Ciclismo: Liegi Bastogne Liegi
Aprile 20, 2002 in Sport da Federico Danesi
Liegi
Se il Fiandre è la corsa dei Muri e la Roubaix è quella del pavè, la Liegi-Bastogne-Liegi è quella delle côtes, le rampe fiamminghe che rendono questa classica del Nord diversa dalle altre, ma ugualmente dura. E’ la corsa più antica del mondo, nata com’è nel 1894 (due anni prima della Roubaix), anche se è arrivata “solo” all’edizione numero 88. Qui vincono solo i migliori, da Merckx, che ha il record di successi con cinque (tre dei quali consecutivi) a Hinault, da Argentin, che ha trionfato in quattro edizioni (e anche lui è andato in tripletta, dal 1985 al 1987), alle più recenti vittorie di Bartoli e Bettini.
Gli organizzatori non hanno apportato modifiche al percorso che caratterizza la corsa, soprattutto nella seconda parte, quella delle dieci côtes. Si comincia con la Saint Roch (1500 metri con una pendenza media del 7,4%), posta dopo un’ottantina di chilometri, si prosegue con la Côte de Wanne, al chilometro 153 (2,8 km al 4,9%), la temibile Côte de Stockeu (2,5 km al 9,5%) e la Côte de Wanneranval (1,4 km à 10,7%). Negli ultimi settanta chilometri, in rapida successione, la Côte du Rosier, la Côte de la Vecquée, la temutissima Côte de la Redoute (2,3 km al 7%), uan volta molto più decisiva di oggi, la Côte de Sprimont (1,5 km à 3,3%), dopo 229 km, Côte du Sart-Tilman 3,7 km à 5,9%, al km 244 e la Côte de Saint-Nicolas (0,9 km à 6,7%), ultimo trampolino di lancio per gli attaccanti, posta com’è a soli cinque chilometri dall’arrivo.
Tanti i pretendenti al successo. L’Italia si giocherà soprattutto tre frecce, Bartoli, Bettini e Di Luca. I due toscani hanno vinto nel ’97 e nel 2000, il primo in solitaria, il secondo battendo tre compagni di fuga, mentre Di Luca è alla sua prima esperienza alla Liegi che ha preparato meticolosamente per tutto l’inverno. Con loro fari puntati su Francesco Casagrande, quarto un anno fa, Dario Frigo, già in forma da Giro, e Davide Rebellin, battuto nel 2001 da Camenzind. Sotto osservazione anche Marco Pantani, che sino ad oggi ha deluso. Gli avversari? Non è la corsa di Museeuw, anche se il belga è leader in Coppa, mentre si adatta di più a Van Petegem, Verbrugghe, Vinokourov e Boogerd. In più Lance Armstrong: un anno fa stupì tutti con un secondo posto nell’Amstel Gold Race, prossimo appuntamento di Coppa, e ora sembra ancora più in forma. Se vincesse lui, nessuno si stupirebbe.
di Federico Danesi