Cervino Film Festival
Luglio 8, 2003 in Spettacoli da Marinella Fugazza
L’inconfondibile profilo del Cervino vigila maestoso sulla 6° Edizione del Cervino International Film Festival che si terrà a Breuil-Cervinia e a Valtournenche dal 23 al 27 luglio 2003. Il festival più alto del mondo è nato nel 1998 con lo scopo di divulgare, valorizzare e promuovere la cinematografia di montagna, avventura, esplorazione ed ambiente. Esso è organizzato dalla Regione Valle d’Aosta, dal Comune di Valtournenche e dall’Associazione Culturale Promocinema. Oltre ad essere la manifestazione cinematografica che si svolge alla quota più elevata, essa assegna “il premio dei premi”. Infatti, la sua formula particolare, prevede la partecipazione esclusiva dei film premiati nei nove festival di settore più importanti del mondo: Canada, Stati Uniti, Slovacchia, Rep. Ceca, Italia, Svizzera, Francia, Gran Bretagna e Spagna garantendo in tal modo sia un panorama veramente internazionale sia un livello qualitativo molto importante ed elevato. Il Festival è inoltre socio fondatore dell’IAMF (International Alliance for Mountain Film) che raggruppa 13 festival di tutto il mondo oltre al Museo Nazionale della Montagna di Torino.
I film in concorso verranno giudicati da una Giuria Internazionale quest’anno composta esclusivamente da donne che lavorano in ambiti diversi ma che hanno sempre la montagna come filo d’unione. I film sono suddivisi in diverse sezioni: concorso Documentari, concorso Gran Premi, concorso Lungometraggi. Quest’ultima sezione vedrà la presentazione di pellicole quasi tutta in anteprima nazionale; fra di esse spicca “Shackleton” di Kenneth Branagh un film che racconta la storia di Sir Ernest Shackleton e della sua nave, l’Endurance, che nel 1914 rimase bloccata dai ghiacciai al Polo Sud. Fra i documentari particolarmente suggestivo è quello girato in un villaggio boliviano i cui abitanti, che vivevano in terribili condizioni di sfruttamento, sono stati sepolti il 30 marzo di quest’anno, subito dopo la fine delle riprese, da una frana: ciò che vedremo oggi non esiste più. L’unico lungometraggio che, nella sezione gran premi, partecipa come vincitore di un festival nell’anno in corso è “Hire Himalaya” di Alberto Inurrategi premiato alla 51esima edizione del FilmFestival Città di Trento che si è svolto lo scorso mese di maggio; esso è un appassionato omaggio al fratello del regista, Felix Inurrategi, scomparso durante la discesa dal Gasherbrum I.
In mezzo a tante proposte trova anche spazio la sezione Eventi Speciali che dal 2000 è stata potenziata grazie anche al prezioso impegno del Museo Nazionale del Cinema di Torino: con quest’ultimo è stata avviata una collaborazione in base alla quale il Festival ha contribuito finanziariamente al restauro di pellicole di particolare valore storico-documentaristico ottenendone in cambio la proiezione in anteprima mondiale. Quest’anno verrà proiettato “Terre Magellaniche”: la testimonianza di Padre De Agostini, il salesiano alpinista ed esploratore che, con la macchina da presa, fece rivivere luoghi e abitanti di Patagonia e Terra del Fuoco. Un documento prezioso, finalmente restaurato dopo settant’anni dalla sua prima proiezione il 23 maggio 1933.
Non solo film ma anche mostre e presentazione di libri e temi sociali: verranno ospitati nuovamente i ragazzi della Comunità Arca di Como (lo scorso anno si è tenuta una tavola rotonda su esperienze a confronto in tossicodipendenze, disturbi psichiatrici e disagio giovanile e sulle attività alpinistiche o escursionistiche che fanno parte del processo di riabilitazione) che presenteranno i due film che sono stati girati sulla loro esperienza del 2002. Il Cervino International Film Festival è ormai diventato un punto di riferimento per esperti o semplici appassionati di cinema e cultura di montagna che apprezzano di anno in anno la sempre più qualificata programmazione.
di Marinella Fugazza