Carmen 2, le retour
Novembre 19, 2001 in Spettacoli da Redazione
Taglio molto cinematografico nell’ultima opera del franco-brasiliano Savary, che ha la sua prima assoluta questa sera sul palco del Regio teatro sabaudo. Fin dal titolo. Quel sottotitolo “Le retour”, che tanto ha fatto la fortuna e la sfortuna dei sequel da grande schermo degli anni Ottanta.
Savary è conosciuto ai meno per il suo eclettismo, che lo porta a mischiare tutti i generi fra di loro, alla ricerca del comico e della risata della platea. In questa sua opera il melting pot è totale, tanto da perdere coscienza di ciò che è recitazione e ciò che è realtà. Ma andiamo con ordine, per quanto è possibile.
Il tutto parte da una scena madre di una recita di Carmen. Luciano è l’attore che interpreta Don Josè e Irwin è colei che veste i panni di Carmen. I tradimenti e le offese, nonché l’amore e lo struggente abbandono della coppia reale e di quella della scena si fondono fino a non riconoscersi più. Al culmine della gelosia e vista la spietatezza della compagna, Luciano uccide Carmen, per essere a sua volta ucciso da Escamillo. Qui si interrompe la recita, ma non il susseguirsi degli avvenimenti, tutt’altro che lineari. Mentre il matador più amato di Spagna finisce in prigione, un trapianto di cuore da Luciano salva la vita a Irwin, la quale però non si sentirà più se stessa. Ad ulteriore movimentazione degli avvenimenti, entrano in scena una vecchia interprete di Carmen (forse la sua unica vera incarnazione), Ernest Eminwouay ed il cardiologo Bornard.
Non si tratta, e lo si coglie fin dai primi 10 secondi di visione, di un fedele seguito della Carmen di Bizet. Il lirico puro deve lasciare posto ad altro: il canto operistico deve far posto alla commedia anni Sessanta, gli attori di teatro ai ballerini di flamenco, gli orchestrali a strumenti jazzistici come pianoforte e batteria. Lo stesso direttore della cavea lascia la bacchetta ad un direttore-attore.
Le citazioni si susseguono, e solo i più scafati frequentatori di opera (nonché letteratura e musica contemporanea) possono coglierli tutti. Intanto il pubblico si lascia divertire da ogni battuta e da ogni non-sense scenico. Il surreale regna incontrastato, ma mai pesante o volgare, in grado quindi di piacere anche ai frequentatori classici di platee liriche.
Poche sono le pecche di tale impostazione. Forse risultano poco chiare ed inessenziali alcune trovate od alcuni personaggi. Il difetto più grosso è però la frammentarietà degli episodi.
Il tessuto musicale ha un’impostazione contemporanea, che si impernia su tante «hit». Al termine di ogni pezzo il pubblico non può trattenersi dall’applaudire, risultando il brano compiuto e giunto al suo culmine. Questo causa un po’ la perdita di quell’atmosfera da teatro che bandisce, se non in casi particolari, l’applauso a scena aperta.
Ai giorni nostri, non capita spesso di poter assistere a una prima mondiale in un teatro d’opera italiano. Succede invece questa sera al Teatro Regio Torino, con Carmen 2, le retour, l’opera buffa di Jérôme Savary.
Carmen 2, le retour
Teatro Regio – P. Castello, 215 – Torino
Informazioni: tel. +39/011.88151; fax +39/011.8815.214
Ingresso: da L. 30.000 a L. 280.000
Martedì 20 novembre 2001 – ore 20.30 . Turno A e Opera Novecento
Mercoledì 21 novembre 2001 – ore 20.30 – Turno Aziendale
Giovedì 22 novembre 2001 – ore 20.30 – Turno E
Sabato 24 novembre 2001 – ore 20.30 – Turno Regione 2
Domenica 25 novembre 2001 – ore 15 – Turno F
Martedì 27 novembre 2001 – ore 15 – Turno Pomeridiano 2
Mercoledì 28 novembre 2001 – ore 20.30 – Turno D
Venerdì 30 novembre 2001 – ore 20.30 – Turno B
Sabato 1 dicembre 2001 – ore 15 – Turno Pomeridiano 1
Domenica 2 dicembre 2001 – ore 15 – Turno C
di Diego DID Sirio