Chievo-Juve 1-0 : Fuori dalla zona Champions
Gennaio 17, 2010 in Sport da Tomas
Ennesima sconfitta dei bianconeri in campionato, la settima, che porta anche l’ uscita dalle prime 4 con Roma e Napoli che scavalcano la Juventus in classifica. Certo è che gli uomini contati, la condizione fisica approssimativa di qualcuno ed il morale non proprio alle stelle, nonostante la vittoria contro il Napoli in Coppa Italia, non ha agevolato il lavoro a Ferrara, costretto anche a schierare dal primo minuto il neo acquisto Paolucci, tornato alla base dal Siena a causa dell’ emergenza in attacco. Del Piero è da poco tornato a pieno nell’ 11 titolare, Amauri squalificato ed i 2 bomber Iaquinta e Trezeguet infortunati hanno spinto all’ azzardo, viste le poche opzioni a disposizione. Ad inizio stagione nessuno avrebbe mai ipotizzato una situazione del genere alla ventesima giornata, ma le circostanze, gli equivoci tattici, il difficile inserimento di alcuni giocatori, la poca vena realizzativa di altri e per finire il lungo elenco di infortuni ha provocato tutto questo condito, per non farci mancare nulla, dalla contestazione dei tifosi. La prossima partita casalinga contro la Roma di Ranieri, di un ritrovato Toni e molto probabilmente del recuperato Totti, vedrà la curva Scirea chiusa a causa dei cori razzisti contro Balotelli. Il Cda bianconero, prima di questo stop, ha riconfermato la fiducia a Ferrara sottolineando un imprevisto ritorno sul mercato per sopperire alle varie assenze nella rosa bianconera ed alle uscite dei vari Tiago, Molinaro e Ariaudo. Basterà per reagire a tutto questo ?
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo (38’ st Frey), Mandelli, Yepes, Mantovani; Luciano, Rigoni, Marcolini; Pinzi; Abbruscato (41’ st Ariatti), Granoche (23’ st De Paula).
A disposizione: Squizzi, Morero, Bentivoglio, Bogdani.
All. Di Carlo.
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon 6; Grygera 5.5 (30’ pt Zebina 5.5), Cannavaro 6, Chiellini 6, Grosso 5 (13’ st Salihamidzic 5.5); Marchisio 5 (38’ st Immobile s.v.), Felipe Melo 5.5, De Ceglie 5; Diego 6; Del Piero 6, Paolucci 5.5.
A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Giandonato, Rossi.
All. Ferrara.
RETI: 33’ pt Sardo..
Campo infame quello del Bentegodi, ma il Chievo riesce a esprimere quel poco gioco che serve a portarlo in vantaggio, creando 3/4 occasioni nella prima mezz’ ora del primo tempo. I bianconeri provano a giostrare in mezzo al campo ma De Ceglie non pare ispirato come mercoledì sera, mentre il rientrante Marchisio fatica a spingere. I due terzini poi non si mostrano molto propositivi e così il gioco verte tutto su Diego e Del Piero che cercano di scambiare il pallone senza mai trovare la conclusione, mentre Paolucci si impegna, sgomita e prova a fare da sponda ma non riesce mai trovare o costruirsi lo spiraglio per verticalizzare il gioco, scambiare con i compagni o concludere a rete. Al 1° minuto un Abbruscato in sospetta posizione di fuorigioco si trova solo davanti a Buffon, ma il suo tiro viene salvato in due tempi dal rientrante portiere della nazionale. Al 25° un inserimento di Rigoni in area viene stoppato in angolo da Felipe Melo. Tre minuti dopo un autogoal di Chiellini non viene convalidato per la trattenuta di Abbruscato sul difensore bianconero. Al 33° il Chievo passa in vantaggio grazie ad un errore a centrocampo di De Ceglie che perde palla e lascia andare alla conclusione da fuori area il terzino Sardo dalla destra. Buffon non vede partire il pallone e viene superato alla propria destra. La reazione dei bianconeri porta un tiro di Grosso al 48° che porta un doppio angolo ed una conclusione debole di testa dello stesso Grosso bloccata facilmente da Sorrentino. La ripresa doveva portare i bianconeri al forcing ragionato e manovrato per cercare almeno il pareggio, ma riescono a raccogliere solo qualche punizione da sinistra calciata da Diego per le torri bianconere in area, senza alcun frutto degno di nota ed una punizione al 20° di Del Piero che viene bloccata facilmente da Sorrentino. Si sprecano invece le imprecisioni ed incomprensioni tra compagni in mezzo al campo, alzando la tensione e spegnendo poco alla volta la spinta e la convinzione di potercela fare. Gli unici punti presi in questa gara sono quelli collezionati da Grygera, Zebina e Cannavaro, tutti e tre colpiti da Granoche con la testa, il gomito ed involontariamente con i tacchetti. Meglio che niente, dirà qualcuno che non ama questi tre giocatori.
A Bari i nerazzurri, nonostante il pareggio, dimostrano per l’ ennesima volta la loro forza rimontando dal 2 a 0 dopo i due rigori concessi da Rosetti e segnati da Barreto. Il Milan accorcia così le distanze alla vigilia del derby di domenica prossima, portandosi teoricamente a soli 3 punti dalla capolista se nel recupero contro la Fiorentina trovassero la vittoria. I viola perdono clamorosamente in casa contro il Bologna non approfittando così dello stop dei bianconeri, cosa che fa invece la Roma, vincendo contro il Genoa, ed il Napoli pareggiando contro il Palermo nel posticipo.
di Tomas