Carnet d’appuntamenti
Novembre 12, 2001 in Spettacoli da Stefania Martini
La realtà al di là dell’apparenza 1968. Uno studio parigino. Un uomo solo vede entrare, dalla porta di casa, lasciata distrattamente socchiusa, una giovane donna. Ha sbagliato piano. Ma da allora in poi, quella donna, entrata per caso nel suo appartamento, entrerà anche nella sua vita: diventerà sempre più importante, sempre più indispensabile. Ma anche lui per lei: si insinua a poco a poco tra loro un rapporto di reciproca dipendenza, un’ossessione di possesso dapprima sottile che si irrobustisce via via fino quasi alla violenza, almeno psicologica. Il finale è sorprendente, come spesso è la quotidianità quando, dietro lampi improvvisi, lascia intravedere altro, di più, dietro la banalità dell’apparenza.
1968. La data è un puro riferimento storico, è l’anno in cui è stato scritto il testo. Ma certamente richiama, di quel periodo, la sensazione di guardare alla realtà con lo sgomento di vederne l’alterazione surreale, lo scarto inquietante, il sussulto nevrotico che si cela sotto i gesti più usurati e ripetitivi. E’ uno sguardo che il cinema di quegli anni, del quale Carrière è stato autore d’importanza centrale (è stato lo sceneggiatore di alcuni film di successo come “Bella di giorno” di L. Bunuel, “Danton” di A. Wajda, “Cyrano de Bergerac” di J.P. Rappeneau) ha insegnato al teatro. Ed è proprio il teatro che, meglio del cinema, può far emergere, dietro l’apparente neutralità del chiacchiericcio casalingo, le parole rimosse, il lamento tragico, il dolore per il quale (diceva in quegli stessi anni Pasolini) ci siamo abituati a dire educatamente “buonasera” quando vorremmo dire “vorrei morire”.
Carnet d’appuntamenti
di Jean Claude Carrière – regia Beppe Navello
Dal 13 al 18 novembreTeatro Erba – Corso Moncalieri 24, Torino
Informazioni: tel. 011.661.54.47
di Stefania Martini