Cavour, il cinema, l’architettura: una Torino curiosa
Agosto 26, 2001 in Enogastronomia da Claris
Tre nuovi itinerari tematici (la città del cinema, la città dell’architettura, la città di Cavour) sono stati studiati nel dettaglio sotto forma di guida piacevole e pratica da ritirare presso i punti informativi di Turismo Torino all’aeroporto di Caselle, in Piazza Castello ed alla stazione di Porta Nuova. I turisti sono quindi stimolati a vivere la Torino ottocentesca di Cavour rivivendo passo dopo passo, luogo per luogo, una giornata del conte più famoso d’Italia. Oppure vedere Torino attraverso la macchina da presa visitando piazze, vie e palazzi set di film che hanno fatto la storia del cinema. O ancora conoscere la città nella sua evoluzione architettonica, evoluzione che presenta non poche sorprese per chi non conosce Torino.
Insomma un invito ad una visita diversa riscoprendo luoghi famosi ma anche a conoscere punti di interesse meno noti. Torino infatti è una città che non si concede totalmente ad una prima fugace occhiata, ma va apprezzata col tempo, scoprendo la sua seduzione e la sua eleganza. Attraverso gli itinerari si vuole valorizzare questo fascino. Ecco perché a curare gli itinerari sono stati chiamati alcuni tra i maggiori esperti di Arte, Storia, Architettura, Cinema, Letteratura e Musica torinesi.
Sono guide/itinerari pensati per sviluppare il turismo culturale, per convincere il turista a conoscere meglio Torino visitandola in lungo e in largo magari portandolo a soggiornare per più giorni o a ritornare per scoprire cose nuove. Ma anche per i torinesi stessi che possono scoprire una città diversa da quella che normalmente vivono. Ed anche per sviluppare il turismo scolastico, della terza età e di gruppo.
Il progetto prevede 6 itinerari; quelli che seguiranno sono: Torino e l’Arte Contemporanea, La Torino Letteraria, Torino e la Musica.
Passeggiando di palazzo in palazzo attraverso l’Architettura
Torino affascina col Barocco ma stupisce con il Liberty e l’Art Nouveau, con Renzo Piano, Carlo Mollino e Gabetti e Isola. E’ il messaggio che traspare dall’itinerario “Passeggiando di palazzo in palazzo attraverso l’Architettura” che propone una selezione di luoghi ed edifici per certi versi “sconosciuti” agli stessi torinesi.
Torino si presenta come un interessante alchimia di stili architettonici diversi che la contraddistinguono rendendola unica ed interessante da scoprire. C’è la Torino tradizionale di Piazza Carignano, Palazzo Reale e Palazzo Madama, ma anche i Palazzi Falletti di Barolo, esempio di barocco piemontese, e soprattutto Palazzo Scaglia di Verrua, fra le pochissime testimonianze del Rinascimento a Torino. Ci sono la Mole Antonelliana, il Duomo, Piazza Castello, il Teatro Regio ma anche la Chiesa di Santa Giulia e Borgo Vanchiglia, forse meno presenti nelle guide ufficiali della città.
C’è poi la Torino Art Nouveau di Casa Fenoglio – La Fleur nella zona di corso Francia, corso Inghilterra e via Cibrario, area arricchita da preziose testimonianze dell’epoca opera dei più noti protagonisti dell’Art Nouveau (Rigotti, Gribodo, Velati Bellini) e le ville e villini del Borgo Crimea e corso Fiume.
C’è anche la Torino moderna con la “fabbrica del Lingotto” ristrutturata e restituita alla città con la “Bolla” da Renzo Piano, la Borsa Valori della scuola torinese di Gabetti e Isola e la Camera di Commercio di Torino di Carlo Mollino.
Un itinerario, quindi, che attraverso una ventina di edifici storici sia celebri che meno conosciuti, fa vivere al visitatore le diverse epoche storiche della città conducendolo verso luoghi anche poco consueti lontano dal centro storico.
Passeggiando di set in set attraverso il Cinema
A Torino è nato il cinema italiano sul finire dell’Ottocento e la città, scelta da molti registi di oggi e di ieri, non ha mai smesso di mantenere vivo il legame con la settima arte.
Sono quindici i set proposti che hanno fatto da sfondo a pellicole come Guerra e pace con Henry Fonda, Audrey Hepburn, e Vittorio Gassman; Profondo Rosso; La donna della Domenica, ed i più recenti Così ridevano di Gianni Amelio, Preferisco il rumore del mare di Mimmo Calopresti e Non ho sonno di Dario Argento.
Torino, le sue vie, i suoi borghi sono un set particolare dove è possibile rivivere le atmosfere di film storici o l’epopea degli inizi dell’avventura cinematografica, o l’emozione di immaginarsi dietro la macchina da presa con una città intera al posto di uno studio di posa.
Vengono anche presentati i luoghi dove è nata la storia del cinema italiano con la produzione di Cabiria, il primo grande kolossal del 1914 che ha inaugurato questo filone ed influenzato le successive grandi produzioni di Hollywood. Produzione che venne allestita nello stabilimento ITALA di via Luisa del Carretto, oggi sede dell’Armando Testa Pubblicità.
L’itinerario propone il Museo Nazionale del Cinema, nella duplice veste di monumento storico simbolo di Torino e sede del più prestigioso museo in Italia dedicato alla cinematografia con la straordinaria collezione di reperti raccolti da Maria Adriana Prolo: pellicole, manifesti, locandine e fotografie, parti di set, costumi di scena.
Non dimentichiamo inoltre le sei rassegne e festival che caratterizzano l’offerta culturale legata al cinema (Torino Film Festival, Festival Internazionale di Film con Tematiche Omosessuali, Festival Internazionale del Cinema delle Donne, Festival Internazionale Cinemambiente, Sottodiciotto Filmfestival, Festival Internazionale del Cinema Sportivo).
Sulle tracce di chi ha fatto l’Italia: il conte di Cavour
Un appuntamento con la storia in quindici tappe, tra aneddoti divertenti e pagine intense del Risorgimento italiano. Un percorso con uno dei più importanti periodi storici della storia d’Italia da far rivivere, passo dopo passo, al turista. E’ l’itinerario “Sulle tracce di chi ha fatto l’Italia: il conte di Cavour”, che fa rivivere Torino quando era prima capitale dello stato unitario.
Il visitatore è portato a percorrere i luoghi che furono testimoni della vita ufficiale ed ufficiosa di Camillo Benso di Cavour, gli appartamenti dove ha vissuto e lavorato, scoprendo un volto di Torino “dietro le quinte”, sorniona e seducente, molto diversa dall’immagine di città fredda e noiosa.
Si parte da Palazzo Cavour dove lo statista nacque nel 1810, e recentemente riaperto al pubblico, per proseguire attraverso tredici tappe nel centro cittadino; a completamento ideale c’è poi la residenza estiva della famiglia Benso a Santena, che ne ospita le spoglie.
C’è una parte ufficiale dedicata ai luoghi consacrati a funzioni di governo quali Palazzo Carignano, sede del primo Parlamento dell’Italia unita, la Prefettura e la sede del Comune. Ma assieme alle sedi istituzionali tornano in primo piano storici caffè (Caffè Fiorio), ristoranti (Ristorante del Cambio) e circoli, luoghi di incontro di un’élite culturale che fece di Torino una delle più importanti capitali europee della cultura.
Il circolo del Whist fondato dal Conte stesso sull’esempio di quelli da lui conosciuti nei soggiorni in Inghilterra. Palazzo Barolo dove Cavour frequentava lo storico salotto della Marchesa Giulia di Barolo.
Non poteva mancare anche un tocco di cronaca rosa con le immagini delle “mille ed una fiamma” che il Conte frequentava nei caffè, nei circoli e nei palazzi torinesi.
E’ un itinerario che sarà proposto inoltre come guida per il turismo legato alle gite scolastiche.
di Claris