimana verrà osservato dal campionato cadetto, per far rifiatare i suoi giocatori, che nell’ultima partita in Romagna avevano mostrato qualche segnale di stanchezza.
Per Camolese ed i granata che non sono scesi in campo ad Orbassano, le “vacanze” sono finite già ieri pomeriggio. Hanno infatti lavorato in palestra Asta, Pinga, Lopez, Bonomi, Scarchilli, Nista, Venturin, Jurcic e Mendez, rientrato sabato dall’Uruguay. Unico assente Fattori, non ancora rimessosi dall’influenza, che si aggregherà ai compagni soltanto domani, in occasione della ripresa degli allenamenti di tutta la squadra granata, in vista del prossimo impegno, in programma la sera di giovedì 10 contro il Cagliari al Delle Alpi.
Cinque punti di vantaggio sulla quinta a cinque giornate dalla fine del campionato costituiscono un discreto margine per il Toro, ma Camolese, come suo solito, procede con i piedi di piombo: “Cinque punti sono un bel bottino, ma finora la matematica non ci garantisce la promozione. In serie B nulla è mai scontato, se ti va bene puoi venire promosso nella penultima giornata”.
A Ravenna il Toro ha vinto la quarta partita consecutiva in trasferta, mentre al Delle Alpi ultimamente il rendimento dei granata non è stato molto brillante. Tuttavia, per Camolese non esiste una spiegazione razionale per questa doppio ruolino di marcia: “In questo momento va così. D’altronde, abbiamo la fortuna di avere molti tifosi al seguito. A Ravenna è stato come giocare in casa: 2500 persone a seguire la squadra non sono una cosa da poco”.
A cinque gare dalla fine del torneo, l’avversaria più insidiosa potrebbe essere la stanchezza. Ed a questo proposito, giunge provvidenziale la sosta del campionato: “In questo momento la sosta giova a tutti, non solo al Toro. Infatti, tutte le squadre hanno ormai nelle gambe più di trenta partite”.
In questo momento conta moltissimo avere delle valide alternative, come a Ravenna hanno dimostrato Semioli, Cudini e soprattutto Calaiò, che a questo punto sarà difficile togliere dalla formazione di partenza.
In questi giorni il calcio italiano è scosso dalla polemica doping, che ha fatto le sue vittime illustri anche in serie B, come i piacentini Caccia e Sacchetti. Sulla vicenda doping, Camolese difende i giocatori: “Credo che ci voglia maggior chiarezza su questa situazione, dove le vittime sono gli stessi calciatori”.
di Giovanni Rolle