Capossela e Brunello per Michelangelo
Febbraio 8, 2008 in Spettacoli da Stefano Mola
Prendete un teatro, per esempio il Regio. Sul palco, mettete uno accanto all’altro questi tre: Michelangelo Buonarroti, Mario Brunello, Vinicio Capossela. Un artista tra i più grandi nella storia dell’arte, che si diletta di poesia. Un violoncellista di fama internazionale. Un cantautore che ama la notte e i risvolti, le pieghe, l’umanità nascosta, l’amore strapazzato e buio. Anche se uno di loro appartiene a un tempo che non è più il nostro, poco importa. Con le opere d’arte, e quindi con chi le ha fatte, il dialogo è sempre possibile, non si interrompe mai, si rinnova continuamente. Al di là del tempo e dello spazio. Contaminando, integrando, ricercando scintille nuove.
Non è un esercizio della fantasia, ma qualcosa che succederà per davvero, Lunedì 11 Febbraio, con inizio alle 20:30. Il tutto ha un titolo: Fuggite, amanti, amor. Rime e Lamentazioni per Michelangelo. Mi piace che in questo titolo ci sia quel per. Mi piace l’idea sottintesa del porgere. Come un omaggio, come un regalo.
E mi piace che dietro ci sia una storia, che parte nel 2000. In quell’anno Capossela incide per l’album Renaissance, del musicista francese Philippe Eidel tre Rime michelangiolesche. Tre anni dopo le presenta al Premio Tenco, dove per la prima volta è accompagnato da Mario Brunello. I due collaborano ancora nel 2006, per Ovunque proteggi. Michelangelo è idealmente con loro, incontro dopo incontro. Sono attratti dalla compresenza di sacralità e di profonda radice popolare che si ritrova nelle rime dell’autore del Giudizio Universale. Lo scorso anno vengono invitati alla rassegna Genio fiorentino: e Capossela incide nuove musiche per otto Rime.
Belle anche le motivazioni dietro le scelte degli strumenti. Dice Capossela: abbiamo pensato al violoncello per esprimere la fatica e alla viola da gamba per la bellezza. Dice Brunello: una voce come quella di Vinicio, che dell’arco ha la tensione dell’attrito e la flessibilità del legno curvo che fa vibrare il sistema nervoso delle corde, sarà affiancata da corpi legnosi, forme antiche di viole da gamba e violoncello. Il palco e i volumi aerei del Regio saranno poi riempiti anche dal pianoforte di Capossela, dal magico theremin, da i campionatori che ampliano l’orizzonte sonoro. Ci saranno Paolo Pandolfo (viola da gamba), Christoph Urbanetz (viola da gamba), Sergio Alvares (viola da gamba), Vincenzo Vasi (theremin e campionatore); le orchestrazioni sono di Carlo Rebeschini.
Oltre alle Rime, potremo anche ascoltare anche un inedito intitolato Noli me tangere composto da Capossela su ispirazione di un dipinto attribuito al Pontormo, e poi ancora Bach, Monteverdi, Sollima. Insomma, non so voi, ma è una di quelle occasioni per cui l’espressione avere l’acquolina in bocca si adatta alle orecchie, e al cuore. Con un’anteprima: la possibilità di chiacchierare con Mario Brunello alle 19:45.
Sappiate che il concerto è sold out. Saranno in vendita, alla Biglietteria del Teatro Regio, (piazza Castello 215, tel. 011.8815.241/242) un’ora prima dell’inizio del concerto, 30 biglietti last minute al costo di 15 €.
di Stefano Mola